Ecco perché ci dimentichiamo le cose e come avere subito una comoda ed utile memoria di ferro.
La memoria è una di quelle funzioni cognitive senza le quali non potremmo letteralmente vivere. Se ci pensiamo un istante, senza memoria non potremmo fare praticamente nulla ed i ricordi del nostro passato ma anche le attività di ogni giorno sarebbero a repentaglio. A tutti noi capita di dimenticare una ricorrenza oppure dei dati che pensavamo di conoscere bene. Dimenticare qualcosa ogni tanto è assolutamente normale ma se iniziamo a dimenticare cose importanti con una certa frequenza, ecco che preoccuparsi è legittimo perché si cominciano ad avere dei dubbi in merito alla funzionalità del proprio cervello.
In questo articolo non solo andremo a capire perché dimentichiamo le cose ma offriremo anche un’utile bussola per comprendere quando la dimenticanza sia qualche cosa di fisiologico e quando invece debba essere un motivo di preoccupazione. La memoria è un processo molto complesso che coinvolge tante aree diverse del cervello. E’ supportata da circuiti neurali ed interazioni estremamente complesse e va a toccare l’ippocampo e la corteccia cerebrale.
Come funziona la memoria
Dal punto di vista funzionale la memoria agisce in tre fasi: acquisizione, memorizzazione e recupero delle informazioni quando sono utili o richieste. Le cause della dimenticanza sono molteplici. Innanzitutto abbiamo i fattori fisiologici e l’invecchiamento. Il normale processo di decadimento delle funzioni cognitive che avviene con l’età è dovuto ai cambiamenti strutturali e funzionali che influenzano la memoria.
L’ippocampo è una delle regioni determinanti per la memoria e diminuisce le sue dimensioni con il passare del tempo. Ma non va sottovalutato il sovraccarico di informazioni. Viviamo in un’epoca che spesso non rispetta la nostra fisiologia e che tra le altre cose sbagliate, ci bombarda continuamente con tantissime informazioni inutili. Il sovraccarico cognitivo sottopone il cervello ad un superlavoro e selezionare e stoccare le informazioni realmente importanti può non essere semplice.
Stress e distrazioni danneggiano la memoria
Una terza causa di dimenticanza può essere dovuta alle distrazioni ed alla mancanza di attenzione. Se non siamo abituati a prestare la giusta attenzione, le dimenticanze possono sempre capitare. Una quarta causa sono la sovrascrittura e l’interferenze. Questo capita quando un numero di telefono viene dimenticato perché ne abbiamo imparato uno nuovo.
La sovrascrittura capita quando arrivano delle nuove informazioni che, in un certo senso, il cervello sovrascrive ad altre in qualche modo simili memorizzate precedentemente. Ma una causa di dimenticanza veramente importante sono lo stress e i fattori emotivi. Lo stress cronico che purtroppo tanti di noi sperimentano nella vita di tutti i giorni va ad essere un vero e proprio flagello per la memoria.
Lo stress spinge il cervello a produrre il cortisolo. Questo ormone oltre a danneggiarci dal punto di vista della forma fisica perché aumenta molto il senso di fame, ostacola anche la formazione di nuovi ricordi perché danneggia l’ippocampo. Tra l’altro quando siamo soggetti ad eventi emotivamente intensi c’è un’ulteriore difficoltà di memorizzazione.
Quando la dimenticanza è patologica
Ma una domanda che molti si pongono è quando la difficoltà a ricordare deve farci preoccupare. La dimenticanza non è un male in se stessa, infatti dimenticare è parte del normale funzionamento della memoria. Dunque secondo i medici dimenticare qualcosa non deve essere motivo di preoccupazione.
È assolutamente fisiologico che una dimenticanza episodica sia presente nella nostra vita. Dimenticare ogni tanto dove abbiamo parcheggiato o dove abbiamo messo le chiavi o il nome di una persona che non vediamo tanto spesso, sono delle cose che al cervello capitano normalmente e non vanno considerate patologiche.
Il confronto col medico e come potenziare la memoria
Tuttavia se notiamo che la dimenticanza diventa persistente o grave è il caso di confrontarsi col medico. Infatti potrebbe essere l’inizio di disturbi cognitivi importanti come l’Alzheimer o alcune forme di demenza. Se la dimenticanza diventa frequente e comincia a diventare un limite nella vita di tutti i giorni può essere opportuno valutare se non sia il caso di fare indagini più approfondite.
Ad ogni modo è importante prendersi cura della salute del nostro cervello mediante una dieta equilibrata, l’esercizio fisico e la riduzione di fattori o elementi di stress che possono metterci sotto pressione per troppo tempo. Una dieta varia e ricca offrirà al nostro cervello i nutrienti giusti e soprattutto omega 3 ed omega 6 non devono mai mancare.
Me perché il cervello non invecchi è necessaria anche la giusta ginnastica mentale. Imparate sempre cose nuove e dedicatevi ad enigmistica e passatempi stimolanti che possano essere sempre una piccola sfida. La memoria non è un muscolo, ma va allenata come se lo fosse e così ci accompagnerà in modo robusto in ogni fase della vita.