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Meteo, in Italia il futuro è nero: il fenomeno a cui dovremo assistere sempre più spesso

I paesi del Mediterraneo stanno assistendo ad un aumento degli eventi climatici estremi connessi a un fenomeno preoccupante.

Il bacino del Mediterraneo è considerato come una delle aree più vulnerabili della Terra agli effetti del cambiamento climatico. I tassi di aumento delle temperature indicano che il nostro continente si sta riscaldando più velocemente del 20% rispetto alla media globale. Secondo gli esperti, questa tendenza porterà verso condizioni più secche e cambiamenti nel tipo di precipitazioni.

Un fenomeno preoccupante sta allarmando Italia ed Europa – granennistoscana.it

I dati storici dimostrano che le temperature medie annuali nella regione del Mediterraneo hanno seguito il modello globale per la maggior parte del XX secolo. Tuttavia, a partire dal 1980 circa, le temperature della zona hanno subito un brusco cambiamento di tendenza e hanno cominciato ad aumentare molto di più rispetto alla media globale.

Quelle medie oggi sono superiori di 1,4°C rispetto alla fine del XIX secolo, secondo Wolfgang Cramer, professore di ecologia globale presso l’Istituto Mediterraneo per la biodiversità e l’ecologia marina e terrestre.

Con le temperature che crescono, aumenta anche la vulnerabilità dei territori nel bacino del Mediterraneo, che sono esposti a nuovi pericoli. Gli eventi estremi degli ultimi anni, come ondate di calore, siccità e incendi, hanno già dimostrato quanto possono essere pericolosi per gli ecosistemi e la sicurezza dell’uomo.

Insieme a tali eventi, anche la frequenza e l’intensità delle tempeste potrebbero aumentare. In particolare, negli ultimi anni è stato rilevato un aumento significativo di eventi dannosi connessi alla grandine.

Tempeste di grandine sempre più forti si abbattono sull’Europa

Durante l’estate del 2021, ad esempio, una serie di tempeste di grandine ha causato gravi danni alle colture, ai veicoli e alle infrastrutture nel nord Italia.

Uno degli eventi più gravi si è verificato il 26 luglio 2021 nei pressi di Fidenza, quando una tempesta ha prodotto grandine con diametro superiore a 8 centimetri, causando incidenti stradali e altri danni sull’autostrada A1. Un evento simile ha interessato il nord-est Italia, compresa la città di Pordenone, il 1 agosto 2021, con precipitazioni molto rapide e localizzate che hanno creato grandine con un diametro di 5-6 centimetri.

Le dimensioni e il peso della grandine la rendono molto pericolosa per le persone – grantennistoscana.it

A settembre dell’anno scorso, forti grandinate hanno colpito anche la regione nord-orientale della Catalogna. I funzionari hanno dichiarato che un bambino di 20 mesi è morto dopo essere stato colpito da un enorme chicco di grandine durante una violenta tempesta nella città di La Bisbal d’Empordà, nel nord-est della Spagna.

Più di 20 persone sono state curate per ferite dopo la tempesta. Molte auto ed edifici sono stati danneggiati dalla grandine. Secondo i funzionari locali, alcuni chicchi avevano un diametro di ben 11 centimetri.

Alcuni esperti del settore, che lavorano per la pubblicazione scientifica Eos, hanno recentemente lavorato per migliorare la comprensione scientifica della grandine nel Mediterraneo utilizzando il telerilevamento satellitare.

Un fenomeno lento ma costante: grandine sempre più grande in Europa

La grandine si forma quando forti correnti ascensionali nelle nubi tengono le gocce di pioggia sospese ad alte quote. Qui le temperature sono al di sotto dello zero e queste particelle possono unirsi e congelarsi in pezzi più grandi.

L’umidità si accumula all’esterno delle gocce di ghiaccio mentre si muove nell’aria, facendo crescere il chicco di grandine in strati a cipolla. La velocità di crescita di un chicco dipende quindi dalla quantità di umidità presente nell’aria. Continuerà a crescere fino a quando la corrente ascensionale non sarà più abbastanza forte da tenerla in alto. A quel punto, la grandine cade a terra.

Gli eventi climatici estremi connessi alla grandine sono aumentati a dismisura negli ultimi anni – grantennistoscana.it

Gli scienziati della rivista Eos hanno cercato di indagare il fenomeno più da vicino per capire perché sia sempre più pesante e frequente. Hanno suddiviso il bacino del Mediterraneo in nove sub-regioni e hanno contato il numero di precipitazioni di dimensioni superiori alla media nel periodo che va dal 1999 al 2021.

L’analisi ha mostrato che alcune parti dell’Europa, in particolare l’Italia meridionale e l’Europa centrale, hanno registrato gli eventi di grandine più gravi nel corso di questo periodo. Il momento di picco per questi eventi varia leggermente a seconda della regione, ma generalmente questi si concentrano nella stagione tra aprile e novembre.

Il clima della zona del Mediterraneo, infatti, è dominato da un’elevata esposizione solare e dagli effetti del mare. In queste aree, le masse d’aria calde e umide formate sul mare sono le principali responsabili della formazione di tempeste di grandine gravi.

Il cambiamento climatico rende la grandine più pesante?

La analisi di Eos dei dati degli ultimi 22 anni dimostra che, nonostante l’alta variabilità, i paesi nel bacino del Mediterraneo hanno subito eventi di grandine molto più frequenti e più dannosi rispetto al passato. Per entrambi i tipi, c’è stato un aumento del circa 30% nell’incidenza dei fenomeni nell’ultimo decennio (2010-2021) rispetto al periodo precedente (1999-2010).

Questi dati pongono diverse domande. Tra le altre, ci si chiede se il cambiamento climatico stia accelerando l’occorrenza o la gravità delle tempeste di grandine nel bacino del Mediterraneo. Stabilire una collegamento tre questi due fattori è difficile e queste domande sembrano ancora lontane dall’avere una risposta definitiva.

Alcuni esperti affermano che il cambiamento climatico altera la quantità di umidità nell’aria. Visto che la crescita della grandine dipende anche dalla quantità di umidità, ecco quindi che si vedranno chicchi di grandine sempre più grandi.

Non è chiaro il ruolo del riscaldamento globale in questo tipo di eventi – grantennistoscana.it

Altri scienziati evidenziano che, a causa del riscaldamento globale, l’altezza a cui i chicchi di grandine iniziano a sciogliersi durante la caduta si alzerà. Questo significa che i più piccoli si scioglieranno in pioggia prima di toccare il suolo, mentre i chicchi più grandi passeranno troppo rapidamente attraverso la zona calda perché lo scioglimento possa renderli più piccoli prima di cadere.

Il semplice trend in aumento di questi eventi di grandine non dimostra però in modo definitivo il ruolo del cambiamento climatico. Per gli scienziati è quindi fondamentale migliorare rapidamente la comprensione frammentaria dei fattori che favoriscono la formazione di grandine, integrando tutte le informazioni disponibili.

Paolo Pontremolesi

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