Le previsioni meteorologiche dei prossimi mesi parlano di un’estate particolarmente calda con picchi fino a 50 gradi.
Un anno fa in Italia ci si domandava se da Nord a Sud del Paese ci fossero state abbastanza piogge. Rispetto alla primavera del 2023, nel 2022 ha piovuto, ma non ne le zone che ne avevano bisogno. Mentre quest’anno la sovrabbondanza di piogge ha causato più di qualche danno. Specialmente in Emilia Romagna tra gli Appennini e la costiera adriatica, dove l’esondazione di diversi fiumi ha portato ad una vera e proprio catastrofe ambientale.
I motivi di quanto successo sono certamente tanti, non solo attribuibili al cambiamento ambientale senza dubbio in atto. Ciononostante, molto presto anche le piogge di questi giorni termineranno per dare definitivamente il benvenuto all’estate. Ma attenzione perché il cambio rischia di essere piuttosto repentino.
Questo significa che con ottime probabilità si passerà al maltempo di questi giorni a temperature particolarmente elevate. Secondo il meteo sono previsti picchi fino a 50 gradi. Sarà una calda estate.
C’è un particolare fenomeno atmosferico attualmente in atto che tra non molto coinvolgerà anche l’Italia. Modificando drasticamente le condizioni climatiche dei prossimi periodi. In questo ultimo le giornate sono stata caratterizzate da mattinate soleggiate e da pomeriggi di pioggia e grandine. Questo trend è però destinato ad interrompersi quanto prima. L’estate è alle porte e con essa anche il bel tempo!
Estate 2023, le previsioni meteo: caldo torrido e picchi fino a 50 gradi
L’estate, astronomicamente parlando, inizierà in via definitiva il prossimo 21 giugno. In poche parole manca ancora un mese. Tuttavia, il primo assaggio dell’estate si avrà già a partire da i primi giorni del prossimo mese.
Tra la fine di maggio e l’inizio di giugno è previsto un drastico aumento delle temperature. Nei giorni più caldi si toccheranno i picchi di quasi 50 gradi. Situazione attribuibile ad un particolare fenomenico climatico chiamato El Niño. Di cosa si tratta? È presto detto.
Non è altro che un fenomeno atmosferico che si manifesta in maniera periodica, in media ogni cinque anni. Anche se gli intervalli non sono propriamente regolari. L’ultima volta che qualcosa del genere si è verificato in Italia era il 2016. Momento in cui le acque oceaniche, fondamentali quando si tratta di prevedere le temperature, hanno raggiunto temperature più alte rispetto alla media. All’epoca la temperatura superficiale delle acque registrata superava di circa 3 gradi la norma.
Stando alle recenti previsioni metereologiche, anche quest’anno si sta verificando qualcosa di simile. Insomma, a partire dalla prossima settimana su tutto lo Stivale si raggiungeranno temperature nettamente al di sopra dei 30 gradi. Questa particolare condizione climatica inizierà nei prossimi giorni e durerà fino alla fine dell’anno. Se non di più. Ciò significa che anche in autunno potrebbero registrarsi temperature particolarmente alte. Non certo fino a 50 gradi, ma sicuramente superiori alla media.
Le previsioni future: così sta cambiando il clima
In tutto ciò le piogge non smetteranno in maniera definitiva. Pare infatti che alcune aree del globo potrebbero ancora fare i conti con il maltempo. La speranza è comunque quella che ci sia un po’ di equilibro tra le varie condizioni atmosferiche. Altrimenti, se il caldo dovesse farsi particolarmente intenso persistendo per giorni, potrebbe portare con sé il problema inverso. Ovvero quello della siccità.
Intanto ciò che è certo è che il riscaldamento delle acque oceaniche porterà un’ondata di belle giornate e caldo torrido. Quasi un toccasana per chi non vede l’ora di tornare a godersi un po’ di mare. Secondo la Climate Prediction Center che ha studiato il fenomeno da vicino, i picchi più alti di calore ci saranno entro luglio. Dopodiché le temperature dovrebbero iniziare a scemare leggermente.
Tuttavia, bisogna anche considerare che gli effetti di El Niño possono durare anche fino ad un anno. Ciò significa che ci sono ottime probabilità che sarà un’estate torrida, ma quella del 2024 potrebbe esserlo ancora di più. Per gli esperti si tratta solo di un antipasto di quelle che saranno le temperature del futuro se non si inizierà a combattere in maniera efficace il cambiamento climatico.
