Se la paura di parlare in pubblico ti blocca, sii più sicuro di te e delle tue capacità con queste cinque tecniche: sarai un moderno Cicerone!
L’ansia, i palmi delle mani che sudano mentre si sfregano quasi convulsivamente tra di loro, la fronte imperlata di sudore, un nodo alla gola e le palpitazioni così accelerate da farti sentire solo il tuo cuore in mezzo al frastuono, sono solo alcuni dei sintomi sperimentati da chi ha paura di parlare in pubblico. Tra imbarazzo e vergogna, prendere la parola davanti una vasta platea oppure “solo” 10 persone può mandare in crisi davvero chiunque.
Eppure, a tutti è capitato almeno una volta nella vita di dover prendere il coraggio a quattro mani, accantonando, anche solo per un attimo, i propri timori per poter parlare in pubblico. Che sia stato per un progetto universitario o lavorativo, però, poco cambia: l’idea di essere al posto sbagliato al momento sbagliato raramente ci abbandona. Ecco perché già nell’Antica Grecia e poi soprattutto nell’antica Roma repubblicana si sviluppò la cosiddetta “Ars Oratoria“.
La parola a servizio dell’Ars Oratoria: il punto di vista di Cicerone
Si tratta di una vera e propria arte, una forma di letteratura a servizio della persona e delle sue paure. In altre parole, con Ars Oratoria si intende proprio l’arte del sapere parlare in pubblico con un discorso eloquente, sensato e il più possibile convincente. Motivo per cui era strettamente collegata alla retorica, fondamentale per i politici anche ai giorni nostri.
Il più importante esponente di tale forma d’arte fu sicuramente lo scrittore Cicerone, che con le sue orazioni in Senato infiammò la scena politica del tempo, scagliandosi duramente contro Catilina e la sua congiura pronta a rovesciare il già labile governo romano dopo la morte del dittatore Silla.
Ma oltre alle invettive, Cicerone scrisse anche un’intera opera sull’Ars Oratoria, una sorta di guida, se vogliamo definirla, da seguire per poter essere un perfetto oratore. Nello specifico, i punti salienti dello scrittore latino sono: “L’oratore deve possedere prontezza di spirito e di mente, acuta nel trovare argomenti, feconda negli sviluppi e negli ornamenti, salda e stabile nella memoria“.
Stiamo parlando di aspetti che si possono perfezionare tramite la tecnica e lo studio, anche se ci sono delle doti innate da non sottovalutare. Una voce potente, una perfetta consapevolezza del proprio corpo (nonché del proprio aspetto) e una propensione naturale al pubblico, fanno la differenza.
Ovviamente questa visione si confà a un’ideale ben preciso che vedeva nella “Kalokagathia” (bello e bravo) l’ideale di perfezione fisica e morale dell’uomo donatogli direttamente dagli Dei. Ma cosa serve oggi per parlare in pubblico in maniera sicura e convincente? Non ci resta che scoprirlo insieme!
4+1 tecniche per parlare in pubblico: così sarai irresistibile!
Partiamo da una premessa fondamentale: tutti, chi più chi meno, hanno paura di parlare in pubblico o più in generale di parlare a qualcun altro, specialmente se si devono affrontare temi seri e delicati con dimestichezza e padronanza del proprio corpo.
In tal ottica, il meraviglioso film con protagonista Colin Firth “Il discorso del re” dimostra proprio come per sapere parlare serva tempo, amore e soprattutto studio o se vogliamo delle tecniche per combattere o tenere a bada la paura. Ma partiamo dalla prima.
DEVI CONOSCERE A FONDO IL TUO ARGOMENTO
Per quanto possa sembrare scontato come assunto, in realtà non lo è. L’approssimazione non ti garantirà mai e poi mai un successo. Si deve conoscere alla perfezione ciò di cui si sta parlando, in caso contrario l’interlocutore capterebbe questi “segnali di debolezza“. E poi, più sai del tuo argomento, più sarai sicuro di te quando lo esporrai agli altri.
Ma oltre alla sicurezza che trasmetterai, anche la tua presentazione sarà più interessante, articolata, elaborata nonché istruttiva e stimolante per il tuo pubblico. La tua ricerca, insomma, deve essere il più possibile capillare e accurata e Google è sicuramente tuo amico. Leggi quindi saggi, libri o articoli sul tema, parla con esperti o ancora guarda video o interviste esplicative, solo così sarai padrone del tuo argomento.
IL POTERE SALVIFICO DI UNA SEMPLICE SCALETTA
Sì, sarebbe bello aspettare che venga in nostro soccorso direttamente Clio, la musa del canto epico, il secondo prima di proferire parola per un discorso appassionato, accorato e coinvolgente al punto giusto. Insomma, lasciarsi guidare dalla sola ispirazione ha tutto un suo fascino antico non da poco. Ma non è sempre possibile ottenere i risultati sperati così, meglio quindi stilare una semplice, ma efficace scaletta.
Quando si deve parlare in pubblico, infatti, l’organizzazione è fondamentale. Avere chiaro ciò che si vuole dire, come lo si vuole dire e in che ordine, ti aiuterà a rimanere focalizzato, evitando così di innervosirti o di perderti nei tuoi pensieri. Ma come si organizza una scaletta? In realtà è più semplice di quanto tu possa immaginare!
Leggere, o peggio, cercare di ricordare parola per parola i tuoi appunti è fuori discussione: è impossibile, infatti, ricordarsi tutta la sequenza di cose da dire, senza il rischio di fare confusione. Motivo per cui è importante fare un brainstorming dei punti chiave e delle informazioni di supporto più importanti che vuoi che il tuo pubblico conosca.
Non metterti fretta però: è importante organizzare i punti in modo logico e scorrevole, il senso compiuto non è così immediato. Non preoccuparti quindi se all’inizio non sarà tutto perfetto. Potrai sempre fare le dovute correzioni mentre ripeti il discorso. Ma non solo. Così terrai sotto controllo l’ansia e lo stress: più ripeterai e più saprai quali sono i punti fondamentali.
MAI ELUDERE IL CONTATTO VISIVO
Proibito fissare i tuoi appunti o il pavimento mentre stai parlando. Così il pubblico non si sentirà coinvolto abbastanza e non ti seguirà. Per mantenere alta la concentrazione della platea, è importante creare una connessione con il tuo pubblico. E col giusto contatto visivo, dimostrerai anche che “rispetti” chi ti sta ascoltando e apprezzi la sua presenza.
Inizia però da piccoli gruppi di persone o ancora esercitati davanti lo specchio se l’idea di stabilire un contatto visivo ti innervosisce. E se puoi, prova anche a sorridere e a mostrarti disinvolto quando guardi dritto in faccia qualcuno: apparirai più sicuro di te.
È TUTTA UNA QUESTIONE DI RESPIRAZIONE
Per tenere sotto controllo l’ansia, la respirazione è la chiave di volta. Quando siamo agitati, infatti, il nostro respiro si fa corto e affannato, al contrario, quando siamo rilassati e più disteso e regolare.
Attraverso una meditazione guidata focalizzata proprio sulla respirazione profonda, potrai sia calmare i nervi che ridurre lo stress. Senza una corretta respirazione, infatti, sarà difficile parlare con sicurezza e tranquillità. Dieci o cinque minuti prima di fare il tuo discorso quindi, concentrati sul tuo respiro e fa in modo che sia il più regolare possibile.
Per farlo, inspira lentamente attraverso il naso e riempi i polmoni di aria. Trattieni poi per alcuni secondi il respiro e “svuotati” sempre lentamente attraverso la bocca. Prova a ripetere questo semplice esercizio finché non avverti di avere il controllo del tuo corpo. E se l’ansia dovesse prendere il sopravvento mentre parli, fa una piccola pausa e poi ancora un bel respiro!
CREDI IN TE STESSO E TUTTO ANDRÀ BENE
Evitare i pensieri negativi dovrebbe essere alla base di qualsiasi nostra azione. Se attiriamo, infatti, energie negative, è molto probabile che l’universo si impegni affinché tutto vada male. Attenzione, può capitare anche se si vive la vita con ottimismo, ma se parti con l’idea che farai un figuraccia in pubblico, di certo non ti stai aiutando.
Se non credi tu in te stesso, chi dovrebbe? Il primo passo per convincere gli altri è proprio essere convinti di se stessi e delle proprie capacità che non vuol dire assolutamente essere arroganti o presuntuosi, solo avere un briciolo di autostima e amor proprio che non guasta mai. Insomma, convincerti che ce la farai e che farai un ottimo discorso può fortificarti, allontanando al contempo tutte le tue paure.
Immaginati quindi davanti alla tua platea calmo, rilassato, sicuro di te stesso e soprattutto convinto di quello che stai dicendo. Hai studiato a fondo, ti sei preparato tanto e non c’è nulla che possa andare male. Hai tutto sotto controllo e tutto è esattamente come lo avevi programmato.
Prova a immaginare anche la tua voce forte, sicura, potente e che rimbomba in tutta la stanza, mentre il pubblico ti ascolta rapito e sinceramente colpito dalle tue parole. Se riesci a visualizzare tutto questo, nonché l’infinita sensazione di gratificazione che ne deriva, allora il tuo discorso sarà un vero successo!