Tutti conoscono l’Assegno Unico ma non è la sola forma di sostegno alle famiglie. Ecco dove è previsto anche un bonus figlio erogato direttamente sul C/C
Dell’assegno unico si è parlato moltissimo in questi mesi e ad oggi rappresenta una delle più importanti forme di sostegno economico per le famiglie italiane. Si tratta di una misura pensata ed erogata per ogni figlio a carico, dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento del 21esimo anno di età, mentre per i figli disabili non vi è alcun limite di età.
L’importo viene versato mensilmente e varia in virtù di una serie di requisiti e del reddito del nucleo familiare; per fare un esempio recentemente l’Inps ha fornito i dati relativi al mese di giugno 2023: In Calabria la somma media erogata è stata di 181 euro seguita da Sicilia e Sardegna con, rispettivamente, una media di 174 e 172 euro. In Valle d’Aosta si registrano invece gli importi più bassi con 143 euro per figlio. Invece è pari a 158 euro la media nazionale.
Ma il nuovo sostegno economico introdotto da marzo 2022 in sostituzione dei vecchi assegni familiari non è il solo pensato per le famiglie con figli. Anche le regioni o i comuni possono infatti introdurre ulteriori bonus. Per esempio può trattarsi di importi una tantum che vengono versati direttamente sul conto corrente del nucleo familiare e consentono ai genitori di far fronte ad una prima serie di spese inevitabili legate alla venuta al mondo del loro pargolo.
In questi casi si parla di ‘bonus primo figlio’ e recentemente questa misura è stata ufficialmente attivata in una regione italiana, nella misura di 1000 euro per ogni nato, con la legge regionale n.10/2023. L’avviso è stato chiamato “Erogazione Bonus di 1.000,00 Euro per nascita di un figlio – Ex art.6, comma 5° L.R. n.10/2003 – Anno 2023” e riguarda “i bambini nati, o adottati, a decorrere dal 1° Gennaio 2023 e sino al 31 Dicembre 2023″.
In questi giorni è stata avviata ufficialmente la presentazione delle domande, pertanto i sindaci o gli assessori ai servizi sociali delle città e dei comuni coinvolti ne hanno dato notizia ai propri cittadini con opportuni avvisi pubblicati sul sito internet e sulle pagine facebook istituzionali. L’agevolazione in questione riguarda la regione Sicilia, pertanto sono coinvolte città quali Catania, Palermo e Agrigento ma anche Messina, Taormina e Siracusa.
Il bonus non verrà destinato alla totalità delle coppie che avranno un figlio: vi è infatti un requisito da rispettare ovvero il valore dell’Isee che non deve superare i 3000 euro. Inoltre l’arco temporale per la presentazione dell’istanza varia in base alla data di nascita del bambino. Per quelli nati nel primo semestre ovvero tra il 1 gennaio e il 30 giugno 2023 ci sarà tempo fino al 15 settembre per l’invio della domanda. Per i bambini nati nel secondo semestre invece la procedura è divisa in due macro gruppi: nel caso di quelli nati tra il primo luglio ed il 30 settembre i genitori potranno inviare l’istanza entro il 27 ottobre 2023.
Per gli altri, purché nati entro il 31 dicembre, l’istanza sarà da presentare entro e non oltre il 26 gennaio 2024. Verranno realizzate due graduatorie semestrali basate su alcuni specifici criteri. Dalla stima del parametro reddituale, dando priorità ai nuclei familiari con il reddito Isee più basso alla stima del numero dei componenti. Pertanto a parità del requisito precedente avranno priorità i nuclei con un numero maggiore di componenti. Infine si valuterà la data di nascita, considerando a parità dei precedenti requisiti, l’ordine cronologico delle nascite.
Il modello può essere scaricato dai siti internet dei comuni coinvolti e andrà compilato in ogni sua parte allegando anche una copia del documento di riconoscimento dell’istante, l’attestato dell’indicatore Isee, l’eventuale copia del permesso di soggiorno e l’eventuale copia del provvedimento di adozione. Il tutto andrà presentato presso gli uffici protocollo comunali.
Tra i requisiti richiesti, oltre alla cittadinanza italiana o al permesso di soggiorno e all’indicatore Isee, occorre essere residenti nel territorio della regione Siciliana al momento del parto o dell’adozione; per quanto riguarda coloro che sono in possesso del permesso di soggiorno dovranno essere residenti, al momento del parto, da almeno dodici mesi in Sicilia. Chiaramente nella domanda andrà indicato anche l’Iban per poter ricevere il contributo di 1000 euro direttamente sul conto corrente.
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