Proprio come nella Fontana di Trevi anche in questo luogo vi è un’usanza simile. Lo conoscete? Se non ci siete mai stati, vi consigliamo assolutamente di andarci.
Una tradizione ormai molto datata, entrata nell’immaginario collettivo. Un must, diremmo per chi visita Roma. Parliamo dell’usanza di lanciare la monetina all’interno della Fontana di Trevi, per attirarsi la fortuna. Ma non è l’unico posto dove poterlo fare. Ecco dove dovete assolutamente andare.
Roma, lo abbiamo detto più volte, è probabilmente la città più bella del mondo. Ricca di storia, ma anche ricca di opere architettoniche. Tra queste, impossibile non conoscere la Fontana di Trevi, che è la più grande fra le celebri fontane di Roma. Costruita sulla facciata di Palazzo Poli da Nicola Salvi, cominciata nel 1732, fu infine affidata nel 1759 a Pietro Bracci aiutato da suo figlio Virginio. I due completarono l’opera, che venne inaugurata nel 1762.
Qualcosa di davvero magnificente. Entrata, peraltro, nell’immaginario collettivo e nella cultura popolare. Se, infatti, in “Totòtruffa”, il grande principe Antonio De Curtis la vende a uno sconosciuto, sostenendo di esserne il proprietario, la Fontana di Trevi è protagonista di una delle scene più iconiche del cinema italiano. In “La dolce vita” di Federico Fellini, del 1960, Anita Ekberg si tuffa nella vasca, invitando Marcello Mastroianni a fare lo stesso.
E poi, ovviamente, il lancio della monetina dentro la fontana. Compiendo questo atto a occhi chiusi, voltando le spalle verso palazzo Poli, ci si propizierebbe un futuro ritorno nella città.
Se tentare (senza successo) di recuperare le monetine all’interno della Fontana di Trevi è qualcosa che diversi improvvisati hanno provato a fare, assai più difficile è farlo in quest’altro luogo dove vi è un’usanza simile. Lo conoscete? Se non ci siete mai stati, vi consigliamo assolutamente di andarci.
Stiamo parlando del Pozzo di San Patrizio a Orvieto, costruito tra il 1527 e il 1537 per volere di papa Clemente VII. Doveva rifornire d’acqua la città in caso di assedio. Profondo 54 metri, un diametro di 13 metri, 248 scalini e 70 finestre.
Tante le leggende che ruotano attorno al Pozzo di San Patrizio di Orvieto. Attualmente è diventato un luogo meta dei turisti. E, proprio come per la Fontana di Trevi a Roma vi è l’usanza di gettare una moneta per poter ritornare di nuovo e felicemente ad Orvieto. Il costo di ingresso è di 5 euro, con tariffa di 3,50 euro per i biglietti ridotti.
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