Attenzione alle ore necessarie per conseguire la patente e alle mezze verità dell’autoscuola. Non farti fregare.
Una delle domande che più frequentemente rivolgiamo all’autoscuola è “quante guide bisogna fare per conseguire la patente?” In realtà fino al 2012 non c’era un numero minimo di ore per riuscire ad avere la patente di guida ma poi c’è stato l’aggiornamento del Codice della Strada in virtù di un Decreto del Ministero dei Trasporti. Proprio nel 2012 il Governo desiderava fare chiarezza ma a ben vedere questa chiarezza non è mai arrivata.
In realtà c’è un certo margine di dubbio quando si parla di guide obbligatorie e guide certificate e la confusione regna sovrana. In questo articolo cercheremo di chiarirvi cosa sono le guide obbligatorie certificate e come mai l’autoscuola può far apparire tutto più facile di quello che è. L’articolo 122 comma 5 bis del Codice della Strada stabilisce esplicitamente che per avere la patente di guida B c’è bisogno di esercitazioni obbligatorie in autostrada o su strade extraurbane ed anche in condizioni di visione notturna.
La questione delle ore obbligatorie certificate
In sostanza chi vuole conseguire la patente B deve effettuare per lo meno 6 ore di esercitazioni obbligatorie in collaborazione con un’autoscuola che le possa certificare. Dunque dal 2012 se si vuole avere la patente c’è bisogno che le sei ore di guide obbligatorie siano ripartite in tre moduli della durata di due ore ciascuno.
Il modulo A prevede due ore di guida in visione notturna. Si tratta di un tipo di esercitazione che possa garantire al neopatentato di sapersela cavare anche di notte. Il modulo B è dedicato alla guida su strade di scorrimento o extraurbane secondarie. La legge prevede questo modulo in modo tale che chi prende la patente non si trovi in difficoltà quando deve percorrere una strada extraurbana, decisamente diversa da quelle della città.
Poi ci sono anche le due ore dedicate al modulo C e cioè alla guida in autostrada o su strade extraurbane principali. Questa normativa esiste ormai da più di dieci anni eppure crea una notevole confusione. Il problema riguarda sempre cosa si intenda per ore obbligatorie certificate.
Facciamo chiarezza
Le scuole guida spesso per ragioni di marketing trasmettono un messaggio errato. Infatti molte tendono a dare l’idea che dopo le 6 ore di guida certificate e obbligatorie la patente sia praticamente certa.
È importante quindi sfatare un mito. Lo scopo di chi si approccia ad un’autoscuola non è quello di conseguire la patente con il minimo di ore possibile ma è quello di avere la giusta destrezza e consapevolezza quando poi sarà alla guida. Infatti dopo che si sarà superato l’esame, si sarà alla guida da soli e a quel punto i rischi non mancheranno. Dunque riguardo questo mito delle 6 ore obbligatorie certificate bisogna essere chiari.
Non si tratta delle prime sei ore svolte con l’istruttore ma di quelle che rispondono agli obiettivi prescritti dalla normativa. Di conseguenza non basterà fare due ore di pratica in autostrada, due ore sulla strada extraurbana secondaria e due ore in visione notturna per essersi “tolti questo fastidio” e poter conseguire la patente.
Si devono aver raggiunto dei target di qualità alla guida
Le 6 ore certificate potranno essere, per l’appunto, certificate dall’autoscuola soltanto quando in queste sei ore la guida del candidato alla patente sia in linea con quello che richiede la legge ed ecco perché non basterà fare sbrigativamente tali ore di pratica per poter conseguire la patente.
Nelle due ore di guida notturna, l’aspirante patentato deve circolare su strade urbane larghe e strette anche con veicoli parcheggiati ai lati e affrontando incroci. Durante le due ore di guida su autostrade o strade extraurbane principali il candidato deve circolare superando la velocità dei 50 chilometri orari e utilizzando la marcia più alta in modo adeguato allo scorrimento del traffico.
Nelle due ore su strade urbane o extraurbane secondarie, l’allievo deve utilizzare il motore in regime di coppia massima consumando il meno possibile. Come si può facilmente intendere ci sono degli obblighi da rispettare e non si tratta semplicemente di passare due ore alla guida. Ma la cosa fondamentale da chiarire è che quasi nessuno riesce ad essere preparato con solo 6 ore di guida anche se le pubblicità fanno intendere spesso il contrario.
Il libretto
Le autoscuole devono attenersi alla normativa che prevede che nel caso della guida accompagnata e quindi nel quello degli allievi minorenni, non c’è la possibilità di trasportare passeggeri. Nel caso invece della guida obbligatoria per i candidati alla patente B è consentito il trasporto dei passeggeri.
Perché le guide siano valide è necessario che vengano annotate sul libretto delle lezioni di guida che è una specie di registro che deve essere tenuto obbligatoriamente e deve essere conforme al modello riprodotto nell’allegato 2 del Decreto del Ministero dei Trasporti del 20/04/2012. In questo registro ogni pagina è realizzata in duplice copia.
La prima copia è un originale da consegnare all’allievo e l’altra viene redatta a ricalco e deve essere conservata dall’autoscuola. L’istruttore dovrà compilare ogni pagina originale prima della guida e ogni pagina deve essere firmata dall’istruttore e dall’allievo. Questo specifico libretto è diverso da quello per le lezioni di guida B perché è unico per ogni candidato.