Alcune misure consentono di andare in pensione nel 2023 avendo versato i contributi per la durata di 30 anni: scopriamo quali sono le categorie interessate.
Si chiama âApe Socialeâ: è la misura che consente anche questâanno di poter andare in pensione dopo aver versato contributi per la durata di 30 anni. Al momento la misura è in corso di validitĂ fino al prossimo 31 Dicembre, anche se sono diverse le âvoci di corridoioâ che hanno giĂ ipotizzato una proroga per il successivo anno 2024.
Da un punto di vista prettamente formale, lâApe Sociale è riconosciuta come misura di pensionamento al pari di tutte le altre attualmente in vigore nellâordinamento previdenziale nazionale. Tuttavia, è tuttâaltro che erroneo considerarla una misura âponteâ di accompagnamento alla pensione: questo perchĂŠ al compimento dei 67 anni di etĂ il percettore cessa di riceverla per passare allâottenimento della âPensione di Vecchiaiaâ, a seguito di debita domanda.
Se il percettore dellâApe Sociale, infatti, compiuti i 67 anni di etĂ non avanzerĂ richiesta di percepimento della pensione di vecchiaia, resterĂ senza trattamento pensionistico. Lâimporto massimo ottenibile con lâApe Sociale è di 1.500,00 Euro, non prevede la tredicesima nĂŠ la reversibilitĂ per decesso e nemmeno segue il tasso dâinflazione variabile di anno in anno. Vediamo quindi le categorie che ne possono beneficiare.
Sono tre le categorie che possono beneficiare della misura dellâApe Sociale almeno fino al prossimo 31 Dicembre: ovvero la categoria degli invalidi, dei disoccupati e dei caregiver. In quanto ai disabili, possono andare in pensione con lâApe coloro che abbiano una certificazione di disabilitĂ pari ad un valore minimo del 74% ed unâetĂ di almeno 56 anni per le donne e di 61 anni per gli uomini.
I disoccupati che possono beneficiare dellâApe, invece, devono avere almeno 63 anni di etĂ con, appunto, 30 anni di versamenti di contributi effettuati. Stesse condizioni anche per i caregiver, ovvero di persone che prestano assistenza ad un parente disabile. Per i caregiver fa fede un periodo di assistenza offerta ad un caro con disabilitĂ della durata di almeno 6 mesi e del quale sia convivente, di primo grado oppure coniuge.
Il caregiver, inoltre, può ottenere il diritto allâApe anche il il parente disabile di cui si prende carico è di secondo grado senza coniuge o genitore nella possibilitĂ di assistirlo, oppure anchâessi disabili o che abbiano raggiunto unâetĂ superiore ai 70 anni. Maggiori informazioni e dettagli possono essere reperiti anche tramite il portale dellâINPS.
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