Ci sono delle ragioni specifiche dietro al posizionamento dei negozi. Ecco perché posizionarsi uno accanto all’altro ha dei benefici.
Se hai mai passeggiato per una strada commerciale affollata, potresti esserti chiesto il motivo per cui i negozi concorrenti scelgano di aprire proprio uno accanto all’altro. Questo fenomeno, a prima vista, può sembrare controintuitivo perché i negozi dovrebbero cercare di differenziarsi e distinguersi.
Il motivo principale per cui i concorrenti scelgono di aprire i propri negozi uno accanto all’altro è che i loro clienti appartengono allo stesso target demografico. Se un cliente si trova già in uno dei due negozi, sarà quasi sicuramente interessato anche alla merce dell’altro negozio.
Un’altra ragione fondamentale è la cosiddetta “sinergia del luogo”. Quando negozi simili si trovano in prossimità l’uno dell’altro, creano un’atmosfera di shopping specifica che attira un maggior numero di clienti. Ad esempio, una strada piena di ristoranti risulterà più attraente per i clienti alla ricerca di una varietà di opzioni culinarie.
Questo fenomeno è particolarmente comune nelle concessionarie di automobili, nei ristoranti e nei negozi di abbigliamento. Per spiegare questo fenomeno esiste una teoria molto chiara ed efficace, conosciuta come “equilibrio di Nash”.
L’equilibrio di Nash è essenzialmente il caso in cui le imprese concorrenti ottimizzano la loro quota di mercato complessiva nel modo più competitivo ed efficiente possibile, mantenendo la loro strategia originaria indipendentemente dalle azioni della concorrenza, pur conoscendole in anticipo. Vediamo nel dettaglio come funziona.
Cosa è l’equilibrio di Nash
Per esempio: c’è una piccola città e l’autostrada principale attraversa la città. È un tratto di un chilometro da un capo all’altro. Un’attività di limonate apre a un’estremità della città per catturare il traffico che attraversa l’autostrada. Il successo è notevole.
Di lì a poco, un secondo negozio di limonate apre all’altro capo della città per catturare il traffico di passaggio. In mezzo c’è un intero quartiere residenziale che deve percorrere mezzo chilometro a piedi per raggiungere uno dei due chioschi di limonate.
Vedendo questo, il primo chiosco di limonate decide di spostarsi di 0,25 chilometri verso il centro della città per catturare sia gli affari del traffico autostradale, sia per rendere più facile l’esperienza per le persone che vivono nell’area residenziale, che così devono fare una passeggiata più breve. In questo modo, riesce a catturare anche più affari locali.
Per rimanere competitivo, il secondo chiosco di limonate si sposta proprio al centro del tratto di un chilometro, al punto 0,5 del chilometro. Questo permette agli abitanti del quartiere residenziale di fare una passeggiata ancora più breve, mentre il chiosco di limonate continua a catturare gli affari del traffico autostradale.
Visto che il primo chiosco di limonate si è spostato al centro del tratto e ha successo, anche il secondo decide di trasferirsi lì. Ora la città ha due chioschi di limonate di successo seduti l’uno accanto all’altro, che attirano sia il traffico locale sia quello autostradale.
In questo scenari, entrambi i venditori conoscevano la strategia dell’altro e hanno continuato a seguire lo stesso modello di comportamento, nonostante ognuno fosse un diretto concorrente dell’altro. Questo è un esempio di equilibrio di Nash.
Convenienza per il consumatore
Quando le persone hanno bisogno di qualcosa e si mettono in viaggio per andare da qualche parte a comprarla, non vogliono guidare dappertutto. Preferiscono andare dove è più comodo e dove possono concludere il maggior numero di affari possibile, nel minor numero di viaggi possibile.
La convenienza per i consumatori è un altro motivo per cui i concorrenti aprono i loro negozi uno accanto all’altro. Ed è anche una delle ragioni alla base della nascita dei centri commerciali.
L’idea di riunire diversi negozi in un unico edificio o complesso non è una novità moderna. Già nell’antichità, diverse civiltà avevano mercati centralizzati o bazar che offrivano una vasta gamma di prodotti e servizi. Tuttavia, il concetto moderno di centro commerciale ha origini più recenti.
Il primo centro commerciale è nato (ovviamente) negli Stati Uniti
Il vero punto di svolta per i centri commerciali moderni avvenne negli anni ’50 e ’60. In quel periodo, negli Stati Uniti, i cambiamenti demografici e il boom economico portarono all’aumento della classe media suburbana.
Ciò rese necessario uno spazio di vendita più grande e conveniente rispetto ai piccoli negozi tradizionali delle città. Fu così che venne introdotto il concetto di “mall”, ovvero un grande complesso commerciale che racchiudeva al suo interno numerosi negozi, punti di ristoro e spazi di intrattenimento.
Il Southdale Center, aperto nel 1956 a Edina, nel Minnesota, viene spesso citato come il primo vero centro commerciale moderno. Progettato dall’architetto austriaco Victor Gruen, il Southdale Center integrava negozi, ristoranti, aree verdi e persino una pista di pattinaggio sul ghiaccio. Questo nuovo modello di shopping center fu un successo immediato e divenne un punto di riferimento per il futuro sviluppo dei centri commerciali in tutto il mondo.
Da quel momento in poi, i centri commerciali hanno continuato a evolversi e adattarsi alle mutevoli esigenze dei consumatori. Negli anni hanno cominciato ad includere grandi magazzini, cinema, parchi divertimento e altre attrazioni per attirare il pubblico.
Recentemente, con la crescente popolarità dello shopping online e i cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, i centri commerciali si sono trovati di fronte a nuove sfide. Molti stanno cercando di reinventarsi, integrando esperienze uniche, servizi di alta qualità e offerte esclusive per attirare i visitatori.
