Attenzione a questo cibo: per i bambini può essere letale e i medici lanciano l’allarme che ogni genitore deve conoscere.
L’alimentazione dei bambini è sempre un tema particolarmente delicato. Un vecchio proverbio dice che siamo ciò che mangiamo e di conseguenza dobbiamo stare molto attenti ai cibi che inseriamo nella nostra dieta e se questo vale per noi, vale in special modo per i bambini. L’apparato digerente dei piccoli non è forte come il nostro ed in caso di infezione o febbre non hanno la nostra capacità di resistenza. In particolare noi oggi viviamo in un mondo caratterizzato da cibi ultra processati che possono fare male specie se ingeriti a lungo termine.
In questo articolo vedremo come bisogna avere un’attenzione in più riguardo ai bambini su un cibo molto popolare e diffuso. I nutrizionisti sottolineano come gli italiani in generale siano poco attenti alla qualità del cibo che mangiano e specialmente la crisi ha aumentato il disinteresse nei confronti del cibo di qualità spingendo i consumatori a comprare il cibo scadente. Tuttavia questo allarme dei medici di cui vi parliamo in questo articolo non riguarda il costo o la qualità del cibo quanto piuttosto una tipologia di alimento molto diffusa. Se non sottoposto a trattamento termico il latte crudo può presentare assai facilmente contaminazioni batteriche.
Un rischio per i bambini: mai fargli bere latte crudo
Questo nei bambini può provocare anche la sindrome emolitico uremica. Gli specialisti sottolineano come il consumo di latte crudo ma anche dei prodotti derivati è assolutamente sconsigliato. Infatti è facilmente vittima di contaminazione batterica e quindi il rischio di infezione è elevato. Se questo latte viene sottoposto a bollitura il rischio scompare, altrimenti il pericolo è quello di offrire al bambino un vero e proprio brodo di coltura di vari tipi di batteri.
Recentemente una bambina di due anni e mezzo è stata ricoverata in gravi condizioni dopo aver consumato del formaggio preparato con latte crudo. La bambina è andata proprio incontro a sindrome emolitico uremica e questo ha riacceso la polemica sulla questione del latte non bollito che troppi genitori danno ai bambini senza rendersi conto del forte pericolo al quale li espongono.
La questione dei trattamenti termici
Cerchiamo di fare chiarezza perché la questione è d’importanza capitale. Quando parliamo di latte crudo tecnicamente ci riferiamo ad un latte che dopo la mungitura non ha subìto dei trattamenti termici. I trattamenti termici si effettuano proprio per eliminare potenziali microrganismi e batteri. Infatti nel latte possono esserci tanti microrganismi patogeni che rendono questo liquido pericoloso. Se non c’è questo trattamento termico il latte crudo così come anche qualsiasi prodotto derivato può sempre contenere batteri.
In particolare la carica batterica può essere importante e questo sull’organismo di un bambino può avere conseguenze devastanti. Dal punto di vista pratico è importante fare chiarezza. Il consumo di latte crudo e dei suoi derivati è consentito e nelle aziende dove si producono questi formaggi di solito gli standard di igiene sono elevati. Ma questo non esclude assolutamente la possibilità che i batteri finiscano nel latte e si riproducano nutriti proprio da questo alimento. La contaminazione del latte con i microrganismi può avvenire al momento della mungitura, raccolta, lavorazione, immagazzinamento e persino distribuzione del latte e dei derivati.
Il grave pericolo
Basti pensare che già la mammella della mucca è una superficie contaminata così come anche le mani degli operatori e le superfici di tante strumentazioni con le quali il latte può venire a contatto. Una delle patologie più comuni quando si consuma il latte crudo è la sindrome emolitico uremica. Si tratta di un’infezione batterica che porta alla formazione di piccoli coaguli nel sangue ed è una condizione particolarmente grave.
Questi coaguli compromettono la funzione di diversi organi tra i quali i reni. Fortunatamente si tratta di una sindrome piuttosto rara e ogni anno in Italia si registrano una cinquantina di casi. Tuttavia quasi sempre si tratta di bambini di età inferiore ai 4 anni poiché sono molto più delicati dal punto di vista del sistema immunitario e più sensibili al contagio. Proprio per questo motivo, specialmente nei bambini, ma anche negli adulti il latte crudo non deve essere consumato.
