Tantissime famiglie lo attendono con ansia, è il bonus spesa introdotto con la Legge di Bilancio 2023. A quanto ammonta e come è possibile utilizzarlo?
Verrà erogato automaticamente a tantissime famiglie italiane, senza che occorra presentare richiesta alcuna. Stiamo parlando di uno dei bonus più attesi del mese di luglio, una sorta di palliativo per andare a tamponare l’avvio della procedura di eliminazione del Reddito di Cittadinanza. Ma non solo: sono oltre 1,3 milioni infatti i nuclei familiari che lo riceveranno e che potranno utilizzarlo fin da subito per l’acquisto dei beni di prima necessità.
Introdotto con la Legge di Bilancio 2023 (e nella fattispecie con i commi 450-451 dell’articolo 1), il Bonus Spesa Famiglie rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno per le famiglie in condizioni di precarietà economica ed è stato proprio l’Inps a confermare che tutti coloro che rientreranno nei requisiti lo riceveranno in automatico in modo tale che nessuno resti indietro. Come? Attraverso l’incrocio dei dati dell’Istituto stesso con quelli in mano ai comuni.
Arriva il Bonus Spesa Famiglie, come funziona la nuova agevolazione per comprare alimenti
Il comune denominatore di questa importante agevolazione che arriva in un periodo di inflazione stellare, è chiaramente il reddito ed in particolare l’Isee che non dovrà superare i 15mila euro a nucleo familiare. In presenza di tale requisito verrà recapitata una lettera contenente, come spiegato dall’Inps nel messaggio N.1958 datato 26 maggio 2023, tutte le istruzioni per il ritiro della card contenente l’importo. Si tratterà di una postepay consegnata presso uno sportello di Poste Italiane, una vera e propria carta risparmio spesa del valore di 382,50 euro una tantum.
La cifra dunque verrà erogata soltanto una volta e non mensilmente ma consentirà comunque di far fronte alla spesa alimentare per portare a casa numerosi prodotti acquistabili presso gli esercenti convenzionati. La prima lista di beneficiari è stata stilata dopo l’11 giugno, dopo che è stata effettuata un’attenta verifica dei requisiti.
Non vi sono limitazioni geografiche: tutti coloro che ne hanno diritto, da nord a sud, potranno beneficiare della somma erogata, come previsto espressamente dal decreto attuativo dello scorso 18 aprile nel quale viene anche confermato che non debba essere presentata richiesta alcuna. Importante, oltre al requisito legato all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente che, lo ricordiamo, dovrà essere in corso di validità, è anche l’iscrizione all’Anagrafe della Popolazione Residente legata al proprio comune.
Bonus Spesa, la procedura per individuare chi ne ha diritto
Dal mese di luglio sulle carte consegnate verranno caricati i Bonus Spesa 2023 e già a partire dai giorni successivi la somma potrà essere utilizzata per acquistare pane, latte, biscotti, salumi, insalata e tanto altro. Infatti, dopo la prima scadenza dell’11 giugno 2023 entro la quale l’Inps ha messo le liste di beneficiari in possesso dei requisiti previsti a disposizione dei Comune, la seconda scadenza è fissata per il 26 giugno. Entro quel giorno è prevista la conferma, da parte dei Comuni, delle liste che l’Istituto ha fornito. Trascorsi un numero non superiore a dieci giorni sarà di nuovo l’Inps a trasmettere alle Poste Italiane gli elenchi dopo averli ufficializzati.
A quel punto si procederà con l’elaborazione delle carte risparmio spesa. Dovranno trascorrere ulteriori quattro giorni per consentirne la rendicontazione completa e la comunicazione dell’Inps ai Comuni del numero identificativo delle carte. Infine i Comuni procederanno ad inviare comunicazione alle famiglie interessate. Importante è però sottolineare che l’Inps terrà conto della scala di priorità così come indicato nel decreto attuativo.
Cominciando con le famiglie con almeno tre componenti, uno dei quali nato entro il 31-12-2009; proseguendo con i nuclei familiari con non meno di tre persone una delle quali venuta al mondo entro il 31 dicembre 2005 e per finire considerando i nuclei composti da non meno di tre componenti ma senza vincoli legati alla data di nascita. La famiglia con Isee più basso avrà, comunque, sempre priorità per quanto concerne i criteri di assegnazione.
Carta bonus spesa, chi non ne ha diritto
Chi invece non avrà diritto alla carta risparmio spesa, che sarà nominativa, sono i nuclei che anche a luglio percepiranno il Reddito di Cittadinanza oppure il Reddito di inclusione; resteranno esclusi anche coloro che ricevono qualsiasi altra forma di sostegno alla povertà o di inclusione sociale. Altri motivi di non erogazione del bonus sono il fatto che uno dei componenti riceva l’Assicurazione Sociale per l’Impiego – Naspi, Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori – DIS-COLL; Indennità di mobilità.
Ancora, Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito oppure la Cassa integrazione guadagni-CIG. O, in caso di disoccupazione involontaria, qualsiasi altra forma di sostegno o di integrazione salariale. Infine un accorgimento: le carte andranno ‘attivate’. Come? Semplicemente utilizzandole una prima volta per effettuare un acquisto purché lo si faccia entro e non oltre il 15 settembre 2023.