Il caffè, almeno per gli italiani, è una vera istituzione, ma oltre a essere un’ottima bevanda può dire molto sulla nostra psiche.
Sappiamo bene che nei confronti del caffè esistono scuole di pensiero, filosofie, pareri contrastanti e dei veri e propri saggi. Ognuno di noi lo beve nel modo preferito, assaggiando varianti o gudtandosi l’aroma originale, preparandolo con la moka o con la macchina per espresso, ma uno studio ha rivelato qualcosa di molto interessante.
Sembra che i soggetti che amano bersi una tazza di caffè fumante ma amaro abbiano delle tendenze psicologiche particolari, ovvero potrebbero essere “psicopatici“.
Lo studio è stato condotto da personaggi di rilievo, perché si tratta di ricercatori dell’Università di Innsbruck, quindi sicuramente dietro alle loro teorie ci deve essere qualcosa di concreto. Il loro parere è che le persone che soffrono di svariati disturbi psichiatrici preferiscono il caffè amaro ad altre bevande.
Come hanno fatto i ricercatori a mettere in relazione caffè amaro e psicopatologie
Il team di ricercatori ha reclutato circa 1000 persone degli Stati Uniti e i soggetti avevano tutti un’età intorno ai 35 anni. Le persone sono state interrogate tramite quiz per comprendere le loro abitudini alimentari, e ovviamente quale caffè preferissero.
Gli studiosi hanno anche messo in conto che di tipi di caffè ne esistono molti, e le bevande possono avere un sapore finale parecchio diverso. Il team era alla ricerca di soggetti che mostrassero tendenze al narcisismo, all’aggressività e anche al sadismo. Una volta individuate queste personalità, i ricercatori non hanno fatto altro che controllare le loro risposte e hanno notato che erano accomunate dalla passione per i cibi amari.
Sembra dunque che i bevitori di birra o alcolici non dolci, di acqua tonica, che mangiano cioccolata fondente e ovviamente il caffè senza zucchero abbiano più probabilità di manifestare atteggiamenti psicologici “malvagi e manipolatori“.
Altri studi avevano considerato il rapporto col cibo amaro molto più vicino a problemi di personalità rispetto a quello con gli alimenti dolci. Questi ultimi sembrerebbero preferiti da persone vivaci, positive, allegre e generose. C’è da dire, però, che gli stessi studiosi non possono garantire che i risultati dei test siano precisi, perché entrano in gioco numerosi altri fattori. Come sappiamo, la psiche viene anche plasmata dalle esperienze personali e anche da fattori ambientali. Inoltre anche a livello di percezione del gusto le persone mostrano sfumature molto diverse tra loro.
Dunque si tratta solamente di un’ipotesi, ma la prossima volta che conosciamo qualcuno che ama i cibi amari… drizziamo le antenne, non si sa mai.