Svelato finalmente se davvero il pesce fa bene alla memoria ed altre importanti cose da sapere sul consumo di questo alimento.
Sappiamo bene che l’alimentazione ha un ruolo veramente importante nella nostra salute e nel nostro benessere. Un famoso proverbio recita che siamo quello che mangiamo. E’ proprio così e dunque dobbiamo stare attenti a quello che introduciamo nella nostra dieta. Spesso si parla dei benefici del pesce perché è una vera e propria miniera di proteine e di acidi grassi Omega 3. Si tratta di un alimento che non deve mai mancare sulla nostra tavola perché effettivamente i nutrizionisti lo consigliano.
I benefici attribuiti al consumo di pesce sono veramente tanti ma spesso si parla del suo effetto positivo sulla memoria. Dobbiamo tenere presente che riguardo al cibo circolano però anche tanti falsi miti e dunque in questo articolo andremo a vedere gli effetti realmente positivi del pesce ma anche tante notizie importanti su come mantenere giovane il cervello. Innanzitutto parliamo degli acidi grassi Omega 3. Queste sostanze sono presenti in grandi quantità nel pesce.
Omega 3 ma non solo
Questi acidi grassi hanno un ruolo cruciale nel funzionamento corretto del nostro cervello, basti pensare che il DHA rappresenta circa il 40% degli acidi grassi polinsaturi presenti nella membrana dei neuroni. Numerose ricerche indicano che un consumo costante e regolare di pesce potrebbe effettivamente essere collegato ad un miglioramento nelle funzioni cognitive e dunque anche nella memoria.
L’università di Pittsburg ha condotto uno studio approfondito su questa questione dal quale è emerso che le persone che consumavano pesce almeno una volta alla settimana avevano una maggiore densità di materia grigia proprio in quelle aree che sono naturalmente deputate alla memoria ed al processo decisionale. Ma il consumo di pesce ha un altro importante impatto sulla qualità della nostra vita. Infatti spesso ci si è chiesti se mangiare regolarmente il pesce può contrastare lo sviluppo di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Può contrastare lo sviluppo delle malattie neurodegenerative?
Alcuni studi effettivamente avrebbero dimostrato questo ma sono necessarie ulteriori ricerche. In sostanza se è sicuro che consumare il pesce migliora potenzialmente la nostra memoria, non è certo che possa aiutare a contrastare l’insorgenza dell’Alzheimer. Ma è importante sottolineare che il pesce ci aiuta da tanti altri punti di vista. Infatti oltre agli Omega 3 questo alimento rappresenta una fonte di nutrienti importanti per la salute cerebrale come le vitamine del gruppo B ed il selenio.
La vitamina B12 e l’acido folico hanno un ruolo importante nella sintesi dei neurotrasmettitori e nella conservazione della salute dei neuroni. Il selenio è un potente antiossidante e rappresenta una vera e propria barriera che protegge il cervello dai pericolosi radicali liberi. Dunque proprio il selenio rallenta il processo di invecchiamento naturale del cervello.
Scegliere il pesce giusto
Quando scegliamo il pesce è consigliabile prediligere quelli con una bassa concentrazione di mercurio. Purtroppo il mercurio è presente nei nostri mari ma la sua concentrazione nei vari tipi di pesce varia molto. Salmone, sgombro e aringhe contengono meno mercurio e dunque sono da preferire.
Per mantenere in forma il nostro cervello comunque è sempre importante avere una dieta equilibrata e ricca di frutta, verdura e cereali integrali. Dunque in conclusione possiamo dire che è vero che il pesce aiuta per quanto riguarda la memoria e la salute cerebrale ma nel complesso la cosa fondamentale è avere un’alimentazione varia ed equilibrata e mantenere il cervello giovane imparando sempre cose nuove e cercando di difendersi dallo stress che a lungo termine danneggia le funzioni cognitive e memoria.
Il vero alleato della memoria
Ma come dicevamo il vero alleato della memoria e della salute cognitiva del cervello è proprio un esercizio mentale continuo che gli “impedisca” di invecchiare. Il nostro cervello se ci impigriamo e se facciamo sempre le stesse cose tenderà progressivamente ad abbassare la qualità delle sue funzionalità. Se non si accettano sempre nuove sfide e se non si imparano nuove abilità e nuove competenze, sia la memoria che le facoltà cognitive tenderanno a declinare molto rapidamente.
A qualsiasi età l’enigmistica o l’apprendimento continuo possono davvero fare tanto per tenere il cervello giovane, elastico e reattivo. Dunque una bella mangiata di pesce una volta alla settimana non basta sicuramente a mantenere giovane il nostro cervello e si tratta di un impegno che dobbiamo assumere cambiando il nostro stile di vita.