Nonostante i fan abbiano sperato a lungo, alla fine la morte è certa: non tornerà più in Mare Fuori, il pubblico è davvero dispiaciuto.
Certo, era morto, un dato di fatto che ormai tutti hanno accettato sin dalla prima stagione, constatando però come il funerale mai sia stato celebrato e soprattutto visto in nessuna puntata. Ciro è vissuto per due stagioni di flashback. Addio insomma al figlio del terribile boss don Salvatore, con la speranza quindi che in una delle prossime stagioni chissà come torni sul set. E invece nulla da fare.
Durante Etna Comics l’attore che gli ha dato voce e corpo ha posto fine alle voci in circolazione: non tornerà più, lo si rivedrà ma solo come ricordo. Null’altro che flashback.
Inutile illudersi, dunque, benché Ciro sia a tutti gli effetti una colonna portante della fiction dedicata ai ragazzi dell’immaginario carcere minorile di Napoli. Storie di ragazzi che vogliono il riscatto, mentre Ciro, capobanda tra i detenuti, li spinge in basso. Un personaggio da incubo. Questa però il deus ex machina che regalando sorprese sconvolgenti minaccia sempre di invadere la scena e ribaltare le paure del pubblico resta fuori dai giochi.
Il personaggio vive e palpita, con la paura che fa, anche senza l’attore, tanto che Fiorello l’ha imitato su “Viva Rai2!”. Giacomo Giorgio ormai se n’è liberato e infatti al pubblico di Etna Comics si è presentato con un look completamente diverso.
Il capobanda dei detenuti non tornerà più
Camicia bianca, pantalone nero e capelli ribelli: Giacomo nella parte di se stesso era così, durante l’incontro col pubblico, e ne ha approfittato per chiarire che l’immagine del tremendo figlio di don Salvatore è stata inventata dal regista Carmine Elia nella prima stagione. Lui, Giacomo, va fiero dell’ultimo tocco che ha dato personalmente e ci tiene a precisarlo: il sopracciglio tagliato è stata un’idea sua. L’ispirazione gli è venuta dal personaggio di Daniel Day-Lewis in Gangs of New York.
Fare l’attore era il suo sogno d’infanzia, coltivato attraverso la passione per il cinema che tanto circolava in famiglia. A sei anni il piccolo Giacomo faceva la parte di Pulcinella e sentiva che recitare sarebbe stato il suo destino. I film di Totò li ha visti tutti con il nonno Carlo, che era ammaliato dal principe della risata, al punto da rivederli ridendo delle stesse scene, come ha notato il nipote, proprio nello stesso modo.
La pellicola che ha visto di più è “Nuovo cinema paradiso” di Tornatore. Di ricordi di famiglia trasuda il racconto di sé che fa il giovane attore, a partire dai pollici gonfi per l’artrosi che aveva la nonna Melina, ciononostante pronta a spremergli un’arancia sopra la mela per fargliela mangiare.
Passione maniacale per la recitazione
Il successo Giacomo Giorgio, napoletano classe ’98, l’ha cercato con tutte le proprie forze, arrivando a dormire per un mese sul divano per poter entrare nel personaggio del prepotente Ciro Ricci. Il motivo è che la mattina, avendo dormito male, si svegliava arrabbiato e di malumore, quindi perfetto per la parte del cattivo.
Si è talmente impegnato per entrare nel personaggio che poi liberarsene non gli è stato facile. Il sopracciglio lui se l’è tagliato davvero, quindi per poter recitare deve, ogni mattina, farsi prestare una matita dalle truccatrici per aggiungere il tratto che manca.
Lo si rivedrà nelle prossime fiction autunnali: “Per Elisa” che racconterà la morte di Elisa Ciaps, e “Noi siamo leggenda“ ancora con il regista Carmine Elia. Una vita sul set, per il ragazzo che ha studiato a Milano, dove si era trasferito per apprendere il metodo Stanislavskij. Qualche apparizione in teatro, poi al cinema, finché lo si vede in tv nei “Bastardi di Pizzofalcone 2“.
Che sia stato visto in compagnia della bella attrice Beatrice Vendramin, che ha conosciuto sul set di “Noi siamo leggenda” è certo. Il fidanzamento, va chiarito, resta solo un’ipotesi da gossip: conferme della liaison non ce ne sono.