Un sex symbol, un sogno erotico. La ricordiamo tutti con le sue forme prosperose. Hollywood (e non solo) in lutto
Ha fatto sognare milioni di spettatori. Non solo a Hollywood, ma in tutto il mondo. Per questo, la notizia della morte della popolare attrice ha creato sgomento in ogni dove. Attestati di dolore e lutto in tutto il pianeta.
Star dei film balneari che la esibivano in bikini, rendendola una leggenda da sex symbol. Sono stati i familiari a comunicare la scomparsa alle agenzie. Un decesso avvenuto dopo una breve, ma evidentemente grave malattia.
Aveva esordito al cinema molto giovane, all’età di 24 anni. E fin da subito, oltre al talento, aveva fatto notare il suo fisico da pin-up, che ancora oggi è ricordato da tutti.
La ricordiamo tutti nella locandina di uno dei suoi tantissimi film, con il primo piano dell’attrice in un provocante bikini in pelle, che è divenuto un cult. Anche grazie a quell’immagine è diventata nel mondo un sex symbol. La prorompente bellezza dell’attrice, che tuttavia col tempo divenne anche il suo limite, e la sua notorietà la portarono presto ad affrontare vari generi cinematografici
Addio al sex symbol
Se n’è andata così, Raquel Welch, pseudonimo di Jo Raquel Tejada, nata a Chicago il 5 settembre 1940, è considerata tra le dive sex symbol del cinema di Hollywood tra gli anni Sessanta e Settanta.
L’attrice è riuscita a farsi apprezzare anche come interprete in ruoli intensi o drammatici, ottenendo due nomination ai Golden Globe e vincendolo come migliore attrice in un film commedia per il ruolo di Costanza Bonacieux nella pellicola “I tre moschettieri” (1973) diretto da Richard Lester, con un cast stellare che comprendeva Richard Chamberlain, Oliver Reed, Charlton Heston, Christopher Lee e Faye Dunaway.
Nel 1987 ottenne la seconda nomination al Golden Globe come miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione con “Quando morire” di Paul Wendkos, questa volta senza vincere il premio. Il suo ultimo film è del 2017, “How to Be a Latin Lover”, regia di Ken Marino.
Quanto alla vita privata e sentimentale, definirla particolarmente intensa è un grosso eufemismo. Nel 1958 sposò James Welch, dal quale divorziò dopo avere avuto due figli. In seguito si è sposata nel 1967 con Patrick Curtis, ex baby attore e nipote del regista Billy Wilder, da cui divorzierà nel 1973. Nel 1980 si è sposata con il produttore cinematografico André Weinfeld, da cui divorzierà nel 1990 e infine nel 1999 con Richard Palmer, da cui divorzierà nel 2008.