Lo scorso 12 giugno Silvio Berlusconi è deceduto, lasciando un’ingente eredità alla compagna Marta Fascina che, tuttavia, rischia di dover dire addio al lascito.
100 milioni di euro: è questo il lascito destinato a Marta Fascina, che Silvio Berlusconi ha indicato in un documento dato ai figli circa un anno prima di morire. In base a quanto richiesto dall’ex Premier, i suoi famigliari avrebbero dovuto detrarli dalla sua eredità. Tuttavia, sembrerebbe che la compagna del fondatore di Forza Italia rischi di non vedere mai quei soldi.
Silvio Berlusconi è destinato ad essere ricordato per l’enorme impatto avuto sulla storia più recente del Paese. Imprenditore salito alla ribalta nel settore edilizio, con la realizzazione di Milano 2, è stato il fondatore di Fininvest e Mediaset, portando una vera e propria rivoluzione nel mondo dello spettacolo. Nel 1994 è arrivato il “salto di qualità” con il suo ingresso in politica e la fondazione del partito Forza Italia.
Sul suo conto se ne sono dette molte nel corso degli anni. Sicuramente, non sono mancate diverse ombre nel suo operato. Presidente del Consiglio per ben quattro volte, lo scorso 12 giugno è deceduto all’età di 87 anni lasciando un patrimonio che si aggirerebbe intorno ai 6,4 miliardi (secondo le stime della rivista Forbes).
Marta Fascina, l’accesso al lascito di Berlusconi è a rischio? Cosa sta succedendo
Celebre per essere uno degli uomini più ricchi del Paese (nel 2021 si è affermato al sesto posto della classifica nazionale), in seguito alla sua dipartita si è aperta molto presto una questione spinosa. Ovviamente, stiamo parlando della sua eredità. L’ex Cavaliere ha lasciato ai figli Pier Silvio e Marina la gestione di Fininvest. Mentre Luigi, Barbara ed Eleonora hanno ottenuto il 40% del suo patrimonio.
Al fratello, Paolo, sono stati riservati 100 milioni di euro. E lo stesso vale per Marta Fascina, la donna che gli è stata accanto fino alla sua morte. Tuttavia, in base alle indiscrezioni che si sono diffuse più recentemente, sembrerebbe che per quest’ultima l’accesso al lascito del politico non sia più garantito. Ma per quale motivo?
Prima del decesso di Berlusconi (al quale era stata diagnostica una leucemia mielomonocitica cronica, responsabile della polmonite che lo ha costretto al primo ricovero) la coppia era convolata a nozze. In realtà, però, si trattava di un matrimonio “fasullo“ organizzato dall’ex Premier per dimostrare il suo amore alla donna davanti alla famiglia, agli amici più cari e ai collaboratori di una vita.
Ad ogni modo, negli ultimi tempi Fascina – anche lei politica, nonché ex deputata alla Camera all’interno di Forza Italia – era riuscita a guadagnarsi un ruolo sempre più importante nel partito del compagno. Ma sembrerebbe che in seguito alla morte di quest’ultimo le cose siano cambiate per lei, non solo in Forza Italia ma anche per quanto riguarda il rapporto con i famigliari di Berlusconi.
Il documento lasciato da Berlusconi prima della sua dipartita
Di recente, infatti, si è sparsa la notizia che Pier Silvio avesse chiesto a Fascina di lasciare la residenza in cui viveva insieme a Berlusconi, ossia Villa San Martino, ad Arcore. In poco tempo, tuttavia, è arrivata la smentita da parte del diretto interessato. Il figlio del fondatore di Forza Italia, infatti, ha dichiarato che non c’era alcun fondamento in quelle voci, precisando di avere un ottimo rapporto con Fascina.
Eppure, in questi giorni si è tornato a parlare dell’eredità di Berlusconi. A far discutere è, in particolare, il documento lasciato dal leader di Forza Italia ai famigliari in data 19 gennaio 2022. “Sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue” aveva scritto, con la consapevolezza che le sue condizioni di salute stavano peggiorando progressivamente.
“Dalle vostre eredità di tutti i miei beni dovreste riservare queste donazioni: 100 milioni a Marta, 100 per mio fratello Paolo e 30 per Marcello Dell’Utri”. Questa era stata la volontà di Berlusconi. Cosa non convince? Innanzitutto, risulta contestabile l’espressione “se non dovessi tornare” poiché il politico, in seguiti al ricovero, aveva fatto ritorno a casa.
Un altro dettaglio che non è sfuggito ai detrattori è il condizionale “dovreste lasciare” che, quindi, non si lega a non obbligo. Il documento in questione è stato consegnato dalla stessa Fascina, all’interno di una busta che non era stata sigillata, e secondo molti non avrebbe una validità totale.
Alla luce di tutto ciò, dunque, gli eredi di Berlusconi non avrebbero in realtà nessun dovere nei confronti della “vedova“. In base alle fonti, i figli dell’ex Premier potrebbero scegliere la via dell’accordo e riservare alla compagna del padre all’incirca 50 milioni di euro. Non si tratterebbe della cifra decisa dal padre, ma possiamo dire che non sono di certo una miseria.