La mappa di tutti i vulcani presenti in Italia: molti sono ancora attivi e tutti sono costantemente sotto osservazione.
Sparsi in tutto il mondo ci sono circa 1500 vulcani e alcuni di questi sono particolarmente attivi. Tra quelli che ancora oggi fanno registrare una certa irrequietezza non manca l’Etna. Situato in Sicilia, questo vulcano è famoso per essere il più antico di tutta la placca euroasiatica. Le sue numerose eruzioni hanno spesso contribuito a cambiare il panorama situato alle sue pendici.
La lava vulcanica è certamente in grado di arrecare danni inimmaginabili. Tuttavia, le cenere derivata dall’eruzione sono tra i fertilizzati migliori che esistano e molto spesso a godere delle fuoriuscita della lava è proprio la natura circostante. Insomma, non il massimo per l’uomo ma certamente una valvola di sfogo necessaria per il pianeta.
Altrettanto noto ma meno attivo rispetto all’Etna è sicuramente il Vesuvio. Vulcano che fa da sfondo alla città di Napoli e che da circa ottant’anni è in stato quiescente. Questo significa che dal 1944 non ha più fatto registrare alcun tipo di attività vulcanica. Questi non sono però gli unici vulcani presenti in Italia. Ne esistono infatti diversi in tutto lo Stivale e almeno dieci di questi sono considerati ancora attivi.
Non solo Etna e Vesuvio, quali sono i vulcani più attivi d’Italia
Tra gli altri vulcani attivi non si può dimenticare lo Stromboli. Anch’esso situato in Sicilia ed è caratterizzato dalle esplosioni regolare e dalla fuoriuscita di gas che spesso è più veloce della stessa lava. Negli anni ha fatto registrare eruzione di media portata e anche se è tra i vulcani più attivi del pianeta, raramente è stato particolarmente dannoso per l’uomo.
Risalendo un po’ più verso il Mar Tirreno ci si può imbattere nel Marsili. Vulcano sottomarino invisibile ad occhio nudo. Si trova praticamente a metà tra Napoli e Palermo e si estende per circa 70 chilometri sotto il livello del mare. Questo fa del Marsili il vulcano più lungo di tutto il continente europeo.
In sostanza l’Etna, lo Stromboli e il Marsili tra Sicilia, Calabria e Campania compongono una specie di triangolo vulcanico senza dubbio suggestivo. Questi tre sono di fatto i vulcani italiani più attivi del Bel Paese. Ma non è finita qui. Oltre a loro ne esistono altre che, nonostante abbiamo manifestato una certa attività vulcanica, sono considerati in stato di quiete.
Uno sguardo ai vulcani inattivi sotto osservazione
Il primo è il già citato Vesuvio. Fermo da anni ma non del tutto. Vicino a lui c’è l’area dei Campi Flegrei. Questo è invece noto per essere il vulcano più pericoloso d’Europa. In passato ha infatti dato vita ad eruzioni a dir poco catastrofiche. Poco più su c’è anche il vulcano dei Colli Albani. Situato a pochi chilometri di distanza da Roma. Riscendendo verso la costiere campana, è invece impossibile non notare il vulcano di Ischia.
Inattivo ma particolarmente paesaggistico visto che si tratta anche del monte più alto dell’Isola. Senza dimenticare i vulcani di Panarea, Pantelleria e dell’Isola Ferdinandea. Continuando a tornare verso Sud, ci si può imbattere nella doppietta dell’isole di Vulcano e Lipari. Questi ultimi sono quelli maggiormente sotto osservazione. Visto che sono sembrati i meno dormienti tra tutti quelli già citati.
Per chiudere questa panoramica circa tutti i vulcani presenti in Italia, è impossibile non menzionare quelli che sono considerati i vulcani estinti. Ovvero, quelli la cui ultima eruzione risale a circa 10 mila anni fa. Da Nord andando verso la Capitale è possibile imbattersi nel Monte Amiata. Ma anche nel Vulsini, nei Monti Cimini e in quelli Sabatini.
A Sud di Roma ci sono invece il Roccamonfina e il Monte Vulture. Per conoscere gli altri vulcani inattivi d’Italia bisogna abbandonare la terraferma e dirigersi verso il Mar Tirreno. Tra il Lazio e la Sicilia si trovano anche il vulcano delle Isole Ponzane e quello di Ventotene. Più giù ci sono invece il Magnaghi, il Valivo e il Salina.