Perché gli israeliani e palestinesi si odiano? Te lo spieghiamo nel modo più elementare possibile 13 Ottobre 2023 di Paolo Marsico La situazione in Medio Oriente negli ultimi giorni è più che mai tesa. Le tensioni tra israeliani e palestinesi ai massimi storici. L’escalation di violenze atroci degli ultimi giorni ha origini molto lontane. Non tutto è riconducibile, chiaramente all’ultimo attentato terroristico di Hamas dei giorni scorsi. Non si tratta soltanto di una semplice reazione a quanto subito, intesa come risposta o come semplice atto terroristico, le ragioni arrivano da molto più lontano. Le reali ragioni conflitto storico tra Israele e Palestina – grantennistoscana.it Una guerra silenziosa e atipica che va avanti da molti decenni. Da un lato l’esercito israeliano, di fatto, sostenuto dal resto del mondo occidentale, dall’altro i vari gruppi d’azione palestinesi, un verso e proprio esercito in un non Stato, chiaramente non può esistere, almeno oggi. Perché gli israeliani e palestinesi si odiano? La storia recente de conflitto Il tutto ha simbolicamente inizio nel 1947, all’indomani della fine del secondo conflitto mondiale. Gli inglesi lasciano uno dei propri protettorati in Medio Oriente, è la nascita dello Stato d’Israele in un’area storicamente caratterizzata dalla presenza congiunta per l’appunto di ebrei e arabi. Le tensioni scattano praticamente subito, il mondo musulmano non riconosce affatto tale condizione, tale nuova nazione e nel corso degli anni saranno non pochi i motivi di scontro. La Guerra dei sei giorni, per esempio, nel 1967, dopo molti anni di tensioni, con Israele colpita dalle potenze arabe intorno a se, Egitto, Siria, Giordania. L’esercito israeliano, cosi come anticipato, fortemente sostenuto da altre potenze mondiali alla fine ebbe la meglio riconquistando ogni porzione di territorio precedentemente sottratto dagli avversari. C’è poi la guerra del Kippur del 1973 scoppiata il giorno della festa ebraica dello Yom Kippur, con Israele colpita sempre da Egitto e Siria. In questo caso, decisivo sarà l’intervento dell’Onu. La storia del conflitto tra arabi e ebrei, ecco come è iniziata – grantennistoscana.it Negli anni successivi il movimento palestinese cresce grazie alla presenza di un leader come Yasser Arafat che spinge vero la creazone di uno Stato Palestinese. Attualmente, la parte che in qualche modo potrebbe essere ricondotta a questo specifico ipotetico Stato è rappresentata dalla Striscia di Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme Est. Il primo territorio è sicuramente quello oggi più particolare, considerate le stesse condizioni di vita dei quasi 2 milioni di palestinesi che ci abitano. Una sorta di prigione a cielo aperto dove, di fatto, i palestinesi non sono affatto liberi di muoversi. In Cisgiordania numerose le proteste sono state per la creazione negli anni passati di una vera e propria barriera protettiva da parte degli Israeliani. A Gerusalemme est, invece, troviamo una amministrazione israeliana per un città “reclamata” praticamente da tutti, ebrei, cristiani, arabi. Oggi l’attacco di Hamas e la pronta risposta dell’esercito israeliano. La situazione è certo tesa e si spera che alla fine, in qualche modo possa vincere, su tutto, la ragione e la voglia di pace tra i due popoli.