Un dolcificante utilizzato spessissimo per le diete ipocaloriche può favorire infarti e ictus. È importante sapere quale sia e quando è possibile assumerlo in sicurezza.
I dolcificanti sono sostanze estremamente dolci ma con meno calorie rispetto allo zucchero. In virtù di queste proprietà i dolcificanti naturali vengono utilizzati spessissimo nella strutturazione di diete ipocaloriche. Sono anche molto utili a migliorare la qualità della vita dei diabetici o di coloro che hanno la glicemia alta perché permettono di dolcificare i cibi senza influire sui livelli di zucchero nel sangue.
Naturalmente a fronte di molti aspetti positivi bisogna sempre tener presenti le controindicazioni dei dolcificanti diversi dallo zucchero, del quale invece si conoscono molto bene le proprietà. Sono ancora sconosciute infatti le conseguenze sul lungo periodo sul fisico di chi utilizza stabilmente dolcificanti naturali nella propria dieta e un recente studio scientifico ha messo in luce alcuni rischi gravi.
Uno dei dolcificanti più utilizzati in assoluto, a causa del fatto che sviluppa 0 calorie, è l’eritritolo. Il motivo per cui il nostro organismo non riesce ad estrarre calorie da questo elemento è che, semplicemente, non riesce ad assorbirlo. Questo significa che l’eritritolo rimane nel nostro flusso sanguigno fino a che viene espulso insieme alle urine.
Secondo lo studio della New Cleveland Clinic il fatto che questo dolcificante transiti molto a lungo nel sangue comporta dei rischi molto alti soprattutto per i pazienti obesi e ipertesi. Il motivo è che a contatto con i globuli rossi l’eritritolo provoca coaguli. In pratica, quando vengono toccati dall’eritritolo i globuli rossi “si attaccano” tra loro formando dei veri e propri grumi che, nel linguaggio scientifico, vengono appunto definiti coaguli.
Tali coaguli risultano estremamente pericolosi perché possono ostruire le arterie come un vero e proprio tappo, impedendo il regolare passaggio del sangue. Quando il sangue non può circolare liberamente la pressione sulla parete esterne delle arterie aumenta e, se diventa eccessiva, le arterie possono scoppiare. Se questo avviene in una qualsiasi parte del corpo si sviluppa un’emorragia interna che può essere estremamente pericolosa o addirittura mortale. Se lo scoppio dell’arteria dovesse avvenire al livello del cervello, invece, si parlerebbe di ictus. In un altro scenario un coagulo di sangue potrebbe raggiungere il cuore, compromettendone il funzionamento e provocando un infarto del miocardio.
Naturalmente i pazienti più a rischio sono quelli con patologie cardiache e con gravi problemi di sovrappeso, mentre il rischio è sicuramente più contenuto nel caso di persone perfettamente in salute che utilizzano l’eritritolo per brevi periodi di tempo, come per esempio durante una dieta dimagrante.
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