Mettere lo smartphone in carica è un’operazione che facciamo ormai d’abitudine: ma occhio all’errore, può costarti molto caro!
Ormai la stragrande maggioranza delle persone possiede uno smartphone e gran parte di esse lo ricarica almeno una, ma spesso anche due o tre volte al giorno. Rispetto ai telefonini di un ventennio fa infatti, oggi lo smartphone è molto più simile ad un computer portatile che ad un dispositivo per effettuare chiamate ed inviare messaggi; è pertanto dotato di un vero e proprio sistema operativo, di una memoria Ram, di un hard disk interno e di una molteplicità di funzioni che consumano la batteria riducendone l’autonomia.
Certo, le batterie sono state potenziate nel corso degli anni ma ciò non toglie che attivando bluetooth, gps, navigando sui social e guardando video, installando ed utilizzando app di ogni tipo, la durate media di una batteria non vada oltre la giornata.
Ecco dunque che mettere il telefonino sotto carica è diventata oggi più che mai un’abitudine necessaria, e che proprio per questo motivo molte persone tendano a farlo distrattamente, senza curarsi dei potenziali problemi o rischi o della possibilità che commettano un errore che vada a ripercuotersi sull’affidabilità e sull’efficienza della batteria.
Ricordiamo che senza una batteria performante, anche uno smartphone di ultima generazione si rivelerà poco utile perché dovrà essere ricaricato spesso e ne andrà di fatto limitato l’utilizzo. Ma non sono in molti a preoccuparsi di come far vivere il più a lungo possibile una batteria mantenendola ‘sana‘, anche attraverso una ricarica corretta. E gli esperti hanno a tal proposito evidenziato quelli che sono i sette errori più comuni, ovvero i comportamenti da evitare per aumentarne significativamente la durata nel tempo preservandone l’efficienza.
L’errore più diffuso è il pensiero che il modo migliore per ottenere questo risultato sia far sempre scaricare completamente la batteria portandola allo 0% prima di ricaricarla. Niente di più sbagliato, si tratta di un ‘falso mito‘ che produce in realtà l’effetto opposto rischiando anzi di danneggiarla irreparabilmente. Il consiglio degli esperti in materia è invece quello di mantenere la carica della batteria sempre compresa tra il 20 e l’80% caricando dunque, se necessario, lo smartphone più volte al giorno ma mai fino al massimo. La procedura ha un nome ovvero ‘ciclo di carica parziale‘ ed è pensata per prolungare il ciclo vitale della batteria.
Il secondo errore commesso da tantissime persone è quello di terminare la giornata e mettere lo smartphone in carica prima di coricarsi in modo tale che possa ricaricarsi durante la notte. Niente di più sbagliato: questa abitudine che all’apparenza può sembrare una comoda soluzione, andrà a lungo andare a danneggiare la batteria obbligando molto spesso a doverla sostituire prima del tempo.
Il motivo? Il telefono arriverà al 100% nel bel mezzo della notte ma dalla presa elettrica continuerà a ricevere energia che porterà ad aumentarne la temperatura; si rischiano danni ma anche sovraccarico della batteria e possibili problemi anche dal punto di vista della sicurezza.
Passiamo alla terza errata abitudine, ovvero quella di lasciare lo smartphone nella sua custodia quando lo si mette in carica. Solitamente lo si fa per pigrizia e comodità, ma anche in questo caso, specialmente nei mesi caldi, il rischio che la temperatura del dispositivo aumenti è concreto dal momento che la custodia trattiene il calore che si genera in fase di ricarica impedendone la dissipazione; e questo provocherà danni irreversibili alla batteria.
Altra credenza comune è legata al fatto che la batteria debba essere sempre scaricata completamente prima di ricaricarla; in realtà come spiegato già in precedenza è sconsigliabile. Il motivo è legato al fatto che questo andrà ad incrementare lo stress sulla batteria stessa, rendendola meno performante.
Allo stesso modo è bene effettuare la ricarica in ambienti sempre ben ventilati e nei quali le temperature non siano particolarmente elevate. Un accorgimento che deve essere tenuto doppiamente in considerazione durante il periodo estivo: il ‘troppo caldo‘ è deleterio e oltre ad incrementare i tempi di autocarica, potrebbe causare danni alla batteria.
Spesso ci si trova a ricaricare il telefonino mediante il Pc utilizzando dunque la presa USB: gli esperti sconsigliano di rendere questa un’abitudine e di farlo solo se proprio non è presente una presa elettrica disponibile perché la porta Usb supporta solamente una carica di 0,5 A, la metà di quanto supportato mediamente da un caricabatterie. Inoltre la ricarica via Pc andrebbe progressivamente a ridurre la capacità della batteria fino al 65% quando la temperatura arriva a 40 gradi.
Infine chiudiamo con l’ultimo suggerimento: è altamente consigliabile spegnere periodicamente il telefonino, una procedura utile per preservare la durata nel tempo della batteria e per ‘resettare‘ le app e i programmi aperti, migliorando tempi e performance. Spegnere il dispositivo, a differenza di quanto si possa pensare, non rovina dunque la batteria ma è anzi utile.
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