Il tema della vaccinazione, venuto alla ribalta soprattutto negli ultimi tre anni in seguito alla pandemia, torna centrale: ecco cosa stiamo rischiando
I vaccini, da quando sono stati scoperti per la prima volta nel 1796, hanno salvato milioni di vite. Il primo a idearli fu il medico Edward Jenner che, dopo aver notato come i contadini che avevano contratto il vaiolo bovino non si ammalavano della variante umana ben più grave, decise di iniettare del materiale preso da una pustola di vaiolo bovino a un bambino, il quale venne preservato dalla forma umana del virus. Da quel momento, le ricerche sui vaccini diventarono sempre più diffuse e gettarono le basi di quella che oggi è l’immunologia.
Ad oggi, in Italia, ci sono alcuni vaccini obbligatori ed altri facoltativi; la pandemia di Sars-CoV-2 che dal 2020 al 2022 ha tenuto fermo tutto il mondo, però, ha fatto emergere con forza le polemiche legate a questi farmaci, soprattutto in riferimento a chi li ha creduti poco sicuri per la propria salute. Nelle ultime ore, però, le autorità sanitarie stanno lanciando un nuovo allarme in merito alle vaccinazioni: è fondamentale fare questa, ecco perché.
Vaccinazione contro l’encefalite: ecco cosa la causa
Siamo finalmente in estate, la stagione più bella poiché ci consente di goderci qualche giorno al mare, al lago o in montagna. Soprattutto chi ama perdersi tra i sentieri delle Alpi e degli Appennini, o chi per lavoro ci trascorre tutto il giorno, è molto importante che si vaccini contro l’encefalite poiché, soprattutto in questo periodo, i prati e i boschi sono pieni del parassita che può portare questa malattia: la zecca.
Come dichiara il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, la vaccinazione è la protezione più efficace per chi frequenta periodicamente le montagne per passione o per lavoro e lui stesso, da amante delle passeggiate, ha deciso di sottoporsi: si tratta della vaccinazione contro il virus Tick Borne Encephalitis, trasmesso dal morso di zecca. I soggetti più esposti sono le persone che svolgono lavori che comportano lo stare a lungo in spazi aperti come guardie forestali, guardie boschi, guardiacaccia, boscaioli, escursionisti e camperisti o residenti delle zone alpine.
Il ciclo vaccinale completo consiste nella somministrazione di tre dosi, con richiami periodici a cadenza triennale. La profilassi è disponibile in tutte le regioni e, per avere informazioni più precise, si può contattare la propria ASL di riferimento o chiedere al proprio medico curante.
Cos’è l’encefalite
L’encefalite è una malattia che va a colpire il sistema nervoso centrale: i principali sintomi compaiono in un periodo che va da un minimo di 3 giorni a un massimo di 28 giorni dopo il morso da parte della zecca infetta. Si tratta di sintomi parainfluenzali come febbre, mal di testa, dolori articolari, muscolari e mal di gola. Dopo qualche giorno la febbre scompare e, nella maggior parte dei casi, tutto si risolve. Nel 10% dei casi, però, questo non avviene e tali sintomi progrediscono fino al coinvolgimento del sistema nervoso centrale.
Zecche: cosa si deve sapere
Le zecche sono insetti che appartengono all’ordine degli Ixodidi, hanno un corpo tondeggiante e si tratta di parassiti esterni. Il loro ciclo di vita consiste in quattro fasi: uovo, larva, ninfa e adulto: dopo che si schiudono le uova, per passare allo stadio successivo, le zecche hanno bisogno di sangue e, sia femmine che maschi, cercano una preda da mordere: per questo motivo sostano solitamente sui fili d’erba e, al passaggio di un mammifero, saltano e mordono la pelle del malcapitato, staccandosi autonomamente dopo che il pasto si è compiuto. Questo, però, può durare da poche ore a diverse settimane.
In generale, le zecche mordono nei mesi estivi poiché, quando fa freddo, si rifugiano sotto le pietre o sotto terra. Il loro habitat preferito è quello ricco di vegetazione arbustiva ed erbosa: solitamente stazionano sull’estremità delle piante erbacee e, quando percepiscono l’anidride carbonica e il calore solitamente emessi dai mammiferi, saltano e si conficcano nella pelle della loro preda, succhiandone il sangue. Mentre mordono, inoculano nel malcapitato anche della saliva che conviene principi anestetici ed, eventualmente, alcune malattie tra cui la borreliosi di Lyme, l’encefalite virale di cui abbiamo parlato e la tularemia.
Come tutelarsi e difendersi dalle zecche
Per proteggersi dalle zecche, innanzitutto è utile come abbiamo detto vaccinarsi per scongiurare le malattie che il loro morso può causare. Inoltre, quando si va in un prato o in un bosco, è buona abitudine indossare pantaloni lunghi di colore chiaro, così che eventuali zecche si notino subito come macchie scure e proteggersi con degli spray repellenti appositi. Una volta finita la passeggiata, ci si deve controllare accuratamente, anche nelle zone intime e si deve verificare che anche lo zaino e le scarpe siano immuni da questi insetti.
Nel caso in cui si noti una zecca conficcata nel corpo, è bene prendere delle pinzette, afferrarla dalla testa ed estrarla con un movimento circolare e deciso, senza però fare troppa forza poiché si potrebbe causare la rottura dell’insetto, lasciandone una porzione conficcata nella pelle.