Non tutti sono uguali ed è meglio fare le dovute distinzioni. Ecco come fare per riconoscere l’olio extravergine d’oliva
L’olio è uno degli ingredienti più diffusi in assoluto nella nostra cucina ed è tra i prodotti tipici della nostra terra. Si tratta di un prodotto meraviglioso che ci consente non solo di insaporire i nostri piatti, ma anche di realizzare ricette, produrre conserve e anche svolgere alcuni compiti domestici.
Ma parlando di cucina, l’olio extravergine d’oliva questo rappresenta un prodotto di serie a rispetto agli altri simili. Ma come fare per riconoscerlo? Ve lo spieghiamo in questo articolo.
Ecco come riconoscere l’olio extravergine d’oliva
Chi consuma questo prodotto regolarmente acquistandolo al supermercato non sempre sa che ne esistono di diversi tipi e che solo alcuni sono effettivamente superiori in qualità rispetto ad altri. Ci sono moltissime differenze, come ad esempio la certificazione, il sapore, la provenienza e la tipologia di produzione. Tuttavia, la maggior parte delle persone sa bene che l’olio extravergine d’oliva rappresenta la scelta migliore. Ma come fare a riconoscerlo? Vediamolo insieme.
Possiamo trovare l’olio extravergine d’oliva praticamente ovunque. La prima cosa da fare quando siamo al supermercato è osservare la bottiglia, che deve essere necessariamente di vetro scuro in quanto questo protegge il suo contenuto dalla luce e dall’ossigeno. Sull’etichetta poi sono riportate diverse informazioni fondamentali, come a provenienza del prodotto, la campagna olearia di riferimento: la scelta migliore da fare è tra quelle più recenti.
Inoltre, è importante preferire l’olio filtrato a quello non filtrato, in quanto privo di residui di molitura. Questi a lungo andare potrebbero danneggiare il prodotto stesso. Un modo certamente utile per acquistare olio di qualità è quello di rivolgersi alle oleoteche. Si tratta di strutture poco diffuse in Italia, ma che offrono certamente prodotti di qualità.
Non tutti sanno, infine, che per riconoscere un’olio di buona qualità è molto importante saper valutare il suo sapore. Non è la stessa cosa per il colore, elemento poco decisivo nello stabilire se quello è effettivamente un olio di qualità. L’unico colore che deve allarmarci è quello trasparente: in quel caso l’olio non è buono.
Per quanto riguarda il gusto invece è bene che prevalgano le note amare e piccanti. Il modo migliore per riconoscere un olio di buona qualità è quello di fare piccoli corsi di assaggio e acquisire conoscenze utili per poter valutare un olio scarso da un prodotto di eccellenza.