Marco Mengoni ha fatto una scoperta che lo ha lasciato stupefatto: grazie all’esame del DNA ha scoperto le sue vere origini.
Nella vita non si smette mai di conoscersi, si tratta di un percorso che non ha mai conclusione e che tutti noi affrontiamo nella quotidianità. Certo c’è chi fa scoperte più sensazionali e d’impatto rispetto ad altri, scoprendo non solo qualcosa in più sulla propria interiorità e sul proprio carattere, ma sulle proprie origini.
Marco Mengoni lo conosciamo tutti, ancora meglio da quando – appena sabato scorso – ha vinto la seconda edizione di Sanremo alla sua seconda partecipazione. L’artista è da considerarsi un vero e proprio fuoriclasse della musica nostrana, uno di quegli artisti che non solo è impeccabile tecnicamente, ma possiede il sacro fuoco della musica.
La sua passione per questa arte (secondo alcuni la più completa ed emozionante) è tale da spingerlo a cercare sempre qualcosa di diverso, a conoscere altri stili, altre melodie, altre culture musicali che possano contaminare quello stile che predilige e che lo ha reso famoso. Proprio questa continua ricerca, questo studio della materia, fa la differenza tra un grande artista e un interprete destinato a lasciare un segno indelebile nella storia di questa arte e di questo settore dello spettacolo.
Marco Mengoni, la scoperta shock: il test del DNA ha svelato le sue vere origini
Questa sua continua curiosità non riguarda solo l’ambito musicale. Qualche tempo fa, infatti, l’artista si è sottoposto ad un test del DNA per stabilire con esattezza le proprie origini. Non pensate a questioni di paternità, ma proprio alle origini del suo codice genetico. Con sua grande sorpresa ha scoperto di essere italiano solamente al 35%. Una percentuale che testimonia la sua matrice italica, visto che è quella preponderante, ma che lo ha sorpreso.
Mengoni pensava che la sua “italianità” fosse superiore e questo gli ha dato spunto per cominciare a lavorare ad un altro album – Pelle – di cui fa parte proprio la canzone che ha vinto Sanremo. L’album ha lo scopo di comunicare il suo desiderio di conoscere se stesso e anche altre persone, altre realtà e altre culture nel profondo. Il nome stesso è stato scelto perché il contatto con la pelle può fornire tante informazioni su chi siamo.
Al cantante piacerebbe che la sua musica potesse spingere molte persone a cercare questa conoscenza, a non fermarsi alla semplice apparenza ma spingersi oltre. Questo desiderio è espresso non solo nei testi dei brani, ma anche e soprattutto nelle contaminazioni musicali che contribuiscono a comporre il tessuto musicale. Il suo pubblico avrà modo di esperire questo messaggio profondo tramite l’ascolto dei brani e anche durante i concerti del tour che partirà da Bibione il prossimo 17 giugno.
