Mai sentito parlare di mappatura dei nei? Se no, correte subito ai ripari: si tratta di un’operazione fondamentale e va eseguita dopo le ferie al sole.
L’estate è la stagione preferita da molti, complice il bel tempo e le tanto attese vacanze al mare o in montagna… comunque al sole. Chi dice estate, infatti, dice tintarella: anche senza sottoporsi a lunghe sessioni di abbronzatura sotto i raggi cocenti del pianeta che riscalda la Terra, infatti, la pelle di qualsiasi persona nel periodo che va da giugno a settembre inoltrato si scurisce. Il problema è che spesso ciò avviene in modo troppo violento e senza le dovute accortezze e protezioni. Vediamo come rimediare per non incorrere in problemi di salute potenzialmente molto gravi.
Avete mai sentito parlare di “mappatura dei nei“? Si tratta di una valutazione dermatologica che consente il controllo costante delle lesioni pigmentate presenti su tutto il corpo di una persona. Il medico che procede a questa operazione provvede a ispezionare l’intera superficie cutanea alla ricerca di neoformazioni neviche, e a monitorare nel tempo le eventuali macchie che mostrano caratteristiche atipiche (a livello di forma, colore, dimensioni e non solo). Come funziona esattamente? Scopriamolo insieme.
La mappatura dei nei dalla A alla Z
La mappatura dei nei viene eseguita con il supporto di strumenti ottici di precisione, non invasivi, che permettono di analizzare non solo la struttura morfologica esterna delle lesioni, ma anche le caratteristiche degli strati che si trovano subito al di sotto del derma superficiale. Grazie a questa approfondita valutazione, il dermatologo è in grado di visualizzare e archiviare su un pc le foto delle macchie pigmentate sospette, per poterle poi confrontare con le immagini registrate nei mesi o negli anni successivi e individuare eventuali segni di alterazione potenzialmente pericolosi.
Va da sé che la mappatura dei nei rappresenta un esame diagnostico di cruciale importanza per rilevare precocemente la presenza di un tumore della pelle e aumentare in modo significativo le possibilità di cura per il paziente. E il momento ideale per eseguirlo è proprio adesso, dopo il ritorno dalle ferie estive e prima del ritorno alla routine di un nuovo anno lavorativo.
Il melanoma, lo ricordiamo, può svilupparsi a qualsiasi età, senza differenza fra uomini e donne, ma alcuni soggetti hanno un rischio di base mediamente più alto, per la presenza di uno o più fattori (familiarità intesa come presenza di un parente di primo o secondo grado che ha sviluppato il melanoma, fototipo caratterizzato da pelle chiara e occhi chiari e tendenza a formare lentiggini e a scottarsi al sole, e la presenza di più di 50 nei sulla pelle). Ecco il monito di un autorevole esperto in materia.
La parola all’esperto di salute della pelle
“Premesso che i nei vanno tenuti sotto controllo tutto l’anno, va detto che con la bella stagione ritorna una maggiore esposizione della pelle ai raggi solari” spiega ai microfoni di Adnkronos Salute Giuseppe Argenziano, presidente della Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse (Sidemast).
Non a caso in questo periodo è più facile notare sulla nostra cute nei o lesioni pigmentarie che durante l’inverno erano rimasti nascosti o di cui non ci eravamo mai accorti (o di cui non ricordavamo certe caratteristiche morfologiche). Dunque, al rientro dalle vacanze è bene sottoporsi alla mappatura dei nei, se non lo si è fatto prima. Una giusta prevenzione, in questo come in molti altri casi, può fare una grande differenza.
Come accennato, l’esposizione ai raggi solari durante le ore più calde del giorno e senza le adeguate protezioni con filtri solari, in molti casi incide sullo sviluppo di nei e lesioni, specialmente se si ha la pelle chiara e si è soggetti ad ustioni. Il dottor Argenziano, che è anche professore ordinario di Dermatologia all’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli‘, ribadisce la raccomandazione a eseguire ogni anno, dopo la stagione estiva, un controllo dal dermatologo.
“La mappatura dei nei va eseguita periodicamente, almeno una volta l’anno – sottolinea – ma non necessariamente alla vigilia della bella stagione. Il consiglio è di farsi visitare dallo specialista dermatologo nell’arco dei 12 mesi. Dopo l’estate, se c’è stata un’ustione della pelle o un’infezione legata a fattori traumatici è bene non esitare e sottoporsi a controllo”.
l consigli di cui far tesoro
Che si abbia la pelle chiara o scura, non bisogna mai ad abbassare la guardia o a esporsi al sole con leggerezza. Soprattutto se abbiamo molti nei, dobbiamo prestare la massima attenzione, limitando l’esposizione ai raggi solari al mattino presto (e comunque non oltre le 11) e al pomeriggio (dopo le 17). Insomma, anche gli adulti dovrebbero rispettare gli orari canonici dei bambini, applicando anche la protezione solare più adatta al proprio fototipo. I segnali d’allarme: la comparsa di nuovi nei più grandi della media, o un vecchio neo che si modifica vistosamente (anche durante una gravidanza). Guai a sottovalutarli.