Durante la notte ti svegli e non riesci più a prendere sonno? Potrebbe verificarsi a causa di diversi fattori, cerchiamo di capire quali sono.
Passiamo gran parte della nostra vita dormendo, una fase della giornata essenziale per recuperare energie ed essere al 100% in quelle in cui bisogna svolgere delle attività. A regolare solitamente questo ciclo veglia-sonno è un altro ciclo quello giorno-notte, ma non per tutti funziona in questo modo, basti pensare che c’è chi è costretto a stravolgere questa correlazione per via di un lavoro notturno o che comincia nelle prime ore della mattina.
Qualunque sia il momento della giornata in cui vi dedicate al riposo, siamo certi che ritenete questa fase come una delle più piacevoli, quella che proprio non può mancare affinché la giornata successiva cominci per il verso giusto. A trasmetterci questo desiderio di andare a letto e riposare è il nostro cervello, inducendo la stanchezza e il sonno tramite il rilascio di melatonina.
Ma se dormire è così importante ed il nostro organismo è strutturato in modo tale da richiedere le ore di riposo durante la giornata, per quale ragione ci sono persone che riposano meno di altre? Per quale motivo c’è chi riesce ad addormentarsi istantaneamente e invece ci sono persone che fanno una fatica colossale a prendere sonno? Perché c’è chi si sveglia nel cuore della notte e non prende più sonno? E soprattutto quand’è che bisogna preoccuparsi?
Sappiamo che fare fatica ad addormentarsi è tipico di chi soffre d’insonnia e si tratta di una problematica che può essere generata da diversi fattori, tra cui lo stress e l’ansia. Anche il risveglio notturno può essere incluso nella macro categoria dell’insonnia, tuttavia in questo caso c’è da fare una precisazione in merito.
In realtà tutti noi, anche chi non soffre di disturbi del sonno, ci svegliamo nel corso della notte. Nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di micro risvegli, che avvengono ad orari casuali durante la notte di cui non ci si rende nemmeno conto. Il risveglio nel corso della notte diventa degno di attenzione quando si verifica costantemente in maniera evidente e sempre allo stesso orario (ad esempio alle tre di notte). Quando succede, il soggetto solitamente non riesce più a prendere sonno, dunque il giorno seguente sarà stanco e privo di energie.
Gli alcolici possono sembrare degli amici del sonno, visto che dopo aver consumato alcolici, soprattutto se in grandi quantità, si tende ad avere sonno e ad addormentarsi rapidamente. Tuttavia l’assunzione di alcolici può portare ad avere un sonno frammentato. Recenti studi hanno infatti confermato che un consumo eccessivo di alcol può indurre l’interruzione della fase rem e del sonno ad onde lente.
Per evitare il problema non basta ridurre la quantità di alcol che si assume prima di andare a dormire. Tante persone hanno l’abitudine di accompagnare la cena con una birra o del vino, oppure si rilassano dopo cena con un bicchiere di amaro, scotch o whiskey, convinti che questo non possa fargli male. In realtà pare che l’assunzione di alcol, anche in modiche quantità, fino a quattro ore prima di andare a letto, può causare sonno frammentato.
Il risveglio alle 3 di notte può essere causato anche da alcune cattive abitudini che abbiamo assunto per varie ragioni. C’è chi ad esempio si è abituato ad uscire durante la notte per un periodo, magari all’Università, chi invece è stato forzato a svegliarsi alle 3 del mattino da esigenze lavorative e chi invece dagli orari della poppata. In questi casi può essere complicato ristabilire un corretto ciclo di sonno.
L’essere umano, infatti, come tantissimi altri animali è abitudinario e quando instaura una routine tende a ripeterla anche quando non è necessaria. Se dunque da qualche tempo a questa parte vi svegliate nel cuore della notte anche se non dovete fare nulla, ma sapete che può essere causato da una cattiva abitudine volontaria o indotta non vi preoccupate, presto riuscire a ristabilire una normale routine notturna.
Qualora non facciate uso di alcol e non abbiate mai avuto cattive abitudini che possono aver stravolto il normale orario di riposo, il risveglio notturno potrebbe essere il segnale di un problema di natura fisica che non va assolutamente sottovalutato, ovvero le apnee notturne. Si tratta di un disturbo del sonno che causa risvegli notturni e che a lungo andare potrebbe aumentare il rischio di ipertensione, diabete, ictus, cardiomiopatia e insufficienza cardiaca.
Non sempre i risvegli causati dalle apnee notturne sono percepiti dal soggetto, poiché alle volte si verificano durante la fase rem. Questi sono i casi più pericolosi poiché potrebbe anche verificarsi un soffocamento durante il sonno. Qualora durante il giorno proviate sempre stanchezza e sonnolenza, abbiate spesso dimenticanze, soffriate d’irritabilità, disturbi dell’attenzione e dell’umore e vi svegliate spesso con gola secca, mal di testa e secchezza delle fauci è opportuno fare un controllo.
Una volta escluso che il risveglio notturno sia causato dalle apnee, possiamo cercare di risolvere questa problematica adottando dei comportamenti che dovrebbero facilitare il corretto sonno. La prima cosa da fare è quella di evitare un consumo eccessivo di sostanze eccitanti come il caffè durante il giorno e non consumarlo proprio nelle 4 ore che precedono il momento di andare a letto.
I disturbi del sonno possono essere causati anche da un mancato consumo di energie, dunque è sempre una buona pratica effettuare dello sport nel corso della giornata, preferibilmente durante le ore del mattino e mai poco prima di andare a letto. Evitate in ogni caso di fare dei riposini nel corso della giornata, poiché anche questo potrebbe ridurre la quantità di ore di sonno notturno necessarie al nostro corpo.
Evitate l’utilizzo di cellulari, computer e televisione quando siete a letto, la luce blu degli schermi infatti tende a sfasare il rilascio della melatonina da parte dei recettori del sonno. Evitate anche di vedere film violenti o di dedicarvi ai videogiochi poco prima di andare a letto. Detto già degli effetti negativi dell’alcol, può essere utile andare a letto ogni sera allo stesso orario e svegliarsi ogni mattina alla stessa ora. Infine effettuare delle pratiche di rilassamento come lo yoga o la respirazione profonda, può aiutare a rilassare corpo e mente e predisporre al riposo.
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