C’è davvero qualcosa dopo la morte? Alcune persone dichiarate clinicamente defunte hanno svelato le loro esperienze: ecco cosa hanno visto.
Trovare uno scopo nella vita è fondamentale. Ce ne possono essere vari: dal lavoro ad una vera storia d’amore, dai soldi al potere. Ma tutto questo poi dove finisce? La durata dell’esistenza di un essere umano, che sia uomo o donna è abbastanza indifferente, si è decisamente allungata in media nel corso degli anni.
Parecchie persone arrivano a toccare la soglia degli ottant’anni, se non addirittura i novanta. E c’è perfino chi, nonostante la fragilità generata dalla terza età, non accetta di rinunciare a certi vizi come il fumo o l’alcol. Ma riesce comunque a sopravvivere. Ad ogni modo, niente dura per sempre e alla fine il risultato è uguale per tutti.
Tanta fatica e sudore, però non mancano pure i momenti di gioia e gratitudine. Ma ad un certo punto la morte si porta via ogni cosa di ciò che è stato costruito. Ed è impossibile sfuggire a questo destino, che forse è l’unico dettaglio che accomuna realmente chiunque. È assai triste quando una persona viene a mancare, a prescindere dal tipo di vita che ha vissuto.
A maggior ragione se si tratta di un ragazzo giovane ad esempio, che ancora non era riuscito a mostrare al mondo le sue abilità. Oppure un bambino appena sbocciato, tremendamente innocente ed indifeso. Ma si sa, spesso e volentieri il destino è crudele, per questo si ha la necessità di credere che dopo la morte possa esserci qualcos’altro.
Qui solitamente subentra un discorso di stampo ultraterreno, che si ricollega ai numerosi orientamenti religiosi. La fede aiuta senz’altro ad andare avanti superando gli ostacoli, anche in assenza di una vera e propria spiegazione scientifica. Non vedo, ma credo: è semplice mettere in discussione un mantra del genere, ma allo stesso tempo è assai complicato condurre una vita fine a se stessa.
Ecco cosa hanno visto i pazienti tornati in vita dopo la morte
Ad ogni modo, non mancano delle testimonianze di pazienti che sono stati dichiarati clinicamente morti, per poi essere successivamente rianimati. Come si apprende da ‘Commentimemorabili.it‘, un utente su Reddit ha condiviso la propria esperienza e il thread in poco tempo è diventato virale, suscitando parecchio interesse.
Anche ad altri è capitato lo stesso avvenimento e molti sono stati in grado di ricordare sensazioni, sentimenti e addirittura visioni relativi agli istanti in cui erano temporaneamente deceduti. E la cosa incredibile è che molti ricordavano di aver assistito alla stessa scena. Ad esempio, uno ha raccontato di quando stava facendo un’angiografia.
Era sveglio e guardava lo schermo, mentre parlava con il medico. Poi, ad un certo punto, hanno iniziato a suonare gli allarmi e si è immediatamente diffuso il panico. Il mondo del paziente è diventato morbido e nebbioso, dopodiché tutto è diventato nero. In quel frangente ha avvertito più che altro una confortevole sensazione di pace, un qualcosa che spesso viene sottolineato dai membri della chiesa e dalle scritture presenti nella Bibbia.
Le altre testimonianze
E non finisce qui. Un altro ha raccontato, invece, di essere collassato nel corso di una presentazione in classe. Ha smesso improvvisamente di respirare, tant’è che sembrava essersi fermata la circolazione del sangue. Gli è parso di precipitare in un buco senza fine, mentre i suoi compagni gridavano aiuto.
Si ricorda un po’ del viaggio in ambulanza, dove ha clamorosamente visto dall’esterno il suo corpo privo di sensi e completamente inerme. All’interno del veicolo di pronto soccorso c’era un paramedico insieme a lui dai capelli verde menta, che non aveva visto prima di svenire. Infine, un utente protagonista di un episodio simile ha aggiunto un dettaglio assai significativo.
Entrando più nello specifico, si trovava in piedi di fronte ad un gigantesco muro di luce, che si estendeva in alto, in basso, a destra e a sinistra. Un po’ come posizionare i propri occhi a distanza molto ravvicinata rispetto ad una lampadina fluorescente. Insomma, abbiamo a che fare con degli scenari estremamente suggestivi, i quali spingono a pensare che l’Aldilà non sia mera fantasia.
Le prime dieci cause di mortalità nel mondo
Ad ogni modo, la stragrande maggioranza della gente non ci crede comunque o quantomeno spera di scoprilo il più tardi possibile. Ma come già scritto la morte prima o poi arriva a prendere chiunque e, per chi non lo sapesse, la prima causa di mortalità nel mondo è il cuore.
Inoltre, per via dell’invecchiamento della popolazione, sono sempre più diffuse le malattie cerebrovascolari. Attenzione, poi, alla Broncopneumatia cronica ostruttiva, ossia una patologia che interessa l’apparato respiratorio (ostruzione irreversibile delle vie aeree). Molto più conosciuti, senz’altro, l’Alzheimer e le forme di demenza senile, al pari delle infezioni alle vie aeree inferiori e del cancro ai polmoni.
E, stando ai dati raccolti dal Global Health Observatory, non va sottovalutata neanche l’acqua contaminata, così come il diabete (in Italia colpisce il 5,8% della popolazione). Chiudono l’elenco gli incidenti stradali e la tubercolosi, causata da un batterio che attacca i polmoni e distrugge progressivamente gli alveoli, provocando enorme sofferenza.