Nuovo codice della strada, nessuna pietà: se sbagli non guidi per 3 anni | Al bando i vizi pericolosi

Le modifiche approvate dal Consiglio dei ministri sul nuovo codice della strada inaspriscono le pene per i comportamenti pericolosi alla guida: scopriamo quali sono le principali novità.

Sin da quando Matteo Salvini ha ottenuto l’incarico di ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, ha anticipato che una delle sue priorità era quella di inasprire le pene per i comportamenti dannosi alla guida. Distrazioni, mancanza di rispetto delle regole stradali e guida in stato alterato di coscienza sono le cause principali degli incidenti stradali, motivo per cui nella revisione del codice della strada presentata dal ministro ci sono cambiamenti che riguardano tutti questi aspetti.

Novità codice della strada: pene severe
Il nuovo codice della strada prevede pene più severe per chi ha vizi pericolosi – Grantennistoscana.it

La sicurezza stradale è un argomento prioritario che va assicurata sicuramente tramite le norme e le pene per le trasgressioni, ma che va anche garantito attraverso una gestione oculata e attenta della manutenzione dei percorsi cittadini e autostradali (quanto successo con il Ponte Morandi non dovrà mai più ripetersi). Il ministro Salvini ha intanto messo avanti le proprie idee per quanto riguarda il controllo dei comportamenti illeciti attraverso delle pene più rigide e un sistema di educazione stradale più incisivo per i neopatentati.

Le misure sono state presentate al Consiglio dei ministri di qualche giorno fa e sono state tutte approvate. Adesso l’iter parlamentare prevedere che i cambiamenti proposti dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti vengano vagliate dalla Camera dei Deputati e dal Senato. Una volta ottenuta l’approvazione di entrambe le camere i decreto legislativo avrà l’autorizzazione definitiva del governo e potrà diventare legge quando verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Nuovo codice della strada: le nuove punizioni per chi guida guardando il cellulare

Da quando i telefoni cellulari sono divenuti smartphone e consentono dunque ai loro utilizzatori di vedere immagini e video, ma anche di registrare ciò che stanno facendo, sono aumentati a dismisura gli incidenti causati da questi device. Secondo i dati in possesso del ministro al giorno d’oggi il 15% degli incidenti stradali sono causati dall’utilizzo di app di messaggistica istantanea come WhatsApp mentre si è alla guida.

Cellulare alla guida: nuove pene
Il 15% degli incidenti è causato da chi utilizza i cellulari mentre guida: cosa cambia nel codice della strada – Grantennistoscana.it

Per questa ragione se fino ad oggi l’utilizzo del cellulare comportava una multa e la decurtazione di punti dalla patente, se il ddl verrà approvato chiunque sarà sorpreso a guidare con in mano il cellulare si vedrà sospesa la patente. La sospensione varierà in base ai punti patente posseduti dal guidatore nel momento in cui verrà colto in flagrante. Se possiede meno di 20 punti ma più di 10 la sospensione sarà di 7 giorni, mentre se i punti sono inferiori a dieci la sospensione salirà fino a 15 giorni.

Il giro di vite su chi fa consumo di droghe e le novità per la guida in stato di ebrezza

Nell’annunciare le nuove misure, Salvini si è soffermato in particolar modo sul giro di vite che è stato inserito per chi si mette alla guida dopo aver consumato droghe. Attualmente il codice della strada prevede che il ritiro della patente va applicato nel caso in cui l’automobilista che ha assunto delle droghe non risulti cosciente al momento del controllo da parte delle forze dell’ordine. Questo perché l’assunzione di droghe può essere avvenuta anche molto prima che si fosse messo in auto e dunque l’effetto stordente potrebbe essere passato.

Guida sotto effetto di alcol o droghe
Giro di vite per chi guida sotto effetto di droghe o alcol: previsto il ritiro della patente per tre anni – Grantennistoscana.it

Il ministro si è soffermato su questo aspetto in particolare, chiarendo che una volta passate le modifiche non importa se l’automobilista sarà cosciente o meno, se risulterà dall’esame che ha consumato qualsiasi tipo di droga la patente gli verrà ritirata per tre anni. Non solo, nel caso in cui, una volta riottenuta la patente, venisse beccato nuovamente, il ritiro la seconda volta sarebbe definitivo.

Cosa cambia riguardo alla guida in stato di ebrezza?

Per quanto riguarda invece il consumo di alcol, le modifiche non hanno intaccato i limiti alcolemici già previsti dalle precedenti misure. Dunque con un tasso di alcol fino a 0.5 l’automobilista sarà ritenuto entro i limiti consentiti, tra 0.6 e 0.8 verrà punito con una sanzione amministrativa, mentre superato 0.8 si sarà macchiato di reato penale. Nel caso in cui venga riscontrato un tasso alcolemico oltre i limiti consentiti, ci sarà una sospensione della patente di 2 o 3 anni in base alla gravità del reato commesso.

Una volta beccato alla guida in stato di ebrezza, il guidatore non godrà più dei limiti di tolleranza previsti per gli altri. Nel caso di recidiva, infatti, la tolleranza è zero, dunque se il recidivo venisse beccato alla guida anche con un tasso alcolemico di 0.2, verrebbe obbligato ad installare l’alcolock nel proprio veicolo. Si tratta di un sistema di blocco che impedisce a guidatore di mettersi al volante finché c’è una minima traccia di alcol nel suo sangue.

Nuove regole per i neopatentati

Le misure più rigide riguardano anche chi viene beccato a prendere una strada contromano, chi effettua un sorpasso azzardato e chi non ha installato in auto i sistemi di sicurezza per i bambini. Ma particolare attenzione è stata riservata ai neopatentati e ai minorenni. Qualunque minorenne venisse sorpreso a guidare senza patente e/o in stato alterato di coscienza non potrà ottenere la patente fino ai 24 anni.

Nuove regole per i neopatentati
Cambiano le regole anche per i neopatentati: cosa c’è di nuovo? – Grantennistoscana.it

Il ministro ha anche annunciato che è stato inserito un limite di cilindrata fino al terzo anno di patente. Tuttavia questa non è esattamente una novità, visto che il limite dei tre anni per la guida di mezzi con Kw/tara superiore a 55 è già previsto dal codice della strada. Attualmente esiste un’eccezione, ovvero quella in cui il neopatentato sta guidando il mezzo di potenza superiore a quella indicata con un guidatore esperto al fianco. Salvini vuole cancellare anche l’eccezione? Il ministro ha infine inserito un obbligo di frequentazione di corsi  di educazione stradale extracurriculari che offriranno dei vantaggi ai neopatentati nel momento in cui supereranno l’esame di guida e otterranno la patente.

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