Nato il primo bambino con DNA di tre persone: com’è possibile e qual è la spiegazione

Un nuovo miracolo della scienza: nasce il primo bambino con DNA di tre persone. Scopriamo cosa c’è dietro questa straordinaria notizia.

Nell’era della genetica avanzata, è nato il primo bambino britannico con il DNA proveniente da tre diverse persone. Questo incredibile traguardo è stato raggiunto grazie a una tecnica innovativa di fertilizzazione in vitro, con l’obiettivo di prevenire la trasmissione di malattie incurabili ai neonati. Questo straordinario successo, non del tutto inedito, è stato recentemente riportato dal quotidiano The Guardian e citato da numerose agenzie di stampa internazionali.

bambino con dna di tre person
L’ingegneria genetica fa passi da gigante: è nato un bambino dal DNA di tre persone – grantennistoscana,it

Il bambino in questione ha il DNA, per oltre il 99,8%, da madre e padre, come di consueto. La novità rivoluzionaria sta nel fatto che il feto ha ricevuto anche piccola quantità di materiale genetico, precisamente circa 37 geni, da una donatrice.

Come può un bambino avere il DNA di tre persone?

Questa meravigliosa opera d’arte genetica è resa possibile da una tecnica nota come donazione mitocondriale, che è stata utilizzata per la prima volta nel 2016 in Messico. Consiste nell’utilizzare il tessuto degli ovuli di donatrici sane per creare embrioni privi di mutazioni genetiche nocive che le madri potrebbero altrimenti trasmettere ai figli.

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Il bambino ha ereditato 37 geni da una donatrice sana – grantennistoscana.it

I meravigliosi embrioni generati da questa tecnica combinano il materiale genetico dello spermatozoo e dell’ovulo dei genitori biologici con i mitocondri sani dell’ovulo della donatrice. In questo modo, il bambino nato ha il DNA, per la maggior parte, da madre e padre, come sempre, ma anche una piccola quantità di materiale genetico, circa 37 geni, da una donatrice.

La procedura nel dettaglio

Ma come funziona esattamente questa procedura? Il procedimento inizia con la fertilizzazione degli ovuli della madre e di una donatrice sana con lo sperma del padre. Successivamente, il materiale genetico dell’ovulo della donatrice viene rimosso e sostituito con quello dell’ovulo fertilizzato dei genitori, che porta il DNA di entrambi e i mitocondri sani della donatrice al posto dei mitocondri difettosi della madre. Questo ovulo è poi impiantato nell’utero della madre biologica.

Nonostante i notevoli vantaggi di questa tecnica, non è esente da rischi. Alcuni studi hanno dimostrato che un piccolo numero di mitocondri anormali possono essere trasferiti involontariamente dall’ovulo della madre all’ovulo della donatrice. Questi potrebbero moltiplicarsi quando il bambino è nell’utero della madre, causando malattie nel bambino.

La donazione mitocondriale rappresenta una vera e propria pietra miliare nel campo della medicina riproduttiva e potrebbe aprire nuove strade per la prevenzione di una serie di malattie genetiche. È un passo verso un futuro in cui ogni bambino avrà la possibilità di nascere sano, indipendentemente dalle condizioni genetiche ereditate dai genitori.

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