Le ultime vicende hanno alimentato un certo allarmismo nei residenti del Trentino Alto-Adige: il numero degli orsi aumenta, così come i rischi ad esso correlati.
L’orsa JJ4, responsabile della morte prematura del giovane runner Andrea Papi, è stata catturata martedì 18 aprile dopo diverse ore di ricerca. Le autorità propendono per la soppressione dell’esemplare, ma hanno ricevuto diverse proteste in merito. Le ultime vicende hanno alimentato un dibattito piuttosto importante riguardo la reale colpa attribuita all’animale, in quanto si tratta di un’azione istintiva a protezione dei suoi cuccioli. Non sono ancora chiare le dinamiche che avrebbero causato una reazione così aggressiva.
Quanto accaduto ci ha portato a riflettere, soprattutto perché il numero di orsi è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni. Il progetto di ripopolamento dei boschi, attuato per evitare l’estinzione della specie, si è rivelato nel tempo fallimentare. I casi di aggressione ed invasione degli orsi nei luoghi abitati è aumentato e questo genera preoccupazione nei residenti coinvolti. Dopo l’orsa JJ4, sembra che le autorità stiano cercando l’ennesimo esemplare considerato aggressivo e di conseguenza pericoloso per l’incolumità di cittadini e turisti.
È importante al contempo sottolineare che i casi di aggressione si contano sulle dita di una mano: l’orso non è da considerarsi un predatore, attacca esclusivamente laddove percepisca una condizione di pericolo. È importante dunque mostrare un comportamento pacato e rilassato in caso di incontro ravvicinato. Un movimento brusco potrebbe costarvi la vita, proprio come successo ad Andrea Papi.
Allarme orsi, il numero di esemplari aumenta
Sono registrati circa 200 esemplari che si aggirano nei boschi del Trentino Alto-Adige, ma anche in Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Abruzzo e Molise. Parliamo di animali che possono raggiungere i 130 chili e 2 metri di altezza. Contrariamente a quanto sostiene l’opinione pubblica, gli orsi sono animali estremamente agili: sanno arrampicarsi sugli alberi e raggiungono i 50km/h di velocità. Fuggire dunque in caso di incontro ravvicinato è pressoché inutile, anzi decisamente pericoloso.
Quando un orso diventa potenzialmente pericoloso? I fattori che possono alimentare aggressività e violenza nell’animale sono le seguenti: presenza dei cuccioli nelle vicinanze, eventuali ferite ai danni dell’animale, accesso alle loro fonti di cibo (mai avvicinarsi alle carcasse in presenza di un esemplare), eccessivo avvicinamento alla tana ed infine movimenti bruschi che possano spaventarlo oppure coglierlo alla sprovvista. Come dobbiamo comportarci dunque?
In primo luogo, è importante mantenere la calma. In caso di incontro ravvicinato è necessario rimanere immobili senza mostrare atteggiamenti bruschi; è consigliabile sdraiarsi a terra e fingersi morti, in quanto l’assenza di movimento convincerà l’orso della mancanza di pericoli. In caso in cui notiate la presenza dell’animale in lontananza, è sufficiente arretrare molto lentamente, fino ad allontanarsi completamente dalla zona. Laddove l’orso dovesse avvicinarsi mentre vi state allontanando, gettate con delicatezza degli oggetti quali zaino, giacca e simili – l’istinto porterà l’animale ad annusare l’agente esterno e questo vi darà il tempo di fuggire con calma.