Meteo e gli eventi inimmaginabili. Il cambiamento climatico sta stravolgendo il mondo, le nostre stagioni, le nostre abitudini. Sempre più spesso, ci presenta il suo conto.
Il calendario è sempre lì, in bella mostra, a ricordarci dei giorni che passano e delle stagioni che si susseguono. Non ci sono più le mezze stagioni è un frase che abbiamo ascoltato infinite volte.
Una sorta di malcelato monito, che abbiamo quasi sempre visto uscire dalla bocca di persone anziane. Donne e uomini che hanno sempre pronunciato quelle parole con un filo di voce, quasi si vergognassero di quelle loro semplici, naturali e reali constatazioni. Quasi sapessero che coloro che le stavano ascoltando quelle parole le avrebbero prese sottogamba e poi dimenticate in un attimo. Perché è l’atteggiamento tipico dei giovani che credono di conoscere già tutti gli aspetti della vita.
Invece quell’evidenziare come le stagioni non rispettassero più i cicli naturali è stato il primo, vero allarme riguardante il sempre più evidente cambiamento climatico. Un cambiamento che stiamo osservando, angosciosamente, giorno dopo giorno. In ogni angolo del mondo si susseguono a ritmi sempre più ravvicinati catastrofi naturali, soltanto apparentemente inspiegabili. Fenomeni meteorologici di devastante intensità che mettono in ginocchio intere popolazioni, colpendo zone sempre più vaste.
I telegiornali e il web portano nelle nostre case immagini che sembrano tratte da film del genere “catastrofico”, dove le case vengono travolte all’acqua quasi fossero castelli di carte. Strade sbriciolate con auto inghiottite in immense voragini. Tutto è enorme, tutto assume una dimensione da catastrofe biblica. Eppure c’è ancora scetticismo, ancora incredulità in tanti che continuano a credere come tutto ciò sia assolutamente normale, dal momento che le catastrofi naturali ci sono sempre state e sempre ci saranno. Ma non è così, purtroppo.
Gli allarmi inascoltati degli scienziati
Da decenni è stato lanciato l’allarme riguardante il cambiamento climatico e sulle conseguenze devastanti che ne possono derivare.
Da decenni gli scienziati lanciano inascoltati allarmi, e più passa il tempo e meno ne rimane per tentare di porre un argine a questi violenti mutamenti. Già, gli argini. Gli stessi argini che non hanno resistito all’immane forza dell’acqua che si è abbattuta in terra di Romagna. Due alluvioni nel giro di pochi giorni che hanno messo in ginocchio decine di migliaia di famiglie. Persone che hanno perduto familiari, la casa e il lavoro. Tutto.
E dopo una tragedia di tale proporzioni, con danni incalcolabili, anche la beffa di ascoltare coloro che parlano di tragedia che si sarebbe potuta evitare e che in fondo, poi, non c’è un problema climatico e nemmeno di siccità, dal momento che ha piovuto. Ed allora è quasi impossibile cercare di invertire la tendenza. Il mese di giugno è entrato da qualche giorno ma la stabilità climatica è ancora un miraggio. L’estate è dietro l’angolo, ma dietro quell’angolo vi è qualcosa di inimmaginabile.
Anche il mese che apre le porte alla stagione più bella e attesa dell’anno, nasconde delle insidie che si possono soltanto parzialmente prevedere. E allora occorre affidarsi agli esperti, a coloro che sanno leggere il cielo e il tempo che verrà. In questa occasione ci affidiamo alla conoscenza e all’esperienza della meteorologia di uno dei volti, e delle voci più conosciute, della nostra tv: Mario Giuliacci. Il meteorologo di Città della Pieve ci introduce in questo mese di giugno che è entrato mescolando sole caldo a piogge intense.
Cosa ci aspetta?
Il quadro meteo che ci presenta Mario Giuliacci è estremamente chiaro. In un tale contesto ecco che il noto meteorologo ci introduce il concetto di palude barica.
Ma cosa significa esattamente? La palude barica non è altro che una particolare condizione meteo che vede il nostro paese in una situazione di “stallo”, dal momento che non è interessato né da alte pressioni né da perturbazioni di rilievo. Il mese di giugno, in questa sua fase iniziale, ha presentato esattamente questa situazione. Questa condizione meteo fa si che siano i temporali la caratteristica di questo periodo. Un po’ in tutte le zone della nostra penisola la mattinata è illuminata al sole.
Ma ecco che nel primo pomeriggio iniziano a addensarsi delle nuvole che poi danno vita a intensi acquazzoni. Tra sabato 10 e domenica 11 giugno, il sole la farà da padrone alzando notevolmente le temperature illudendoci, però, che l’estate sia davvero arrivata. E’ soltanto una mera illusione poiché il cambiamento è dietro quell’imprevedibile angolo che nasconde quello che non ti spetti. Mario Giuliacci ci parla infatti di un’inquietante goccia fredda retrograda che potrebbe investire l’Italia. Ma di cosa si tratta?
Si potrebbe definire, impropriamente, come un colpo di coda della primavera. Se venissero confermate le previsioni meteo dei prossimi dieci giorni, ci dovremmo attendere un calo, anche brusco, delle temperature con piogge e temporali. Sulle Alpi potrebbe addirittura tornare la neve a quote superiori ai 2000 metri. Pertanto mentre siamo in attesa dell’estate ci ritroveremmo nuovamente in piena primavera. Non ci sono più le mezze stagioni. Forse non ci sono più nemmeno le stagioni.