La crisi dei farmaci per gli anziani è solamente la punta dell’iceberg di gravissime mancanze nel settore sanitario. Si rischia letteralmente la vita.
Il Pontefice ha recentemente rilasciato delle dichiarazioni molto preoccupanti, che il Governo non dovrebbe sottovalutare. Gli anziani vengono lasciati soli e non hanno accesso alle cure, ma non solo: in gioco c’è tutto il SSN. Le criticità del servizio sanitario nazionale si stanno cronicizzando e non si intravede una via d’uscita.
Dalla mancanza di medici e professionisti alle lunghe liste d’attesa fino al costo dei farmaci, oggi è diventato impossibile curarsi. A rischio sono soprattutto gli anziani ma anche tutti gli italiani che hanno difficoltà economiche.
Italiani che crescono di numero costantemente, poiché come sappiamo la crisi economica, l’inflazione e la speculazione stanno distruggendo il potere d’acquisto. Le famiglie rinunciano dapprima a qualche giorno di vacanza, poi alla cena al ristorante, poi all’acquisto di abiti nuovi, e infine ad acquistare cibo di qualità e i farmaci per curarsi.
Lo scenario è davvero preoccupante, e non saranno certo i vari bonus elargiti “a macchia di leopardo” che potranno ridare dignità alle persone. La lista delle problematiche in Italia è lunghissima, ma in questo articolo ci soffermiamo sulla carenza dei farmaci e sulla diseguaglianza sanitaria. Un fenomeno, questo, che sta dilagando.
Mancano farmaci per le cure, manca assistenza e attenzione alla persona, ecco la tragica situazione
È difficile individuare il momento esatto in cui le persone malate hanno smesso di essere al centro dell’attenzione. Tagli, risparmi obbligati e sanità gestita come fosse un’azienda hanno cambiato profondamente un sistema che funzionava, e che ci invidiava tutto il mondo. Siamo arrivati ad un punto in cui ormai chi non ha i soldi per accedere al privato non si cura.
Papa Bergoglio parla degli anziani e illustra una fotografia davvero poco edificante. Le persone anziane malate che hanno bisogno di numerosi farmaci non riescono a reperirli. A volte è per mancanza di denaro, perché anche pagare un semplice ticket diventa un problema. Altre invece è per via delle Case Farmaceutiche, poco invogliate a produrre alcuni medicinali poiché poco conveniente dal punto di vista del profitto.
Negli ultimi mesi AIFA ha stilato una lunghissima lista di farmaci che mancano, farmaci anche usati in sala operatoria, per curare i tumori e come salvavita. Dall’antibiotico per bambini all’ibuprofene, dall’insulina a terapie chemioterapiche, l’offerta langue mentre la richiesta è sempre più alta.
Cosa ha causato tutto questo? Come affermato più volte anche dalle associazioni dei medici, un insieme di fattori. La guerra in Ucraina ha causato così tanti stravolgimenti nel mercato globale che adesso manca persino il materiale per realizzare i blister. Per alcuni farmaci c’è stata così tanta domanda che le aziende non sono riuscite a soddisfarla, come nel caso dell’ibuprofene. Che incredibilmente si è scoperto utile a combattere anche il Covid, se la terapia viene somministrata ai primi sintomi.
Ma non è tutto: oggi il malato – se non ha possibilità di rivolgersi al privato – deve subire attese infinite prima di fare una visita specialistica. A volte, quando riesce, è troppo tardi. Se un paziente viene ricoverato, viene gestito come un numero e dopo pochi giorni rimandato a casa, senza un’assistenza che lo accompagni fino a completa guarigione.
I malati psichiatrici sono lasciati alle famiglie, che non sanno come gestire problematiche così complesse, e mancano strutture pubbliche di supporto. Fosse anche a livello umano o psicologico. Anche su quest’aspetto il Pontefice ha lanciato un grido d’allarme, e le sue parole sono molto forti.
Papa Francesco denuncia una “eutanasia nascosta”, l’appello del Pontefice che non deve rimanere inascoltato
In un quadro come quello appena raccontato non poteva mancare la riflessione del Pontefice, che invita il Governo a prendere tutte le iniziative necessarie. Ha posto l’accento anche riguardo agli anziani, che come accennato poco sopra non riescono ad accedere alle terapie. Bergoglio denuncia una “eutanasia nascosta” che sta accadendo progressivamente a causa delle politiche di risparmio.
Se un anziano con malattie croniche necessita di 3-4 tipi di farmaci e ne riesce a reperire solamente due è come se lo stessimo lasciando morire. In molte Regioni d’Italia, denuncia sempre il Papa, non c’è più diritto alle cure per tantissime persone. E soprattutto non c’è più rispetto per la dignità dei malati, che vengono lasciati soli anche a livello umano.
Non si può non concordare con le raccomandazioni del Papa, indipendentemente dalla propria religione o filosofia di vita. Il Pontefice chiede con forza che tutti gli attori partecipanti uniscano le forze per dare ai pazienti una cura integrale, e che non si trascuri la parte spirituale. I malati non hanno solamente bisogno di medicine ma anche di aiuto e supporto in un momento difficile. E non si tratta certo di dar loro una pastorale ma un sostegno concreto nel suo bisogno di umanità e conforto.
La speranza è che l’appello del Papa non rimanga inascoltato e che – oltre a pensare a pacchetti di armi e a collaborazioni economiche – il Governo torni a occuparsi delle persone.
