Il segreto di un matrimonio lungo e felice passa per la camera da letto, ma non per il motivo che comunemente si immagina…
Che la qualità del sonno incida fortemente sulla qualità della nostra vita diurna non è una novità. Riposare bene e nei tempi giusti è il segreto per affrontare la giornata con le energie necessarie e dare il meglio di sé sul lavoro, in famiglia, con gli amici e in tutto ciò che facciamo. Ma non è tutto. Secondo un nuovo studio scientifico, addormentarsi all’ora giusta è anche il segreto per un matrimonio lungo e felice. Curiosi di sapere perché?
Alcune coppie hanno scoperto di trarre beneficio dal dormire in letti diversi, ma a quanto pare la chiave per una relazione sentimentale più sana è un’altra, e passa per le lancette dell’orologio. Basta un modesto intervallo temporale tra il momento in cui lui e lei si mettono a letto per fare la differenza e, in certi casi, salvare un matrimonio. Leggere per credere.
Se il sonno extra fa la differenza nel rapporto di coppia
Da una ricerca condotta dalla società britannica di materassi Dream è emerso che per oltre metà della settimana il campione monitorato sperimenta un sonno notturno disturbato o interrotto. Gli esperti hanno intervistato oltre 15.000 persone, scoprendo che oltre un quarto dei partecipanti (27%) ammette di dormire meglio quando dorme da solo e l’8% prende addirittura in considerazione l’idea di optare per letti separati per dormire meglio. Un numero enorme di partecipanti alla ricerca – il 55% – ha rivelato che il russare del proprio partner è la cosa più fastidiosa della condivisione del letto.
Secondo l’esperta del sonno di Dreams, Sammy Margo, la mancanza di sonno e lo stress che ne deriva hanno un grave impatto sulle coppie e sulla loro vita domestica. “Le persone possono essere più inclini alle discussioni quando sono stanche o stressate perché la fatica e la pressione possono influire sulla capacità di controllare le proprie emozioni e rispondere alle situazioni con calma e razionalità”, ha spiegato Margo. “Inoltre, la stanchezza può portare a problemi di comunicazione o incomprensioni, che degenerano facilmente in discussioni”.
Il rimedio a portata di mano
La buona notizia è che la soluzione esiste ed è a portata di mano. La chiave per una relazione armoniosa di sonno potrebbe essere semplicemente andare a letto 90 minuti prima o dopo il proprio partner. A detta di Margo, un intervallo di un’ora e mezza è il “tempo ottimale”, in quanto consente a chi si corica per primo di raggiungere una fase di sonno profondo prima ancora che il partner si metta a letto. “In questo modo, è possibile continuare a ottenere i benefici dell’intimità della condivisione di un letto con il tuo partner, ma senza la frustrazione di lottare per dormire al suo fianco“, sottolinea l’esperta. “Inoltre – aggiunge – essere aperti a questo cambiamento dimostra che ti preoccupi del tuo partner e dei suoi bisogni, non è un segno che la tua relazione è sugli scogli”.
Anche se può sembrare un rimedio drammatico, il “divorzio del sonno” può offrire diversi benefici, specie per chi dorme poco e/o male. “Gli studi dimostrano che quando un partner ha un disturbo del sonno può influenzare negativamente l’altro che invece dorme”, ha detto a CBS News la dottoressa Erin Flynn-Evans, consulente dell’American Academy of Sleep Medicine.
“Due persone che dormono insieme tendono a svegliarsi nello stesso momento”, continua, e “allo stesso modo, quando i partner differiscono nel cronotipo, per esempio se uno è un nottambulo l’altro è un mattiniero, le diverse preferenze di sonno possono avere un impatto negativo sul riposo di entrambi i partner”. A voi la scelta…