Le possibilità di trovare tracce di insetti nei cibi che mangiamo ogni giorno sono alte, anzi c’è praticamente la certezza.
In Italia praticamente da sempre rifiutiamo psicologicamente di alimentarci con insetti. Si tratta di una questione culturale che è difficile da sradicare. In altri Paesi, invece, mangiare formiche, cavallette, grilli, ragni e scorpioni è praticamente la routine quotidiana.
Recentemente l’UE ha cominciato a “sponsorizzare” in modo molto positivo il consumo di insetti, o di farine derivate da essi, esaltandone le proprietà benefiche alimentari. Già alcune aziende anche in Italia producono snack, biscotti e pacchi di pasta realizzati appunto con farine di insetti.
Forse un giorno arriveremo davvero a sostituire un succulento hamburger di bovino con un prodotto simile fatto da insetti, ma nel frattempo dobbiamo sapere che il nostro organismo è già abituato ad averci a che fare.
Sono molti i cibi che mettiamo nel carrello che contengono tracce di insetti, forse non li guarderai più allo stesso modo
Per via dei procedimenti industriali, ma anche di alcuni comportamenti fisiologici dei cibi, è molto probabile che abbiamo mangiato insetti da praticamente tutta la vita. Ecco una lista dei cibi in cui è molto probabile che ce ne siano delle tracce.
Farina e Riso
Alzi la mano chi non ha mai trovato delle disgustose farfalline in dispensa; provengono dai pacchi di farina, di riso, di biscotti o pasta rimasti aperti troppo a lungo. Ebbene, queste farfalline provengono da dei piccoli vermi, o meglio larve.
Generalmente nella farina, anche se chiusa, si possono trovare anche le larve del Tenebrio molitor, un coleottero che da adulto può diventare grande anche fino a 2 centimetri. Ovviamente l’esemplare adulto si riesce a vedere – ed evitare – ma le sue larve no, perché insieme alla farina si mimetizzano molto bene. Quindi è altamente probabile che abbiamo mangiato molte volte le larve di questo insetto.
Tavolette di Cioccolata o cacao in polvere
Sappiamo che il cioccolato viene prodotto mescolando vari ingredienti (burro di cacao, latte, zucchero eccetera) con la polvere dei semi di cacao. Anche in questo caso, per motivi legati alla macinatura degli stessi, è molto facile che insieme alle bacche di cacao si vadano a triturare anche molti insetti, soprattutto scarafaggi. In pratica, gli insetti potrebbero essere messi tranquillamente nella lista degli ingredienti.
Caffè macinato
Funghi e Ciliegie
La Natura ci offre tante delizie ma anche il lato “oscuro” delle stesse. Chi ama i funghi può andare a cercarli nei boschi e prepararsi un piatto davvero gustoso. Anche gli insetti, però, amano il sapore dei funghi e dunque è molto probabile che insieme a questi mettiamo in padella anche insetti, soprattutto cimici. La nota positiva è che le cimici sono molto nutrienti.
Lo steso discorso vale per le ciliegie, e in fondo potenzialmente per tutti quei frutti che non acquistiamo al supermercato. Chi ha notato dei vermetti bianchi all’interno dei succulenti frutti rossi forse non sa che si tratta di larve di due tipi di mosca, la Rhagoletis cerasi e la Drosophila suzukii. Anche in questo caso, però, l’ingestione delle larve non è dannosa per la salute, anzi è fonte di proteine.
Broccoli e Cavoli
Esattamente come per i funghi e per la frutta, anche tutti i cavoli, cavoletti di bruxelles, verza, cavolo nero e broccoli, è molto probabile che siano infestati dagli afidi, che vanno ghiotti di queste verdure. Inoltre le farfalle Pieris brassicae, altrimenti conosciute come “cavolaie” – non a caso chiamate così – depongono le loro uova sulle foglie dei suddetti alimenti, uova che sono minuscole e che possono finire facilmente nei nostri piatti.
Succo d’arancia industriale
Se non abbiamo voglia di spremere delle arance possiamo acquistare del succo d’arancia industriale. Anche senza voler demonizzare questo prodotto, va ricordato che – sempre per il discorso dei procedimenti produttivi – è molto probabile che insieme al succo berremo numerosi resti di insetti, tra cui acari, vermi e/o larve.
Pomodori in scatola
Sempre a livello industriale, un altro prodotto potenzialmente “infestato” da tracce di insetti sono anche i pomodori pelati. Gli insetti contaminano i pomodori con le loro uova, ovviamente prima che vengano messi in scatola. La maggior parte delle uova sono depositate da differenti tipi di mosca, proprio come per le ciliegie.
Mangiare insetti fa male o fa bene?
Dopo aver scoperto che molto probabilmente mangiamo insetti da anni, potremmo chiederci allora come mai non siamo passati completamente a una dieta a base di novel food. Secondo gli esperti, mangiare gli insetti al posto della carne potrebbe rappresentare la “salvezza per l’umanità“.
Ciò per diversi motivi, legati ad esempio al minor spreco di acqua ed energia che serve per allevare gli animali, al fatto che un’industria alimentare a base di insetti e larve produrrebbe meno Co2, e anche che potrebbe eliminare la fame nel mondo. Ma forse non è tutto oro ciò che luccica, perché i pareri degli esperti sono contrastanti. Sebbene molti popoli siano sopravvissuti alimentandosi anche con insetti, non è detto che questo regime alimentare non presenti dei potenziali rischi per la salute.
Tra questi, il fattore allergia; molte persone potrebbero essere allergiche agli insetti senza saperlo. Le reazioni potrebbero essere lievi, ma in alcuni casi si potrebbe arrivare alo shock anafilattico. Le aziende dovrebbero quindi lavorare l’alimento finale per ridurre questo rischio.
Inoltre alcuni insetti contengono anti-nutrienti, cioè sostanze che una volta cote e/o digerite possono produrre altre sostanze che impediscono ad esempio l’assorbimento dei nutrienti. Tra queste troviamo la chitina, i fitati e gli ossalati, che possono ridurre l’assorbimento da parte dell’organismo di preziosi minerali.
Non dimentichiamo, infine, che decenni di uso di insetticidi ha compromesso l’ambiente e dunque negli insetti si potrebbero trovare tracce di sostanze chimiche tossiche per l’uomo. In questo caso c’è da dire però che gli insetti destinati all’industria alimentare dovrebbero provenire da allevamenti sicuri. Se però per tutelare la salute gli “allevatori” dovessero usare antibiotici o antimicrobici, allora saremmo da capo per quanto riguarda la sicurezza delle “carni” finali, esattamente come per i bovini e gli altri animali da allevamento.