Mia Martini è stata una delle artiste più apprezzate della storia della musica italiana: la sua scomparsa è stata oggetto di mistero.
Il 14 maggio 1995 Mia Martini è stata trovata morta, ma il suo cuore ha smesso di battere due giorni prima secondo l’autopsia. Le polemiche su questa tragica scomparsa non si sono mai placate: anche a distanza di anni continuano a diffondersi notizie del tutto inventate. Per tutti era semplicemente “Mimì” con i suoi successi che l’hanno resa immortale.
Fin da giovanissima l’artista italiana è stata apprezzata per la sua tonalità incredibile. All’età di appena 15 anni si è resa protagonista del brano intitolato I miei baci non li puoi scordare. Ad inizio anni Ottanta, è stata costretta a rinunciare a fare musica a causa di alcuni noduli alle corde vocali. Un problema serio di salute che risolse con ben due interventi ed una lunga convalescenza: per circa due anni non si fece ammirare dal grande pubblico.
Successivamente ha riscosso un grande successo con Piccolo uomo e Minuetto. Proprio alla fine della sua carriera la celebre artista, Mia Martini, ha riscosso tanto successo con due brani che hanno contribuito ad arricchire la storia della musica italiana: Almeno tu nell’Universo e Gli uomini non cambiano.
Mia Martini, il mistero sulla sua scomparsa c’è ancora oggi: cos’è successo?
Nella sua vita sentimentale ha avuto numerosi uomini, ma quello più importante è stato l’artista italiano Ivano Fossati. I due hanno anche collaborato insieme amandosi alla follia per poi dirsi addio nel 1983.
Per quanto riguarda la sua morte subito sono circolate voci infondate. C’è ancora un alone di mistero sul possibile abuso di sostanze stupefacenti, ma la famiglia ha sempre smentito che si potesse trattare di un suicidio. Secondo alcune testimonianze dell’epoca, sembrerebbe che la cantante italiana potesse essere affetta da una forma di fibroma all’utero che curava con alcuni farmaci: anche qui non ci sarebbe nessuna conferma ufficiale. La sorella Loredana Bertè ha sempre creduto che in qualche modo avesse avuto un ruolo il padre: l’uomo aveva riallacciato da poco i rapporti con Mimì dopo un lungo periodo di lontananza.
Papà Giuseppe ha sempre creduto all’ipotesi dell’infarto visto che rivelò di aver visto le dita cianotiche e il colore del volto della figlia con il colore tipico degli infartuati. Inoltre, le sue braccia erano distese verso il basso, nere per il sangue coagulato. Lo stesso uomo ha rivelato, infine, che non erano stati trovati medicinali nella stanza né buchi sulle braccia della figlia.