La glicemia alta può danneggiare la tua vita: ma se conosci i sintomi la contrasti sul nascere e vivi serenamente.
La glicemia alta è uno dei grandi nemici della salute nella società occidentale. Siamo spesso abituati a mangiare in modo non corretto e questo importante parametro del nostro corpo può facilmente sfasarsi. Tecnicamente parliamo di glicemia alta quando il glucosio presente nel sangue è superiore al range di normalità a digiuno e a due ore dai pasti. I sintomi della glicemia alta sono poco riconoscibili da chi non sia esperto e in questo articolo vi sveleremo tanti segnali che possono consentirvi di individuare tempestivamente questa patologia e fronteggiarla in anticipo.
Affrontare rapidamente la glicemia alta potrà fare in modo che essa causi danni minori al vostro organismo. Sommariamente possiamo dire che i sintomi possono andare dalla sete costante all’urgenza di urinare e dalla stanchezza alla difficoltà di concentrazione, ma di seguito li elencheremo analiticamente. Nel 90% dei casi questa condizione è riconducibile al diabete di tipo 2 ma vi sono anche altri contesti che possono causare iperglicemia. Il primo screening fondamentale per monitorare il livello di glucosio si opera con un banale prelievo ematico a digiuno.
Valori da monitorare
In teoria i valori normali dovrebbero essere compresi tra 70 e 100 mg/dl. Se si è all’interno di questa fascia si può stare tranquilli, ma se il valore riscontrato è tra 110 e 125 mg/dl è necessario controllare l’emoglobina glicata che significa ponderare l’andamento medio della glicemia negli ultimi due o tre mesi. Se il valore di glicemia è tra 110 e 125 mg/dl e c’è anche una certa predisposizione causata dalla familiarità, di solito si procede con un carico orale di glucosio.
Questo esame è molto importante e rivelatore perché valuta i livelli di glicemia a digiuno e a due ore dall’assunzione orale di 75 grammi di glucosio. Se a due ore dall’assunzione di questa notevole dose di glucosio i valori sono elevati si può passare alla diagnosi di diabete mellito di tipo 1. Invece la presenza di una elevata glicemia a digiuno insieme alla ridotta tolleranza ai carboidrati indica una predisposizione a sviluppare il diabete.
Attenzione a questi sintomi: ti fanno scoprire in anticipo che qualcosa non va
Ma i medici raccomandano soprattutto di tenere d’occhio quei sintomi che possono essere rivelatori della glicemia alta e che possono avvisarci per tempo che il nostro corpo ci stia tradendo. I sintomi sono di due tipi: sia fisici che neurologici. Tra i sintomi fisici abbiamo un continuo desiderio di bere e conseguente aumento della necessità di urinare specialmente la notte. Abbiamo anche una perdita di peso ingiustificata, mal di testa, dolori addominali, secchezza della pelle, infezioni con recidiva, difficoltà di cicatrizzazione, disfunzioni sessuali.
Tra i sintomi neurologici abbiamo invece la stanchezza, una marcata difficoltà a mantenere la concentrazione e alterazioni dell’umore anche importanti. Quando c’è il diabete molto spesso abbiamo anche un calo improvviso della qualità della vista e una visione offuscata.
Diabete di tipo 1 e di tipo 2: le differenze
Il diabete di tipo 2 è detto anche diabete dell’adulto ed è una patologia cronica ma non trasmissibile. Questa patologia è legata ad un’alterazione del funzionamento dell’insulina all’interno del corpo. L’iperglicemia al contrario è causata dal diabete di tipo 1 mellito che è il cosiddetto diabete giovanile. Questa è una patologia cronica autoimmune e deriva proprio da un’alterazione del sistema immunitario ed in particolare del pancreas.
In questo caso il pancreas vede compromessa la sua capacità naturale di produrre insulina. La glicemia alta oltre al diabete può essere causata anche da una dieta sbagliata con consumo eccessivo di carboidrati e stile di vita sedentario. C’è anche l’iperglicemia transitoria che può seguire l’infarto o problematiche infettive. Esiste anche un’iperglicemia secondaria che è la conseguenza di alcune patologie pancreatiche. Inoltre c’è anche l’iperglicemia a digiuno e la ridotta tolleranza ai carboidrati.
Come contrastare la glicemia elevata
Quando si ha la glicemia alta è molto importante seguire una dieta equilibrata che sia prescritta da un dietologo. Vanno evitati i carboidrati raffinati e andrà ridotto il consumo di carne. Gli alimenti zuccherati e alcolici andrebbero accuratamente evitati.
Oltre ad un’attività fisica regolare e ad una dieta monitorata dal medico è anche importante bere molto, costantemente e sono altrettanto utili i controlli periodici. In generale per tutta la popolazione è utile uno screening della glicemia nel sangue già a partire dai 45 anni per cogliere sul nascere qualsiasi genere di patologia o disfunzione.