È un ragno potenzialmente molto pericoloso e si trova anche in Italia: cosa può succedere dopo un suo morso e come intervenire subito?
Il suo nome è stato scelto per via di una macchia particolare presente sul suo corpo e che ricorda lo strumento musicale mentre il suo nome scientifico, decisamente più difficile da ricordare, è Loxosceles rufescens. Stiamo parlando del ragno violino, un aracnide particolarmente diffuso, anche in Italia e senza una ubicazione geografica precisa.
Infatti lo si può trovare in gran parte delle aree urbane della nostra nazione anche se durante il giorno non è sempre facile vederlo. Questo perché ama restare nascosto negli angoli o nei bui anfratti di garage, di muri a secco o dei sottotetti ed uscire allo scoperto solo quando viene disturbato. Altrimenti tende a non farsi vedere prediligendo, per i suoi spostamenti e per la ‘caccia‘, le ore notturne.
Morto a causa di un ragno violino: perché questo aracnide è pericoloso e come riconoscerlo
Ebbene con l’arrivo dei primi caldi non è raro sentire, anche in Italia, storie legate al morso del ragno violino a danno di persone che si sono ritrovate a dover gestire, in tempi rapidi, una situazione potenzialmente molto spiacevole. L’ultimo caso avvenuto proprio nel mese di agosto non ha avuto un lieto fine: riguarda un 58enne di Sabaudia che si ritiene sia stato morso da un ragno violino e che sarebbe deceduto per lo shock anafilattico conseguente all’inoculazione del veleno da parte dell’aracnide.
Anche se gli accertamenti per definire ufficialmente le cause del decesso sono ancora in corso, la vicenda ha acceso nuovamente i riflettori su questo ragno che, pur essendo raramente mortale, può provocare danni molto seri al corpo o all’organismo umano. Ecco dunque perché non solo è bene capire come riconoscerlo ma anche sapere quali sono i primi sintomi correlati al suo morso e in che modo intervenire subito in caso di punture di questo aracnide.
Il ragno violino a dispetto di quanto si possa pensare, non è particolarmente grande, anzi si può affermare che sia proprio un piccolo aracnide. Basti pensare che la femmina, solitamente più grande del maschio, ha una lunghezza del corpo che va dagli 8 mm e che difficilmente supera i 13 mm. Ma non fatevi ingannare: si tratta di un ragno davvero molto velenoso e se non si interviene nell’immediato si rischia grosso.
Gli esperti hanno però a più riprese sottolineato che non lo si può considerare un vero e proprio ragno killer, dal momento che i casi di decessi conseguenti ad una puntura sono rarissimi. Anche qualora nel caso di Sabaudia dovesse emergere una correlazione con il morso non si tratterebbe di una morte legata all’effetto del veleno quanto piuttosto di uno shock anafilattico, come potrebbe accadere anche in seguito alla puntura di una vespa o di un calabrone.
Morso del ragno violino: le conseguenze
Ma quanto si può rischiare in seguito ad un morso? È importante non farsi ingannare dalle apparenze: la puntura di un ragno violino è spesso asintomatica e i primi effetti visibili potrebbero manifestarsi anche alcune ore dopo. Solitamente si tratta di rossore, della formazione di una lesione sulla pelle accompagnata da bruciore e prurito oltre che da formicolii.
A questo punto però in diversi casi potrebbe essere già molto tardi: gli esperti infatti raccomandano un intervento immediato perché oltre ad iniettare veleno questo aracnide può introdurre batteri anaerobi nei tessuti umani.
Questo microrganismi riescono a vivere in assenza di ossigeno proliferando rapidamente e andare a peggiorare fortemente il decorso della lesione, che rischia di diventare necrotica ed ulcerarsi: a quel punto oltre al dolore insopportabile possono manifestarsi febbre alta e rash cutaneo, anche se questo dipende dallo specifico individuo interessato dal morso. Nei casi più gravi si possono creare emorragie e addirittura danni pesanti ai muscoli e ai reni. Questo perché i batteri possono causare la liquefazione dei tessuti rendendo necessario, in diversi casi, ricorrere alla camera iperbarica.
Come agire in caso di morso del ragno violino
In caso di morso, dunque, come comportarsi? Ce lo spiega il centro antiveleni dell’ospedale Niguarda di Milano che suggerisce di intervenire lavando con acqua e sapone l’area interessata e proseguendo con questa operazione per diversi minuti. Importante, se si vede il ragno responsabile del morso, è tentare di catturarlo sia vivo che morto; questo è necessario per l’identificazione che può avvenire anche qualora l’aracnide sia senza vita.
Infatti verrà impiegato un microscopio per visionarne il capo e lo si potrà capire subito: il ragno violino presenta sei occhi al posto di otto e questo elemento è distintivo dato che è l’unico ad avere questa caratteristica. In alternativa si può fotografare il ragno cercando di concentrarsi sulla sua parte anteriore e realizzando uno scatto molto a fuoco.
Occorre poi recarsi al centro antiveleni in tempi il più rapidi possibili in maniera tale che, qualora venga accertato che si tratti di un ragno violino, possa essere avviata nell’immediato la procedura per le cure necessarie. Attendere troppo a lungo o dopo la comparsa del rossore solo perché inizialmente non si manifestano sintomi non è una buona idea e potrebbe rendere le cure tardive molto più complesse. Le necrosi potrebbero infatti causare anche danni permanenti.