Marco Mengoni ha vinto il Festival di Sanremo 2023, ma sapete che grazie al neurofeedback è riuscito a liberarsi completamente dallo stress? Andiamo a capire qualcosa di più in merito.
L’artista sta vivendo un 2023 molto interessante che lo ha visto già raggiungere un prestigioso risultato e cioè la vittoria del Festival. Una carriera la sua che è costellata da grandissimi successi.
Nato a Ronciglione il 25 dicembre del 1988 il cantante ha riscosso un successo incredibile, riuscendo a raggiungere dei risultati che nessun italiano aveva trovato prima di lui. Si tratta del primo tricolore che ha vinto il Best European Act agli MTV Europe Music Awards nel 2010, premio che poi vincerà ancora una volta nel 2015. Inoltre è stato il primo italiano a esibirsi al Billboard Film & Tv Music Conference di Los Angeles nel 2013.
La sua esplosione arriva nel 2009 quando vince la terza edizione del talent X Factor, da lì non si è più fermato. Al Festival arriva per la prima volta nel 2010 quando arriva terzo grazie al brano Credimi ancora. Nel 2013 vince per la prima volta grazie alla canzone L’essenziale. Quest’anno è tornato e ha ottenuto un grande successo con Due Vite. Non tutti sanno però che è riuscito a raggiungere questi titoli anche perché in grado di liberarsi dallo stress grazie al Neurofeedback.
Cos’è il Neurofeedback? La tecnica con cui Marco Mengoni si libera dallo stress
Marco Mengoni è riuscito a liberarsi dallo stress grazie al neurofeedback, ma sapete di cosa si tratta? È una metodologia che riesce ad allenare le persone nell’auto modulare la propria attività cerebrale con l’impiego di un elettroencefalogramma e un software associato. Andiamo però a capire qualcosa in più di queste parole superficiali che alcuni di voi potrebbero anche non comprendere del tutto.
Si tratta di base di una sorta di allenamento per il cervello grazie alla presenza di un macchinario per l’elettroencefalogramma. A Tv Sorrisi e Canzoni Mengoni ha raccontato come è arrivato a questa tecnica. Ha spiegato anche di aver intrapreso da sette anni un percorso di psicoterapia in grado di migliorare la sua interiorità e dalla quale è nato il successo della canzone Due vite con cui ha vinto il Festival.
Vanity Fair ha intervistato in merito il professore Stefano Pallanti che è il fondatore dell’Istituto Neuroscienze di Firenze e questi ha spiegato: “Si tratta di una tecnica per eseguire degli esercizi tesi a migliorare o anche correggere le prestazioni del cervello e quindi anche il suo modo di funzionare. Sappiamo ormai che alcune frequenze cerebrali sono connesse a uno stato psicofisiologico positivo mentre altre a uno negativo. Con questa tecnica le frequenze del soggetto vengono registrate e rappresentate su uno schermo. In questo modo il soggetto ne riceve un segnale. Quando il soggetto si impegna a modificare il tono del suono ha un feedback di quanto sta facendo”.