Sindrome complessa e molto invalidante, quella di Parkinson ha in realtà dei sintomi premonitori che non tutti riconoscono: eccoli
La malattia di Parkinson si manifesta con una conclamata rigidità muscolare, accompagnata dalla resistenza ai movimenti passivi e dal tremore, che nei momenti di ansia può anche aumentare. Con il progredire della sindrome, i tremori si risolvono in disturbi dell’equilibrio e andatura impacciata, con l’inconfondibile andatura curva che può essere anche accompagnata dalla lentezza nel parlare e dalla depressione. Alcuni sintomi, però, possono insorgere ben prima di questi così evidenti: ecco di quali si tratta.
Ad oggi è ancora difficile stabilire quale sia la causa della malattia di Parkinson, sebbene quasi tutti i medici concordino nel definire un’origine multifattoriale di questa sindrome. Concorrono infatti sia cause ambientali che genetiche, tra cui alcuni ambienti lavorativi come quelli che favoriscono l’esposizione a tossine e prodotti chimici sia storie familiari positive in tal senso. Riuscire a riconoscere la sindrome di Parkinson in tempo permette di agire sui suoi sintomi appena si palesano: ad oggi, infatti, il trattamento di questa malattia consiste nel controllarne le sue manifestazioni sul corpo mediante la cura farmacologica, la fisioterapia, la logopedia e l’intervento. Ecco però quali sono i sintomi premonitori: impara a riconoscerli.
Disturbi del sonno, depressione e ansia
Proprio per facilitare le diagnosi precoci e permettere ai pazienti di accedere alle cure il prima possibile, così da agire sui sintomi del Parkinson non appena si sviluppano e favorire quindi una vita più sana e agevole, i ricercatori stanno cercando di individuare quali siano i sintomi premonitori di questa sindrome. Uno è quello dei disturbi del sonno: sonnolenza diurna, disturbo del comportamento REM ed anche insonnia si sono dimostrati come fattori comuni nei pazienti con la malattia di Parkinson.
Allo stesso tempo, anche due manifestazioni dell’umore possono essere correlate alle prime fasi del Parkinson ed, in particolare, ci riferiamo alla depressione e all’ansia. Sebbene questi due disturbi dell’umore possano fare riferimento a un ampio spettro di cause e di patologie, sia fisiche che psichiche, indagare con il proprio medico in merito può essere utile, per individuare un’eventuale malattia di Parkinson ai suoi esordi.
Voce bassa, perdita dell’olfatto e ipotensione ortostatica
Uno dei sintomi più identificativi delle prime fasi del Parkinson, secondo i ricercatori, è la parlata senza alcuna espressione e con una voce molto fievole, difficile da sentire. Spesso questo sintomo lo si identifica soprattutto in chi usa la voce per lavoro quindi cantanti, musicisti o attori: di fatto, nel loro caso anche uno dei primi sintomi del Parkinson può già compromettere la loro vita. Per intervenire in questa problematica si consiglia la terapia logopedica attraverso il programma LSVT LOUD.
In relazione al senso dell’olfatto, invece, molte persone con la malattia di Parkinson presentano una perdita della capacità di percepire gli odori: questo sintomo è in realtà comune a molte malattie tra cui l’asma grave o il Covid-19, eppure molti malati di Parkinson lo riferiscono come uno dei primi sperimentati sulla propria pelle.
Inoltre, chi soffre di Parkinson spesso patisce il cambio di posizione da seduto ad alzato poiché vive cali della pressione sanguigna: questa condizione si chiama ipotensione ortostatica ed è molto comune, nei primi stadi di questa sindrome.
Problemi cognitivi, distonia e mascheratura del viso
Partendo dalla mascheratura del viso, questa condizione viene definita anche Maschera di Parkinson e consiste nel rallentamento o nella totale perdita del movimento volontario e spontaneo: quando si cammina lo si fa più lentamente o, per esempio, si muove e si oscilla un braccio senza rendersene conto. Inoltre, il viso spesso perde la sua capacità di mostrare certe espressioni: si parla quindi di maschera di Parkinson. La distonia, invece, consiste in contrazioni muscolari prolungate e dolorose, che possono coinvolgere tutto il corpo: anche questo è uno dei primi e principali sintomi della malattia di Parkinson.
Infine, uno dei sintomi più frequenti è anche quello della compromissione cognitiva. I malati di Parkinson vivono infatti la difficoltà di svolgere più azioni contemporaneamente, problemi di concentrazione e in generale confusione: questi possono manifestarsi in modo molto lieve nelle prime fasi del disturbo, fino ad evolvere in demenza nelle fasi finali.
Anche la fatica fisica è uno dei sintomi più riferiti dai pazienti della malattia di Parkinson, così come una stanchezza conclamata. Molto spesso, questa deriva dalla pratica difficoltà di portare a termine i propri compiti quotidiani sia dalla mancanza di sonno, dovuta ancora una volta a questa sindrome. Ovviamente i sintomi che vi abbiamo elencato sono generici e, se ne percepite uno o più di uno, non dovete allarmarvi subito: chiedere un consiglio al vostro medico di fiducia, però, potrebbe permettervi di comprendere meglio le cause.