Se hai questi sintomi potresti avere muffa in casa della quale neppure ti accorgi e rischiare grosso.
La muffa è un nemico insidioso che colpisce la nostra salute in una maniera che rischiamo di sottovalutare. Le muffe possono causare molteplici problemi e possono nascondersi nei punti che meno immaginiamo della nostra casa. Il fatto è che i danni che ci causano non sono immediatamente percepibili e giorno dopo giorno i problemi possono accumularsi senza che ce ne rendiamo conto.
Molti di noi vivono in case o comunque soggiornano in ambienti che hanno un certo tasso di umidità e che sono contraddistinti dalla presenza di muffe. Queste non sono tutte uguali perché se alcune sono innocue, altre in alcune condizioni potrebbero emettere delle tossine. Chi soffre di asma oppure chi ha delle malattie a carico dell’apparato respiratorio potrebbe avere delle manifestazioni più pesanti.
Conosciamo questo nemico insidioso
Innanzitutto dobbiamo chiarire che le muffe sono piccolissimi funghi che nel loro naturale ciclo vitale producono particelle di forma sferica, dette spore, che si disperdono nell’aria. È facile che le muffe si producano nelle abitazioni. Nella vostra casa probabilmente ci sono angoli umidi e poco ventilati sui quali il sole non batte quasi mai.
Oltre a questo possono esserci sistemi di condizionamento d’aria che non vengono sottoposti ad un’adeguata manutenzione. Dunque secondo gli esperti le muffe in casa si manifestano per due ragioni fondamentali: scarso isolamento termico delle pareti ed eccessiva produzione di umidità, magari per i panni lasciati ad asciugare, che non viene poi adeguatamente smaltita attraverso la ventilazione.
E’ proprio il Ministero della Salute a ricordare che l’esposizione alle muffe si associa a problemi di tipo respiratorio, asma e danno funzionale respiratorio. Ovviamente ad essere più sensibili sono i bambini. Tuttavia vi sono sei sintomi che quasi nessuno conosce dell’esposizione alle muffe.
I sintomi che quasi nessuno conosce
Innanzitutto abbiamo il mal di testa: chi soffre di emicrania può avere notevoli problemi quando in casa ci sono le muffe. Un altro sintomo sono le irritazioni agli occhi con comparsa di prurito ed un arrossamento associato a lacrimazione. Un terzo sintomo è l’irritazione della pelle con secchezza e la possibilità di arrivare anche ad un eczema.
Anche lo scolo retronasale può essere originato dalle muffe, con un eccesso di muco che scorre dalla parte posteriore del naso verso la gola e che può causare dolore. Un altro sintomo è la tosse che può essere secca e cronica. Un ultimo sintomo è una stanchezza e spossatezza perduranti.
10 consigli per ridurre o eliminare le muffe
Ma vediamo 10 consigli utili, sempre dal Ministero della Salute, per ridurre la presenza di muffe in casa. Importante assicurarsi che i muri esterni, le fondamenta, i sottotetti e l’attico siano ben isolati e ventilati. Cercare di tenere l’umidità in casa ad un livello inferiore rispetto al 50%. Importante è anche assicurarsi che non vi sia terra o altro materiale che possa drenare l’umidità a diretto contatto con i muri della casa.
Sarebbe meglio evitare tappeti e moquette in bagno, cucina oppure in lavanderia. Meglio evitare di lasciare i vestiti stesi ad asciugare per molto tempo all’interno della casa specie se la ventilazione è scarsa. I fenomeni di condensa vanno eliminati velocemente perché possono essere il presupposto per l’umidità.
Deumidificatori e condizionatori vanno puliti e tenuti in ottima efficienza. Le guarnizioni dei frigoriferi e le vaschette d’acqua di quelli autosbrinanti vanno pulite regolarmente. Anche le piante ornamentali vanno limitate. Ad ogni modo in commercio esistono anche dei depuratori d’aria muniti di filtri studiati proprio per rimuovere spore e muffe.
Chi è maggiormente a rischio
Ma è il caso di vedere chi deve stare particolarmente attento ad ambienti con presenza di muffe. Innanzitutto sono esposti ad un rischio più elevato i soggetti che hanno un sistema immunitario debilitato oppure che sono predisposti alle allergie.
Da questo punto di vista neonati, bambini e persone anziane sono più vulnerabili. Anche i soggetti affetti da problemi allergici o cutanei e quelli affetti da malattie respiratorie ma anche quelli in terapia con farmaci immunosoppressori devono stare particolarmente attenti. D’altra parte non esistono esami del sangue che possano testimoniare o valutare l’esposizione alla muffa, quindi non esiste un modo chiaro per capire se il nostro corpo sta patendo o subendo danni a causa di questi agenti pericolosi.
Ad ogni modo bisogna sottolineare per correttezza che non ci sono prove scientifiche che l’esposizione alla muffa nera che può essere presente nelle case, possa portare sintomi come perdita della memoria, affaticamento e mal di testa anche se molti individui sostengono di riportare sintomatologie del genere. Quello che è scientificamente accertato è che le muffe producono sostanze con un potenziale effetto allergenico, irritante ed in qualche caso addirittura tossico.