Matteo Berrettini e il racconto che mette ancora i brividi: “Tremavo come una foglia”

Matteo Berrettini ha raccontato un episodio della sua vita che ancora oggi gli mette i brividi: la rivelazione del tennista romano.

Wimbledon è il torneo per eccellenza del tennis mondiale ed ha un legame particolare con Matteo Berrettini. Il forte tennista italiano ha toccato l’apice della sua carriera (finora) proprio a Wimbledon nel 2021, quando ha giocato per un set alla pari con Djokovic per la vittoria del torneo. Alla lunga il forte tennista serbo ha avuto la meglio, ma Matteo ha dimostrato che se è in forma non teme nessun rivale.

Matteo Berrettini racconto da brividi
Il racconto di Matteo Berrettini mette davvero i brividi – Ansa Foto – Grantennistoscana.it

Sappiamo tutti del periodo difficile che ha passato causa infortuni e di come questo abbia in parte cambiato la percezione che si ha di lui. Succede a tutti gli sportivi e specialmente a quelli speciali. Solo se si è arrivati a diventare tanto forti da generare aspettative, infatti, alle prime difficoltà si viene messi sulla graticola. È successo a Maradona, a Michael Jordan, Michael Schumacher, a Valentino Rossi, a Federer ed in generale a tutti quelli che hanno dimostrato di poter stare tra i grandi e vivono un momento di difficoltà.

Accostare Berrettini a queste icone dello sport è un augurio. Sì, perché è proprio in questi momenti di difficoltà, quando tutti ti remano contro e la stampa non fa altro che sottolineare gli insuccessi che si vede se si ha la stoffa del fuoriclasse. I campioni citati sopra, infatti, sono riusciti a riemergere dalle proprie ceneri e tornare ai massimi livelli, in alcuni casi (Federer e Rossi) in più di un’occasione.

Non ci resta che augurare a Berrettini che possa essere così anche per lui. Per il riscatto Matteo ha scelto proprio Wimbledon e la sorte ha voluto che il primo incontro del torneo fosse con l’amico di lunga data Lorenzo Sonego. Non perché l’azzurro non sia forte, anzi è un osso duro, ma perché in caso di vittoria o di sconfitta avrebbe avuto comunque qualcuno di amico davanti.

L’infinita partita con Sonego a Wimbledon

Il campo ci ha detto che in questo momento la differenza tra Berrettini e Sonego è davvero minima. Matteo non è ancora al meglio sugli scambi e si vede che è in ritardo di condizione, ma la battuta l’ha recuperata e durante la partita si è assistito ad un vero e proprio spettacolo tra due tennisti di talento che non volevano lasciare nessun punto all’avversario.

Berrettini incontro infinito con Sonego
Il ritorno a Wimbledon di Berrettini è stato un vero e proprio calvario: la partita con Sonego è durata tre giorni – Ansa Foto – Grantennistoscana.it

L’incontro è stato così equilibrato che martedì c’è stato tempo solo per il primo set, vinto da Sonego. Mercoledì ne sono stati giocati due in condizioni di campo non propriamente ideali, i due tennisti scivolavano vistosamente e Berrettini, nonostante si fosse assicurato la vittoria di entrambi i set giocati, chiedeva da tempo all’arbitro di interrompere l’incontro per evitare conseguenze fisiche.

L’arbitro si è convinto solo quando Sonego, nel tentativo di raggiungere una palla, è letteralmente volato fuori dal campo. L’incontro si è concluso il pomeriggio di giovedì 6 luglio con una vittoria di un Berrettini grintoso ed in via di recupero (dopo aver vinto i due set di mercoledì ha chiuso il match con un netto 6-3 sull’amico rivale). Sebbene sia evidente che non si tratti del miglior Berrettini, è positivo vederlo di nuovo in grado di giocare il suo tennis.

La prima volta di Berrettini a Wimbledon

Qualche tempo fa Matteo è stato ospite di Gianluca Gazzoli in quello che è probabilmente il podcast di maggior successo del momento: Passa dal Basement. In quella occasione il tennista romano ha parlato chiaramente della sua carriera, dei suoi successi e anche dei periodi un po’ meno fortunati. Il racconto che è rimasto maggiormente impresso nella mente degli appassionati di tennis, però, è stato quello riguardante una sua prima volta a Wimbledon.

Non si parla della prima partita, ma della prima volta in cui ha incrociato la racchetta da pari con Roger Federer. Non è certo un segreto che Berrettini sia un grande fan del tennista svizzero ed aver avuto l’occasione di giocare contro il suo idolo è qualcosa che gli ha dato un’emozione talmente forte da essergli rimasta dentro ancora oggi, a 4 anni di distanza da quando si è verificato.

Mentre parla di questo episodio della sua carriera, Matteo è visibilmente emozionato, lo sguardo si fa lucido e la voce comincia a tremare: “La prima volta che ho giocato contro Federer a Wimbledon era il 2019 ed ho fatto forse 4 game in 3 set, perché non sono proprio riuscito ad entrare nel mood partita. Sono entrato in campo e ho detto: ‘Non è vero che sto giocando nel centrale contro di lui…cioé che tre anni fa, ma neanche due anni fa stavo facendo il tifo per lui dagli spalti‘”.

Berrettini racconta la prima volta che ha avuto occasione di scambiare con Federer

Continuando il racconto, il tennista romano ammette che è stata un’esperienza bellissima, qualcosa che porterà sempre dentro. Non solo, aggiunge che quello a Wimbledon era il suo secondo incontro con Federer su un campo da tennis, visto che prima del 2019, al Foro Italico durante gli Internazionali di Roma del 2015 – ovvero quando aveva appena 19 anni – aveva avuto l’onere e l’onore di fargli da sparring partner per il riscaldamento.

Il primo incontro con Feder a Wimbledon
Matteo Berrettini ricorda con grande emozione la prima volta che ha giocato contro Federer a Wimbledon – Ansa Foto – Grantennistoscana.it

Se a Wimbledon era incredulo, a Roma era addirittura terrorizzato dall’idea di incontrare il suo idolo: “Quattro anni prima lo avevo scaldato a Roma, me lo ricordo ancora…Tremavo come una foglia. Ho detto: ‘Oddio, se non sono all’altezza? Se non riesco? Se lo scaldo male?”. Da quella volta sono passati appunto 4 anni per un secondo incontro tra i due, questa volta da avversari.

L’ultima di Federer

Berrettini rivela anche a Gianluca Gazzoli che Roger Federer, nonostante fosse uno dei tennisti più forti di quel momento e forse il più forte della storia del tennis, con 25 anni di incontri alle spalle, non si era dimenticato di lui e di quella volta che lo aveva scaldato a Roma prima dell’incontro. Con ammirazione Matteo svela che il suo idolo ha una memoria pazzesca e ricorda addirittura i primi incontri della sua straordinaria e lunghissima carriera.

L'ultima di Federer
Matteo ha confessato apertamente a Federer cosa ha rappresentato per lui – Ansa Foto – Grantennistoscana.it

Matteo ha avuto anche l’onore di partecipare all’ultima Laver Cup di Federer (occasione, per altro, in cui ha giocato in squadra con lui), quella in cui il fuoriclasse svizzero ha dato l’addio al tennis professionistico. Anche in quella occasione il tennista azzurro ha dimostrato il suo attaccamento al collega svizzero, facendogli un omaggio in mondovisione che ha toccato il cuore anche ai più duri: “Non sono riuscito a dormire la scorsa notte…ero molto emozionato e gliel’ho detto. Il motivo per cui stavo piangendo, come tutti, è che lui è il motivo per cui gioco a tennis“.

Dopo l’ovazione del pubblico presente, Matteo ha anche rivelato un aneddoto della sua gioventù: “Lui non lo sa, ma qualche anno fa ho cercato di intrufolarmi al centrale di Roma mentre lui giocava perché non avevo il biglietto…Sapete lui era il mio idolo. Per me è stato una grande fonte d’ispirazione, ha fatto tanto per lo sport, per me e per miliardi di persone nel mondo. Sono veramente felice di essere qui, devo ringraziare tutti e specialmente lui”.

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