Tennisti di talento, ma con un fisico evidentemente molto fragile. Ecco il percorso di Matteo Berrettini, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti.
E’ uscito tra i fischi del pubblico di Acapulco. Fischi immeritati per Matteo Berrettini, perché il suo ritiro è dovuto a problemi fisici. Ma ciò che preoccupa è la sua fragilità fisica e quella degli altri tennisti italiani più in auge. Problemi fisici che rischiano di frenare o, addirittura, stroncare, il percorso di crescita.
Già l’anno scorso Berrettini era stato costretto al ritiro ad Acapulco. Qualcuno sostiene che possa essere il clima messicano a non giovare alla muscolatura del tennista romano. Ad Acapulco, infatti, fa molto caldo e c’è molta umidità. In questi giorni, però, Berrettini deve registrare l’ultimo infortunio di una lunga serie. Questa volta al polpaccio. Ma quanti guai per il tennista…
Già, il ritiro contro Rune non è un fatto isolato. Da circa due anni, infatti, Berrettini soffre di infortuni continui, che gli hanno impedito di partecipare a parecchi tornei, in alcuni dei quali era favorito. A Melbourne 2021, la lesione addominale che lo tenne fermo per ben due mesi. A Wimbledon giocò la finale contro Djokovic con la coscia malandata. E, così, addio alle Olimpiadi di Tokyo.
E che dire, poi, del dolore al collo, che gli impedì di giocare Vienna e Bercy? Ancora il muscolo addominale lo tenne fuori dalle Final di Torino, sostituito da Sinner. Niente Indian Wells per l’operazione alla mano destra. Poi arrivò anche il Covid. Infine, un problema al piede sinistro: un guaio che gli ha negato la possibilità di giocare i singolari in Davis a Malaga.
Gli infortuni degli altri italiani
Preoccupa la fragilità fisica di Berrettini. Ma non stanno meglio (in tutti i sensi) gli altri tennisti di grido che negli ultimi anni il nostro tennis ha espresso. Anche Jannik Sinner ha dovuto rinunciare a diversi tornei per problemi fisici di vario genere. Anche per lui, il Covid.
Ma a preoccupare sono soprattutto i problemi muscolari e articolari. Sia all’anca che al ginocchio. Poi una distorsione alla caviglia e anche alla mano sinistra. Persino le vesciche ai piedi hanno fermato l’ascesa del giovane tennista italiano. Frenato soprattutto agli Australian Open.
E preoccupa non poco anche Lorenzo Musetti, talentuoso ma discontinuo. Un po’ per caratteristiche tecniche. Un po’ per problemi fisici. Un problema alla spalla lo ha infatti costretto al ritiro, proprio in questi giorni nella finale della United Cup contro Frances Tiafoe. Ma già lo scorso anno Musetti, dopo Madrid, aveva saltato l’impegno di Roma, con un ulteriore infortunio al Queen’s.