Non basta riempire la vaschetta del liquido del radiatore all’auto per stare tranquilli, bisogna fare attenzione ad alcuni dettagli
Per far sì che la nostra auto possa continuare a macinare chilometri senza tanti intoppi è necessario impegnarsi in una routine di controlli dei livelli del motore, olio e refrigerante in primis. Queste operazioni di verifica vanno effettuate non soltanto in estate o inverno ma preferibilmente in ogni periodo dell’anno. Eppure anche gli automobilisti più attenti se ne dimenticano.
Secondo le statistiche infatti i proprietari di auto sono diventati progressivamente più pigri e sbadati, sono meno inclini a effettuare gli accertamenti necessari. Non solo, perché anche chi se ne ricorda non considera spesso aspetti fondamentali che potrebbero causare danni alla vettura. Tra l’altro per facilitarci i compiti è l’auto stessa a farci capire quando è il momento di sostituire o rabboccare i liquidi – tramite spie d’emergenza, surriscaldamenti oppure perdita di efficienza nelle prestazioni.
Onde evitare future magagne, cerchiamo sempre di seguire la procedura nella maniera più corretta possibile. Affidiamoci alle officine quando le nostre capacità da sole non possono arrivare alla soluzione del problema. Ecco intanto alcuni consigli per non sbagliare.
Il liquido antigelo è fondamentalmente una soluzione acquosa che ci permette di proteggere il motore della nostra auto quando le temperature all’esterno raggiungono picchi troppo alti o troppo bassi. Attraverso la circolazione dello stesso il calore del motore viene assorbito e disperso fino a raggiungere i livelli adeguati.
Al proprio interno come la maggior parte dei prodotti per la manutenzione dell’automobile ci sono componenti che si degradano col tempo perdendo la loro efficacia. E’ composto principalmente da glicole etilenico – che garantisce anticongelamento e scarsa corrosione – poi abbiamo sostanze antiemulsione, anitshciuma o antiebollizione – il glicole propilenico è il sostituto moderno, meno tossico e più green.
Ne esistono tantissimi tipi in commercio ed è difficile spesso capire quale faccia al caso nostro. La prima distinzione da fare è tra refrigeranti organici, ibridi e inorganici a seconda degli additivi presenti poi il colore. Se prima si trattava di un requisito specifico per ogni auto ora è possibile utilizzare gli universali – che permettono anche miscele.
Quella del colore rimane comunque una caratteristica da scegliere in base alla richiesta della casa di produzione, facciamo sempre riferimento al libretto d’istruzioni per capire quale refrigerante acquistare. Cercate nella sezione riguardante la manutenzione, lì troverete la sigla specifica che dovrete riferire al vostro autoricambi di fiducia – di solito inizia con una lettera maiuscola ed è poi seguito da due cifre (ad esempio G11, G12+, G13 eccetera).
Infine, ricordiamo di non fare confusione tra liquidi concentrati e diluiti. Se avete tanto tempo a disposizione per effettuare la procedura allora optate per i primi, che sono ottimi se non si ha fretta; servono soprattutto se dovrete rimpiazzare l’intero contenuto della vaschetta. Mentre se avete bisogno di un rabbocco veloce o di emergenza acquistate i secondi e teneteli sempre a portata di mano, in caso di necessità potrete utilizzarli immediatamente – in contesti critici potete anche aggiungere acqua, meglio se demineralizzata.
Se vi state chiedendo ogni quanto vada cambiato il liquido del radiatore, secondo gli esperti l’ideale sarebbe ogni cinque anni – come minimo ma idealmente ogni due o tre. L’operazione di rabbocco o sostituzione va effettuata assolutamente a motore freddo.
Questo per due motivi: il primo è perché se lo facessimo dopo subito dopo aver spento l’auto correremmo il rischio di farci del male e il secondo è perché il livello del liquido non sarebbe veritiero, essendo ancora in parte in circolo potremmo infatti sbagliare e aggiungerne troppo o troppo poco.
Per stare sicuri che la nostra auto non subisca danni seri oppure, nei casi più gravi, che ci lasci a piedi, occorre tenere d’occhio costantemente livello e consistenza del liquido. Così facendo potrete porre rimedio a eventuali perdite e capire se c’è bisogno solamente di un’aggiunta o un cambio. L’antigelo inoltre potrebbe evaporare o addirittura andarsi a mescolare con l’olio motore. La presenza di liquidi estranei è molto semplice da notare: ve ne potete facilmente accorgere dal cambiamento di odore e di trasparenza, il liquido apparirà torbido o emanerà una fragranza pungente.
In caso di rimpiazzo completo scegliamo un composto meno diluito se siamo certi che il motore lavorerà frequentemente agli estremi dello spettro di temperatura – temperature molto alte o molto basse. Evitiamo così che bolla a una temperatura troppo bassa, simile a quella dell’acqua, o che all’opposto congeli subito in inverno, con lo zero termico raggiunto all’esterno.
Per capire invece se il liquido che già abbiamo in uso sia diluito adeguatamente confrontiamo quello che c’è all’interno con quello di una confezione appena aperta, non sarà difficile accorgersi delle differenze. L’alternativa acquistare un apposito densimetro per saggiarne la qualità – una viscosità molto debole è da sconsigliare. Affidiamoci a un’officina attrezzata per la sostituzione se non dovessimo ritenerci in grado di portare a termine correttamente l’operazione.
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