La cantante ripercorre gli attimi tragici: aveva solamente 17 anni e da quel momento in poi la sua vita non è stata più la stessa
Ennesimo momento difficile per Loredana Bertè che nelle ultime settimane ha dovuto subire un’operazione molto delicata. È stata costretta a rinviare il suo tour nei teatri per sottoporsi a un intervento urgente. Tutto è andato per il meglio ed è già tornata sul palco per qualche data estiva, smentendo le previsioni più nefaste.
Ad aprile infatti aveva sottolineato come la procedura l’avrebbe portata a un lungo stop, c’era l’ipotesi concreta di rivederla direttamente nel 2024. A più riprese il suo staff aveva confermato come non fosse in pericolo di vita ma che per precauzione e per i dolori che l’operazione avrebbe comportato sarebbe rimasta lontana dai riflettori per un po’.
La ripresa è a tutti gli effetti avvenuta, a giudicare dai video postati sui social, ulteriore prova di quanta forza abbia ancora in corpo la Bertè. In vita sua non si è fatta mai piegare da nulla, neanche da un tragico episodio che l’ha vista protagonista da giovanissima. A soli 17 anni fu violentata, come ha raccontato in un’intervista.
Il racconto da brividi di Loredana Bertè: “Chiuse la porta, mi venne un colpo”
Era il 2017 quando a cuore aperto si è confessata in diretta TV, a Domenica Live di Barbara D’Urso. Loredana Bertè ha raccontato com’è andata davvero quella sera terribile in cui subì violenza: “Avevo 17 anni all’epoca. Noi del gruppo facevamo le serate e a Torino eravamo in un locale da un mese. Ero l’unica vergine”, ha esordito e poi ha ricordato l’apparizione di un signore dal nulla, che comincia a ricoprirla di attenzioni: “C’era questa persona davvero gentile, mi faceva arrivare i fiori in camerino. Le mie amiche insistevano, dicevano che dovevo andarci e dopo un po’ ho ceduto”.
L’appuntamento prende subito una brutta piega quando l’uomo non la porta a casa ma fuori città: “Mi viene a prendere nella sua Ferrari però non andiamo a casa sua, finiamo in un bilocale fuori Torino. Chiude a chiave la porta e a me prende un colpo. Ha inchiavato e poi ha subito cominciato a prendermi a calci e a pugni, mi ha strappato tutti i vestiti e mi ha violentata”. Infine riesce a scappare, cercando aiuto in strada: “Ho trovato le forze per uscire da quella casa, non so come. Mi sono buttata in strada, ero piena di sangue. Mi hanno portata subito in ospedale. Fu la mia prima volta, dopodiché non ho voluto vedere uomini per tre anni”.
Oltre al danno subito anche la beffa: le dicono di non parlare, di non denunciare, per evitare ripercussioni. Come racconta la cantante infatti non poté riportare quanto accaduto a nessuno perché altrimenti “l’avrebbero riempita di botte”. Un dramma che fa il paio con la morte della sorella Mimì, ritrovata senza vita il 14 maggio del 1995, era nella sua stanza nella casa di Cardano di Campo, in provincia di Varese. Aveva indosso un paio di cuffiette e una mano tesa verso la cornetta del telefono. “Mi sento ancora la sua voce addosso”, ha dichiarato Loredana.
Dubbi sulla morte di Mia Martini: “Era piena di lividi”
L’autopsia disposta dalla Procura di Busto Arsizio stabilì che Mia Martini era morta per arresto cardiaco causato da overdose di stupefacenti, in particolare per abuso di cocaina. Per sua sorella Loredana fu colpa principalmente del padre se Mimì fece quella fine. Poco prima di morire si era trasferita in via Liguria 2, proprio per stare più vicina al papà, con il quale stava provando a riconciliarsi. Nel ricordo di quei giorni la cantante settantaduenne ha spiegato che i genitori non apparvero particolarmente addolorati per la perdita.
“Mio padre mi ha picchiato quando gli ho chiesto che cosa avesse fatto a Mimì, dopo che era morta. Lui ha sempre picchiato tutte noi: me, mia sorella e mia madre. Mia l’abbiamo vista tutti dentro la bara, era piena di lividi”, ha ammesso davanti le telecamere. I dubbi sulle responsabilità del padre riecheggiano anche nelle parole dell’altra sorella, Leda, che da Mara Venier a Domenica In ha detto: “Un litigio c’è stato sicuramente. È stato l’ultimo a vederla viva, l’hanno trovata così solo dopo che lui se n’è andato. Non ho mai capito cosa sia successo ma c’erano segni di violenza”.
Loredana sempre nella stessa intervista ha sottolineato infine di avere qualche rimorso, pensa ancora che l’avrebbe potuta aiutare in qualche modo: “Viaggiavo troppo, se fossi stata meno in giro forse sarebbe viva. Voleva sempre darmi un telefono, ricordo, e io non le ho mai dato retta. Se avessi seguito il suo consiglio forse l’avrei potuta salvare quella sera”.