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Perché il formaggio cheddar è così giallo? La spiegazione che spiazza tutti

Tra i formaggi più amati in assoluto anche dagli italiani, il cheddar ormai è diventato un must have nel frigo. Ma sai perché è così giallo?

Fino a qualche anno fa erano davvero in pochi a conoscere il formaggio cheddar. Complice poi l’uso massiccio nelle paninerie che hanno cominciato a metterlo praticamente su tutto, piano piano il formaggio giallo per eccellenza ha riscosso sempre più successo. Immaginare oggigiorno, infatti, un hamburger o una porzione di patatine senza formaggio cheddar fuso di sopra è praticamente impossibile.

Alla scoperta del formaggio cheddar – Grantennistoscana.it

In altra parole, il cheddar è diventato un vero must have in cucina, tanto che ormai si trova in qualsiasi supermercato. Dal discount a quello più blasonato, qualsiasi catena della grande distribuzione ormai propone tra i suoi prodotti di punta proprio il formaggio anglosassone, magari anche sotto forma di sottilette.

Il gusto del cheddar, infatti, è abbastanza deciso e intenso, insomma si riconosce molto facilmente. Motivo per cui per stemperare un po’ la sua “identità”, si è deciso di fonderlo col gusto più delicato e la consistenza più morbida delle sottilette, una scommessa questa super fortunata che ha fatto apprezzare, anche a quei pochi detrattori del formaggio, il suo gusto unico e inconfondibile. Ma oltre al sapore, il cheddar non passa inosservato soprattutto per il suo colore. Ma sai perché è così giallo?

Alla scoperta del formaggio cheddar: dalle sue origini al suo colore, ecco tutto quello che c’è da sapere!

Da star della cucina americana, piano piano il formaggio cheddar ha conquistato il resto del mondo. Anche se, a differenza degli Stati Uniti, l’idea di preparare i maccheroni al formaggio in Italia non ha preso ancora tanto piede, complice anche la nostra tradizione culinaria che fa della pasta un fatto fin troppo serio per essere “bistrattato” così.

La fortuna del cheddar: ecco dove è nato – Grantennistoscana.it

Eccezion fatta, però, per i mac’n’cheese, come dicevamo prima, lo troviamo ormai quasi su tutto. Ma sai dove è nato questo formaggio a pasta dura e semidura a base di latte vaccino? Non lasciarti trarre in inganno! Pur essendo il simbolo della tradizione culinaria degli States, il cheddar è un’invenzione tutta inglese precisamente del Somerset nel sud ovest dell’Inghilterra. Lì, nel villaggio di Cheddar – da cui prende il nome – venne prodotto per la prima volta nel lontanissimo 1100 d.C.

Stando alla leggenda che avvolge la sua “creazione“, una lattaia del villaggio dimenticò per più di un giorno un secchio di latte in una grotta molto umida. Quando ritornò nella grotta, il latte si era indurito e ingiallito. Tuttavia, per non buttare il latte – all’epoca infatti ogni millilitro era preziosissimo – cerco di recuperarlo dando vita a uno dei formaggi più apprezzati di sempre dal XII secolo fino ai nostri giorni.

Ma non solo. Destinato prima al consumo locale – i formaggi infatti erano alla base della dieta povera di allevatori e agricoltori – ben presto il cheddar giunse anche a corte! Enrico II e suo figlio il principe Giovanni, infatti, una volta assaggiato non riuscirono più a farne a meno, e come dargli torto! Nel XVII secolo poi, re Carlo I ne sdoganò l’uso anche durante i banchetti reali, diventando così a tutti gli effetti un formaggio “nobile” e dall’incredibile prestigio che ha conservato nel corso dei secoli.

Cosa si nasconde dietro il colore tipico del cheddar?

Il cheddar, infatti, è il formaggio britannico più esportato nel mondo, specialmente negli Stati Uniti, in Australia e in Canada. Dalla forma generalmente cilindrica, può arrivare a pesare perfino 60 chili! Ma a cosa si deve il suo colore? In realtà, infatti, quello naturale non è così giallo tendente all’ocra oppure ancora all’arancione.

Per rendere il colore più uniforme si usò un colorante rosso naturale che si estrae dai semi della pianta Bixa Orelliana – Grantennistoscana.it

Anzi, nella versione “originale“, il formaggio è leggermente giallo o addirittura quasi bianco, un po’ come il resto dei formaggi per intenderci e per alcuni secoli effettivamente venne anche consumato così. Tutto cambiò però nell’Ottocento, quando gli allevatori inglesi per uniformare la tonalità del formaggio e differenziarlo anche dal resto della produzione casearia, decisero di usare un colorante rosso naturale che si estrae dai semi della pianta Bixa Orelliana. Ma non finisce qui!

Anche la stagionatura, infatti, può fare la differenza sul colore finale. In base ai mesi, infatti, il cheddar può presentare non solo diverse sfumature di giallo e arancione, ma anche diverse intensità di sapore. Ma vediamo insieme come cambia il colore.

  • Stagionatura minima di 6 mesi: il cheddar avrà un colore giallo scuro tendente all’arancione chiaro. Il sapore invece sarà delicato e il formaggio si scioglierà in bocca grazie alla sua consistenza quasi burrosa
  • Stagionatura di 12 mesi: in questo caso, il colore sarà un giallo dorato e la pasta lavorata sarà leggermente più dura. E anche il gusto avrà decisamente più carattere.
  • Stagionatura massima di 20 mesi: dopo quasi due anni, il formaggio avrà un colorito arancione, sarà alla vista molto duro, compatto, asciutto e il retrogusto sarà leggermente piccante, perfetto quindi per chi ama i formaggi più speziati capaci di dare corpo anche a un semplice piatto di pasta.

Due ricette buonissime e veloci con protagonista il formaggio cheddar: ed è subito “Born in the USA”!

E ora che abbiamo scoperto a cosa si deve il suo colore e perché il suo sapore può cambiare in base alla stagionatura, è arrivato il momento di provarlo con due ricette squisitissime – un antipasto e un primo – direttamente dagli Stati Uniti per una cena coi fiocchi! Pronta a lasciarti travolgere dal suo gusto esagerato?

Grilled cheese sandwich

Golosissimo nella sua semplicità, il grilled cheese sandwich è un tramezzino con tantissimo formaggio cheddar, pronto a conquistarti al primo morso. Facile e veloce, lasciati conquistare dalla croccantezza del pane e dalla morbidezza del formaggio!

Prepariamo il grilled cheese sandwich – Grantennistoscana.it

Ricetta per 4 persone

Tempo di preparazione: 5 minuti

Temo di cottura: 8 minuti

Tempo totale: 13 minuti

Ingredienti:

  • 8 fette di pane bianco in cassetta
  • 160 grammi di formaggio cheddar
  • Burro a temperatura ambiente q.b.

Preparazione

  1. Per prima cosa, prendi le fette di pane e imburrale solo da un lato.
  2. Adesso, grattugia il cheddar con una grattugia a fori larghi e distribuiscilo sulle fette di pane non imburrate.
  3. Chiudi ora il sandwich facendo attenzione a lasciare il lato imburrato all’esterno.
  4. Metti sul fuoco una padella antiaderente e fa cuocere il sandwich con un coperchio per un paio di minuti. Giralo, schiaccialo leggermente, copri di nuovo e cuoci per 1 minuto.
  5. Adagiali su un piatto e i tuoi filantissimi grilled cheese sandwich sono pronti!

Mac’ncheese, ovvero i maccheroni al formaggio

Non potevamo non scegliere come portata principale i famosissimi Mac’ncheese, il simbolo per eccellenza della tradizione culinaria a stelle e strisce. Perfino il presidente americano Thomas Jefferson adorava questi maccheroni al formaggio super cremosi!

Prepariamo il Mac’ncheese – Grantennistoscana.it

Ricetta per 4 persone

Tempo di preparazione: 10 minuti

Tempo di cottura: 30 minuti

Tempo totale: 40 minuti

Ingredienti:

  • 200 grammi di formaggio cheddar
  • 300 grammi di maccheroni
  • 60 grammi di burro
  • 40 grammi di farina 00
  • 80 ml di latte
  • 50 grammi di parmigiano
  • Noce moscata q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • Pangrattato q.b.

Preparazione

  1. Per prima cosa, taglia il formaggio cheddar in pezzetti molto piccoli.
  2. Una volta tagliato tutto il formaggio, prendi una casseruola e mischia insieme burro e farina. Attenzione però: ricordati di mescolare il tutto mentre cuoce a fiamma bassa, allora il mix non sarà omogeneo e cremoso abbastanza.
  3. A questo punto, riscalda il latte e poi aggiungi il cheddar sminuzzato, il parmigiano grattugiato, la noce moscata, il sale e il pepe.
  4. Mentre continui a mescolare, metti su la pentola per far bollire la pasta.
  5. Scola la pasta al dente e mescola insieme alla salsa cremosa al formaggio che ti dovrà ricordare più o meno per consistenza la besciamella.
  6. Adesso imburra una pirofila, spolverala con del pangrattato e poi aggiungi i maccheroni che hai mescolato insieme alla crema di formaggio.
  7. Infine, non ti resta che aggiungere il parmigiano in superficie e far cuocere in forno a 200 gradi per non più di 20 minuti.
  8. Appena vedrai un’invitante crosticina, la pasta è pronta: sfornala e gustala ancora calda, vedrai che bontà!
Karola Sicali

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