Allarme massimo anche in Italia, per quanto riguarda la Dengue. Ecco tutto quello che si deve sapere su questa malattia: non sottovalutarla
Per quanto anche in Italia siamo abituati a fare i conti con le zanzare, soprattutto nelle zone della Pianura Padana e in quelle più umide ed afose, in realtà qui non abbiamo mai avuto grossi problemi di malattie trasmesse da questi fastidiosi insetti. Se i maschi di questa specie sono impollinatori e non pungono, anzi sono essenziali per l’ecosistema, le femmine invece sono le responsabili dei pruriti e dei gonfiori sulla nostra pelle: il sangue serve loro per portare a termine lo sviluppo delle uova. Anche in Italia, però, è arrivata una minaccia non secondaria: la Dengue.
La febbre Dengue, chiamata anche febbre rompiossa, è una malattia virale causata dalla puntura di zanzare del genere Aedes infette: endemica nelle zone del mondo a clima tropicale come l’America Centrale e Meridionale, l’Oceania, l’Africa e il Sud-Est Asiatico, in questi ultimi giorni se ne segnalano casi anche in Italia. Ecco tutto quello che si deve sapere sui sintomi, le conseguenze e i modi per prevenirla.
Febbre Dengue: varianti e sintomi
La febbre Dengue può presentarsi in due varianti. La prima è la classica, una forma benigna e non letale; la seconda invece è la emorragica, che invece è grave e può anche causare uno stato di shock potenzialmente letale. Il primo sintomo che si avverte è un aumento della temperatura corporea con una febbre che può essere anche molto alta: compaiono poi mal di testa, dolori attorno agli occhi, dolori ai muscoli e alle ossa, nausea, vomito ed eruzioni cutanee di vario tipo. Quella emorragica, invece, causa la perdita di liquidi e manifestazioni emorragiche.
La diagnosi di Dengue viene effettuata sulla base dei sintomi che il soggetto manifesta; in alcuni casi, però, potrebbe essere utile ricercare il virus o gli anticorpi specifici mediante le analisi del sangue. Normalmente, il primo sintomo è la febbre, mentre gli altri possono comparire anche a tre o quattro giorni di distanza: dalla puntura di zanzara, però, prima che compaia la febbre può passare anche quasi una settimana.
In generale, se notate dei sintomi riferibili alla Dengue o avete il sospetto di averla presa, chiamate subito il vostro medico di fiducia, il quale vi indicherà la strada migliore per la guarigione e informerà le autorità sanitarie territoriali di un’eventuale ulteriore positività: ecco infatti qual è la situazione sul suolo italiano.
La situazione in Italia
Come abbiamo detto, la Dengue è endemica in molte zone del mondo, ma tra queste non si legge né l’Europa, né l’Italia. Negli ultimi giorni, però, la Direzione Generale del Welfare della Regione Lombardia ha segnalato un caso nella provincia di Lodi: si tratta di un paziente di oltre settant’anni, che sta abbastanza bene. Un altro caso è stato segnalato nel Lazio: per questo motivo, le autorità stanno procedendo a disinfestare le vicinanze dei luoghi frequentati dai due pazienti, informando i medici su come comportarsi e la popolazione su come difendersi.
Sebbene fino a poco tempo fa non esistesse alcuna prevenzione per la Dengue, oggi invece sono stati approvati ben due vaccini contro questa malattia. Uno è specifico per le persone che non sono mai state esposte al virus: in Italia, questo ha completato il processo di autorizzazione e a partire dall’inizio dell’autunno dovrebbe essere disponibile. Di fatto, però, la raccomandazione principale delle autorità è quella di proteggersi ed evitare il più possibile l’incontro con zanzare potenzialmente infette.
Questo, quindi, passa attraverso l’uso di vestiti adeguati e protettivi, spray repellenti da applicare direttamente sulla pelle e zanzariere da installare a casa e in ufficio, così da evitare che questi insetti entrino in casa. Inoltre è importante sapere che le zanzare sono più attive nelle prime ore del mattino e sono attratte da chi suda molto, per cui se si ha l’abitudine di andare a correre alle prime luci dell’alba è meglio proteggersi adeguatamente.
Massima attenzione anche ai vasi esterni, poiché le zanzare adorano i ristagni d’acqua, dove solitamente lasciano le uova in attesa che si schiudano. Se quindi avete l’orto o dei fiori in vaso, cambiate l’acqua ogni giorno ed evitate al massimo che si creino zone dove ristagna.