La felicità può essere “comprata” dai soldi? A quanto pare sì, ecco quanto bisogna guadagnare per essere felici secondo degli studi.
L’argomento è sicuramente più complesso di come lo abbiamo posto, prima di tutto bisognerebbe capire cosa significhi felicità e come questo concetto varia da persona a persona, ma anche da società a società. Cosa significa dunque essere felici? Nell’accezione moderna della parola, essere felici significa avere le condizioni base per poter condurre una vita serena, in cui si ha sufficiente denaro per pagare le spese di gestione (dunque casa, auto e bollette), per avere sempre cibo in tavola e ovviamente per togliersi qualche sfizio (vacanze, vestiti, ristoranti, oggettistica varia ed eventuale).
Accettato come assunto, dunque, che per felicità intendiamo la possibilità di vivere nella società odierna senza affanno, appare abbastanza palese che il denaro, per quanto vile, abbia la sua importanza. Certo non basta avere un guadagno sufficiente a pagare le spese a renderci felici, visto che a concorrere al nostro stato umorale sono fattori di ben altro tipo, come la stabilità sentimentale, la possibilità di avere figli, la salute dei nostri cari e dei nostri amici (e ovviamente la propria), ma anche le prospettive personali e professionali e dunque la possibilità di realizzarsi come essere umano e come professionista.
La ricchezza non fa la felicità, ma l’ostentazione rende infelici
Una riflessione che ci porta a convalidare il ben noto assioma che ci dice come in realtà non siano il soldi a renderci felici. Una frase che va ovviamente contestualizzata e che si riferisce all’eccesso di denaro, ovvero a ciò che possiamo definire ricchezza. Per quanto possiate averlo desiderato, serve davvero la villa con piscina? Per spostarvi avete davvero bisogno di una sportcar di lusso? Quando andate in vacanza è necessario alloggiare nell’hotel 5 stelle? Per godersi il mare in estate è davvero necessario possedere una barca o uno yatch?
La risposta a queste domande è talmente ovvia da renderle quasi retoriche eppure nella società odierna non è del tutto vero. Per chi come noi vive in Occidente, infatti, l’assenza di queste possibilità è un fattore da non sottovalutare. Questo perché al giorno d’oggi non c’è solo la percezione della maggiore ricchezza dell’altro, ma c’è anche l’assoluta consapevolezza che ci sono stili di vita a cui non potremo mai arrivare.
Basta guardare i social per rendersi conto che c’è chi conduce uno stile di vita assolutamente al di là delle possibilità del 90% del resto della popolazione mondiale. Proprio i social hanno portato ad un fenomeno di ostentazione del lusso che ha come conseguenza primaria l’imitazione di determinati comportamenti e scelte di vita, ma anche l’aspirazione al raggiungimento di un simile risultato. Il che produce una crescente insoddisfazione per chi diviene giorno dopo giorno più consapevole che non riuscirà mai ad ottenere denaro a sufficienza per vivere nell’opulenza.
Quanti soldi servono per essere felici? Meno di quanto pensiate
Che il denaro abbia un impatto notevole sulla felicità delle persone è indubbio, specialmente in una società consumistica e capitalista come quella in cui viviamo. Di questo avviso sono anche i ricercatori dell’Office for National Statistics e dell’Happy Planet Index, i quali nel 2020 hanno analizzato i dati statistici sui consumi, sui costi e sui guadagni per riuscire ad estrapolare la cifra annua che bisogna guadagnare per essere felici.
Ciò che è emerso dal loro studio è che superata una certa soglia di guadagno emergono nuove esigenze, dunque si passa ad un tenore di vita superiore che necessità di ulteriori guadagni. Tuttavia si tratta di un surplus che a loro avviso non è necessario per poter vivere una vita serena e felice.
Il dato dunque più significativo e interessante è che per essere davvero felici non servono i milioni di euro, ma bastano alcune decine di migliaia di euro l’anno. Per l’esattezza secondo i loro calcoli una persona potrebbe essere felice già guadagnando annualmente 38.882 euro all’anno. Una cifra che gli consentirebbe di pagare il mutuo, le bollette, le spese giornaliere e persino qualche sfizio.
Nei Paesi ricchi ci vogliono più soldi per essere felici
Uno studio, quello appena citato, che negli Stati Uniti d’America ha trovato solo in parte riscontro. In uno studio effettuato dalla Pennsylvania University del 2018, ad esempio, è emerso che per gli americani la felicità è direttamente proporzionale al guadagno. Dunque più si guadagna più si è felici. Nello stesso anno il team della Perdue University, guidato dal professore Andrew T Jebb, ha invece riscontrato che l’indice di soddisfazione economica e dunque di felicità di una famiglia cambia in base alla ricchezza del Paese in cui si vive.
Nel loro sondaggio, che ha visto coinvolte milioni di persone, i ricercatori della Perdue University hanno riscontrato che superata una certa soglia di guadagno, il denaro non è più associato alla felicità. Stando ai dati raccolti da loro, per essere materialmente soddisfatti bisognerebbe guadagnare 95 mila dollari l’anno (87.930 euro). Per la felicità emotiva, invece, basterebbero 55-60mila dollari (50-55mila euro).
Il gap tra lo studio della Happy Planet Index e quello della Perdue University è probabilmente legato al costo della vita differente nei vari Paesi considerati nelle due ricerche. Anche prendendo come riferimento il primo e dunque i 38mila euro annui, qui in Italia in molti avrebbero un guadagno inferiore a quello che condurrebbe alla felicità: il guadagno medio degli italiani, infatti, si aggira intorno ai 29mila euro annui.