Martina Colombari, la verità su cosa è successo col figlio a Pechino Express emerge solo ora

La confessione sugli attimi più difficili durante il viaggio: partecipare alla trasmissione con il figlio Achille è stato complicato

A Pechino Express i Mamma e figlio si sono resi protagonisti di una cavalcata non da tutti arrivando fino alla sesta puntata, nonostante molti pronostici li avessero dati come sicuri in finale. Per la coppia partecipare al programma è stato fondamentale per riscoprire il proprio rapporto, tra difficoltà e gioie. Non sono mancati infatti momenti complessi che ne hanno messo a dura prova la resistenza.

La confessione di Martina Colombari: "Ecco com'è andata davvero a Pechino"
I Mamma e figlio: una delle coppie dell’ultima edizione di Pechino Express – grantennistoscana.it (fonte foto Instagram @martycolombari)

Un’esperienza dalla quale i due sono usciti completamente trasformati. Hanno affrontato insieme tante prove, anche molto dure, e alla fine ne hanno ricavato diverse riflessioni. Achille è riuscito finalmente a domare gli aspetti più ribelli del proprio carattere mentre Martina Colombari si è lasciata andare, mettendo da parte più di una volta un lato di sé troppo apprensivo e protettivo – poco utile in un contesto come quello di Pechino.

Una vera e propria rivoluzione che li ha travolti tanto che oggi la filosofia con cui l’attrice prende la vita è completamente diversa: “Ora mi focalizzo su ciò che è veramente importante per me, un pizzico di egoismo non fa male. Basta pensare a quello che gli altri si aspettano! Punto sulla mia sostanza, su chi sono realmente e su cosa voglio essere”.

Martina Colombari su Pechino Express: “Con Achille è stato difficile”

Il litigio durante la gara in canoa della quinta puntata di Pechino Express è stato forse il più aspro, una sfida che si era rivelata troppo per Martina Colombari, considerato anche che sarebbe dovuta partire subito dopo per la tournée a teatro di Fiori d’acciaio –riadattamento del film con Julia Roberts e Shirley MacLaine.

Nell’intervista fiume a Vanity Fair aveva ammesso infatti: “Continuavo a ripetere ad Achille che di anni ne ho 48, non 28. Avevo paura di farmi male in quel frangente, tra i sassi, i rami e tutto il resto. Con la faccia ci lavoro, ho affrontato le prove col freno a mano tirato, mai al cento per cento”. E non solo, perché a un certo punto è stato anche il figlio a cedere, sentendosi male.

Martina Colombari racconta com'è andata a Pechino Express con il figlio Achille
Un abbraccio significativo tra Martina e il figlio Achille durante una delle puntate – grantennistoscana.it (fonte foto Instagram @martycolombari)

Sono stati istanti di terrore, l’adrenalina da competizione è stata messa da parte, per forza di cose, ma la voglia di continuare no: “La febbre era salita fino a 42, fermarsi ci avrebbe portato all’eliminazione. Lui aveva paura dell’ago e si rifiutava, mi sono dovuta impuntare. Gli ho detto che o facevamo così o saremmo dovuti tornare a casa. Alla fine l’ho convinto!”. È stato un percorso accidentato che però li ha arricchiti nel profondo.

“Siamo due persone diverse dopo Pechino”

Nell’intervista rilasciata a Nuovo TV la Colombari ha raccontato di come il programma l’abbia cambiata radicalmente: “Ho capito ancora una volta che la meta non è il punto d’arrivo ma il percorso che fai. Pechino mi ha permesso di mettermi in discussione. Devi per forza avere fiducia nel prossimo, devi essere convincente per ottenere un letto, del cibo o un passaggio”. Metamorfosi che aveva confermato anche ai microfoni di Vanity Fair: “Vado meno nel panico, riesco a essere più sbrigativa: ho imparato ad adattarmi, a cercare una soluzione rapidamente. E poi ho detto addio alle paranoie: mi sento più gipsy, un po’ fricchettona mentre prima ero il rigore fatto persona”.

Martina Colombari e il figlio Achille, la trasformazione dopo Pechino Express
Due persone nuove dopo Pechino Express, il programma li ha trasformati – grantennistoscana.it (fonte foto Instagram @martycolombari)

Ancora più importante lo è stata per Achille che è riuscito a crescere molto in pochissimo tempo. Negli ultimi anni era stato seguito da un terapeuta per il suo carattere abbastanza impegnativo, come racconta la madre. Faceva fatica a gestire le sue emozioni sia per la giovane età che per la sua natura. Durante Pechino Express però è maturato, sbocciando, ed era proprio quello che Martina si auspicava: “Volevo che non si arrendesse più alla prima difficoltà. I ragazzi di oggi hanno tanta paura di sbagliare, sono poco stimolati. Ogni tanto qualche piccolo rischio va corso, non dico che ci si debba buttare”.

La loro intesa ne è uscita corroborata dai tanti ostacoli incontrati lungo il viaggio: “Ha affrontato un bel percorso, l’ho visto trasformarsi e ho visto anche il nostro legame rafforzato. Ha capito che non sono perfetta, come magari mi immaginava fino ad allora. La mamma cade e poi si rialza, piange e fa fatica come tutti”. Infine la chiosa sulla rivelazione più preziosa: “Ai figli bisogna mostrarsi per quello che siamo davvero, altrimenti saremo sempre modelli irraggiungibili”. E ora sono pronti per un nuovo viaggio insieme: “Dice che mi porterà a Tenerife (Achille, ndr). Continua a mandarmi delle foto ma non prenota, staremo a vedere!”

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