Vi hanno insegnato che la coccinella è da considerare un portafortuna, ma per quale ragione è considerata tale? Il motivo vi sorprenderà.
In generale, almeno qui in occidente, gli insetti non sono ben visti. Lasciando perdere le fastidiose zanzare e le pericolose api, anche formiche, mosche, cavallette non sono esattamente viste come qualcosa di piacevole o di bello da osservare. Ci sono poi delle eccezioni alla regola, basti pensare ad esempio alle farfalle, amate e ben viste per via dei colori delle loro ali, oppure le coccinelle, la cui forma e il cui aspetto sono considerati piacevoli a differenza di quelli di altri esemplari.
Le coccinelle in particolare sono ben viste qui in Italia, c’è persino una credenza diffusa che queste portino fortuna e che sia sempre meglio trovarne una o averne una in casa. Ma per quale ragione si pensa che proprio questi insetti siano fortunati e sia un bene che ci stiano intorno? Come sempre, quando si tratta di credenze e significati che derivano dalla tradizione, le spiegazioni sono molteplici e riguardano aspetti della vita dei nostri antenati.
Coccinelle: ecco perché pensiamo che portino fortuna
Come viene spiegato sul mensile Focus, il primo motivo riguarda il loro colore. Per gli antichi romani il rosso portava fortuna ed il loro nome deriva proprio dalla colorazione del loro dorso. Coccinella proviene infatti dal latino “Coccineus” che in italiano si traduce “Scarlatto“. Per gli antichi romani anche la loro forma insolitamente tondeggiante era da considerare un segno fortunato, visto che tutto ciò che era raro veniva visto come segno di buon auspicio. Nel mezzo c’è anche la cabala, poiché le coccinelle hanno 7 punti neri sul dorso e i romani consideravano il 7 un numero fortunato.
Con il passare del tempo, dunque, si diffuse la credenza che questi insetti fossero collegati alle divinità, più nello specifico vennero poi associate a Lucina, dea della fertilità e protettrice del parto che era associata alla madre di tutti Giunone. Come sempre per queste credenze c’è sempre una base razionale e di vita. Le coccinelle, infatti, si nutrono di parassiti e venivano viste di buon occhio dai coltivatori perché fungevano da aiutanti per il raccolto, eliminando quegli insetti che lo potevano distruggere.
L’azione di pulizia dei campi fatta dalle coccinelle, dunque, venne visto come un segno di benevolenza da parte delle divinità. L’agricoltura era il principale mezzo di sostentamento della gente povera, dunque un buon raccolto significava prosperità, benessere economico e dunque serenità familiare. Per queste ragioni con il tempo la coccinella è diventata segno di benessere amoroso e di coppia, ma più in generale segno di benessere e successo nella vita. Una simbologia e una significato che sono giunti sino a noi.