Netflix alla fine è passata all’azione. Dopo tante chiacchiere sul blocco delle password, l’azienda fa sul serio: ecco quando avverrà.
Lo scorso anno Netflix ha registrato per la prima volta da quando è stato lanciato il servizio in streaming una fase di decrescita. Il boom di account avvenuto in periodo pandemico aveva dato all’azienda americana l’illusione che questo trend sarebbe stato costante, ma una volta tornati alla normalità sono stati molti coloro che hanno deciso di rinunciare al servizio e meno di quanto ci si aspettasse quelli che hanno deciso di aderire.
Durante i report con gli azionisti, Netflix ha puntato il dito contro chi condivide la propria passoword al di fuori del nucleo familiare. L’azienda ha chiarito sin dal primo momento che questa pratica viola i termini di servizio e minacciato più volte di bloccare la condivisione a quegli utenti che violano il regolamento. Tuttavia prima di passare dalle minacce ai fatti, la piattaforma streaming più diffusa al mondo ha cercato di capire come potesse limitare i danni.
Oggi gli account Netflix sono oltre 230 milioni, numero che risulta superiore del 4% allo stesso periodo del 2021. Insomma l’azienda e il volume di affari sono in crescita, ma il problema è che questo dato non è quello reale. Il numero di account condivisi è talmente alto da far pensare all’azienda che in caso di blocco il guadagno di account sarebbe superiore a quelli persi, ma sarà davvero così?
Netflix, il blocco degli account condivisi diventa realtà: ecco quando arriverà in Italia
Inizialmente il blocco degli account condivisi era previsto in Italia alla fine del primo trimestre del 2023, ma per qualche ragione Netflix ha deciso di ritardare l’applicazione delle nuove misure di controllo. Tuttavia, a differenza di quanto capitato negli anni passati, questo ritardo non significa che c’è stato un ripensamento, ma che l’azienda sta preferendo procedere per gradi facendo prima dei test in singoli Paesi.
In Europa, ad esempio, il test è stato già effettuato in Spagna e Portogallo, per l’America del nord il Paese test è stato il Canada, mentre in Oceania è toccato alla Nuova Zelanda. Secondo quanto emerso dai dati spagnoli, il blocco domestico in questo primo mese ha causato la perdita di un milione di abbonati. Non solo, pare che il 10% degli attuali abbonati non sia certo di voler confermare l’abbonamento a partire dal prossimo trimestre.
Le revoche potrebbero dunque essere numerose a lungo andare ma Netflix ha tenuto conto delle perdite e pare decisa a continuare la sua azione di blocco degli account condivisi. Per quanto riguarda l’Italia, un esponente dell’azienda ha dichiarato che il blocco dovrebbe giungere entro la fine del secondo trimestre e dunque entro la fine di giugno: “Per implementare questi cambiamenti, abbiamo spostato i tempi dell’ampio lancio dalla fine del primo trimestre al secondo trimestre. Avremmo potuto lanciare tutto nel primo trimestre ma abbiamo trovato nuove opportunità per migliorare l’esperienza per i membri”.