Lorenzo Musetti è uscito a sorpresa dagli US Open, in un match che si è lasciato sfuggire di mano: la reazione è stata furente.
Agosto 2023 per Lorenzo Musetti è da cancellare ed anche il più in fretta possibile. Da quando il circuito tennistico internazionale è atterrato in America, infatti, per il numero due del nostro tennis la sorte è stata avversa. Tutto è cominciato al Canada Open, torneo Masters 1000 in cui ha cominciato con il piglio giusto ed è giunto sino agli ottavi di finale, incontro in cui si è trovato di fronte Danil Medvedev, numero 3 al mondo e sua personale bestia nera. Il russo ha chiuso la pratica con un doppio 6-4 e per il talento di Carrara non c’è stato altro da fare che concentrarsi sul successivo impegno.
Una settimana dopo si è trovato a Cincinnati, per un altro Masters 1000 (vinto da Djokovic contro Alcaraz in una finale incredibile) che lo ha visto superare agevolmente il primo turno ma arenarsi ancora una volta davanti al fortissimo avversario russo. In questa occasione Medvedev ha trovato minore resistenza da parte del tennista italiano ed ha chiuso la pratica con un 6-3, 6-2. Due sconfitte cocenti ma che, in un certo senso, avevano una qualche giustificazione visto che sono in pochi coloro in grado di sconfiggere Medvedev.
US Open di New York dovevano coincidere con il riscatto e potevano essere una vetrina importante per Lorenzo. Il primo turno era agevole (per quanto possa esserlo un incontro di tennis a questi livelli) e lo vedeva contro un tennista giunto dalle qualificazioni e dunque di ranking molto inferiore al suo. Purtroppo però le cose sono andate diversamente da come tutti si sarebbero aspettati e la sua avventura ai prestigiosi “Flushing Meadows” si è conclusa anzitempo.
Trovare una giustificazione plausibile alla mancanza di concentrazione palesata da Lorenzo in questo incontro è difficile, poiché gli US Open sono un torneo Slam (dunque uno di quelli di élite nel corso della stagione), una vetrina importante nonché un’occasione per scalare posizioni nel ranking mondiale. Per il nostro Musetti, dunque, poteva essere il luogo giusto per avvicinarsi ad una top ten che sembra da tempo alla portata ma che non riesce mai a raggiungere.
Eppure si è visto subito che Lorenzo era fuori forma quando ha cominciato l’incontro male, perdendo il primo set per 6-3. Tutti avevamo tirato un sospiro di sollievo quando Musetti era rientrato in possesso del suo talento e della partita vincendo il secondo set per 6-0. Il talento di Carrara aveva poi mostrato determinazione nel vincere il terzo al tie break, portandosi così sul 2-1 e in una posizione di assoluto vantaggio.
Invece di trarre entusiasmo dalla vittoria del terzo set, il numero 2 del tennis italiano ha perso di incisività e di efficacia. Ha perso il quarto set per 6-3 e il quinto quasi senza lottare per 6-2. L’andamento del match è stato così insolito da far pensare a tutti i giornalisti che l’italiano potesse aver avuto delle problematiche fisiche ma così non è stato, per stessa ammissione di Musetti.
Nella consueta conferenza stampa post gara, Lorenzo Musetti ha subito chiarito che non ha perso a causa di un infortunio: “Non ho avuto alcun problema fisico, è stata purtroppo una giornata no”. Analizzando la partita ha poi aggiunto: “Fa molto male. Non ho mai trovato il mio livello, eppure avevo rimontato ed ero avanti anche di un break nel quarto parziale. A quel punto non sono rimasto lucido e non ho mantenuto i nervi saldi. Lui ha sfruttato le occasioni e alla fine ha meritato la vittoria. Anche dopo il 6-0 non riuscivo a giocare tranquillo e libero”.
Quello intervistato da Supertennis è un Musetti deluso ed incapace di trovare una giustificazione a quanto successo poco prima. Analizzando la stagione, sottolinea che non aveva mai perso contro un giocatore di ranking inferiore e che di recente aveva giocato con continuità e senza subire infortuni, il che è la condizione migliore possibile. Per questi due motivi la sconfitta contro Titouan Droguet (numero 169 del ranking Atp), per di più in una partita di un torneo Slam, gli pesa in modo particolare.
Per questa ragione attualmente vuole solo voltare pagina e andare oltre, prepararsi al meglio per la Davis Cup con l’Italia: “Mi sento ancora lontano dai top, spero che queste partite possano aiutarmi a capire e a maturare di più. Giocare in squadra e vivere questa esperienza in gruppo ti trasmette un altro tipo di emozione“. In conclusione d’intervista sembra poi volersi caricare e pensare positivo: “Spero di presentarmi con un altro atteggiamento e una grande voglia di lottare. La Davis mi farà tornare il sorriso”.
La Coppa Davis è un appuntamento importantissimo dell’anno. Qualche settimana fa il capitano Filippo Volandri ha diramato le convocazioni e insieme a Lorenzo Musetti (fondamentale sia nel singolare che nel doppio) ci saranno Jannik Sinner, Matteo Berrettini, Fabio Fognini e Simone Bolelli. Una formazione ricca di talento che nel girone qualificatori dovrà vedersela contro il Canada campione in carica, il Cile e la Svezia.
L’obiettivo minimo è superare il girone e qualificarsi per le Finali che si terranno a Malaga. Una volta giunti alla fase ad eliminazione diretta si spera di poter centrare la finale come nel 1998 e perché no di vincerla come nel 1976. La coppa è un di fatto un mondiale a squadre, dunque avere singoli forti sicuramente aiuta ma ciò che conta è l’affiatamento del gruppo.
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